Cos'è l'Assegno funerario INAIL
Assegno funerario INAIL

Articolo aggiornato il 3 Settembre 2020 da Nicola Di Masi

Come funziona tantum spese funerali Inail

L’articolo 85 del D.P.R. 1124/1965, riconosce un assegno funerario pari a 10.000 euro, non soggetto a tassazione irpef, per gli eredi che hanno i requisiti per fruire della rendita Inail a superstiti, a causa della morte del parente.

Chi sono i destinatari dell’Assegno funerario Inail?

Che cos’è l’assegno funerario Inail? L’assegno Inail è una tantum di 10.000 euro, dal 1° gennaio 2019 e rivalutato annualmente, per provvedere alle spese sostenute da parte degli eredi, in caso di morte del lavoratore, in seguito ad un infortunio sul lavoro o ad una malattia professionale.

Hanno diritto a ricevere l’assegno:

  • il Coniuge/unito civilmente,
  • in mancanza del coniuge, i figli senza limiti di età,
  • in mancanza del coniuge e dei figli, gli ascendenti (non più dipendenti al requisito della vivenza a carico),
  • in mancanza del coniuge, dei figli e degli ascendenti, i collaterali (non più dipendenti alla vivenza e convivenza a carico del lavoratore deceduto),

se hanno i requisti per ottenere la rendita Inail ai superstiti. Per gli addetti alla navigazione marittima e alla pesca marittima l’assegno funerario Inail, non può essere inferiore ad una mensilità di retribuzione.

Come si richiede il rimborso funerario Inail?

Per ricevere il rimborso Inail di 10.000 euro, l’erede (ad esempio il coniuge percettore di rendita Inail superstiti) deve presentare una domanda alla sede di competenza Inail:

  • recandosi presso la sede di competenza Inail,
  • tramite raccomanda con ricevuta di ritorno,
  • con posta elettronica certificata Pec,
  • facendosi assistere da un patronato gratuitamente,
  • con lo sportello virtuale Inail, accedendo con lo SPID.

    All’interno della domanda si deve indicare una delle seguenti modalità di pagamento:
  • accredito su conto corrente bancario o postale dell’erede,
  • accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale dell’erede,
  • accredito su carta prepagata intestata all’erede con codice Iban,
  • tramite gli Istituti di credito convenzionati con l’Inps per i titolari di rendita che riscuotono all’estero.

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