L'assegno ordinario di invalidità
Assegno ordinario di invalidità importo minimo 2021

Articolo aggiornato il 3 Agosto 2021 da Stefano Mastrangelo

Importo minimo Assegno ordinario di invalidità Inps

Qual è l’importo minimo 2021 dell’Assegno ordinario di invalidità Inps? L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione INPS, per i lavoratori dipendenti ed autonomi, con una patologia superiore a 2/3 della capacità lavorativa.

Per coloro che percepiscono un assegno IO (categoria della pensione) molto basso, inferiore 515,58 euro nell’anno 2021, hanno diritto all’integrazione al trattamento minimo, se non superano determinati limiti di reddito.

L’assegno ordinario di invalidità Inps è disciplinato dalla legge 222/1984, si rinnova ogni tre anni e si distingue dalla classica pensione di invalidità civile di 287 euro.

Assegno ordinario di invalidità importo minimo 2021? Come aumentarlo?

L’assegno ordinario di invalidità Inps, è una prestazione economica Inps, per coloro che sono in possesso di tre anni di contribuzione effettiva, negli ultimi 5 anni ed una riduzione della capacità lavorativa superiore a 2/3.

L’importo è calcolo, seguendo le regole della normale pensione, ossia calcolo retributivo, misto e contributivo. Dopo aver determinato l’importo dell’assegno Io, anche con il programma CARPE dell’Inps, bisogna verificare se la pensione è di importo inferiore al trattamento minimo annuale.

Infatti la stessa, può essere aumentata, per l’importo dell’assegno sociale e non superiore al trattamento minimo vigente nell’anno in corso. (articolo 1 comma 3 legge 222/1984)

Per ottenere questa integrazione, il titolare di assegno IO e l’evetuale coniuge, non devono superare determinati redditi.

Assegno ordinario di invalidità importo minimo 2021? Limiti di reddito

Per integrare l’assegno ordinario di invalidità nel 2021, bisogna avere un:

  • reddito personale, inferiore a 11.967,28 euro, nell’anno 2021,
  • reddito coniugale inferiore a 17.950,92 euro. sempre per l’anno 2021,

Se il beneficiario dell’assegno è coniugato, può anche superare il reddito personale e non quello coniugale. La legge non prevede un’integrazione parziale dell’assegno ordinario Inps.

Quali redditi bisogna considerare? Per l’integrazione al trattamento minimo dell’assegno IO, si considerano tutti i redditi:

  • soggetti a ritenute irpef,
  • l’importo dell’assegno ordinario Inps,
  • gli arretrati soggetti alla tassazione separata (arretrati, trattamento di fine rapporto, Tfs)

E’ esclusa nel conteggio, la casa di abitazione e la pertinenza.

L’integrazione al trattamento minimo è richiesta tramite una domanda all’Inps denominata: Ricostituzione pensione per reddito – trattamento minimo.

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