Disoccupazione Naspi e trasferimento all'estero
Disoccupazione Naspi e trasferimento all'estero

Articolo aggiornato il 31 Ottobre 2023 da Stefano Mastrangelo

Disoccupazione Naspi e trasferimento all’estero

Cosa accade se un cittadino percettore di Disoccupazione Naspi si trasferisce all’estero per un periodo di vacanza o alla ricerca di Lavoro?
In questo articolo cercheremo di capire cosa dice l’INPS in merito alla Disoccupazione Naspi ed al trasferimento all’estero. Disoccupazione Naspi e trasferimento all’estero

Secondo la normativa europea, un lavoratore disoccupato che ha maturato il diritto alla Disoccupazione seconde le legge di uno o più stati dell’Unione Europea, può conservare tali benefici recandosi in un altro stato comunitario alla ricerca di una nuova occupazione

Disoccupazione Naspi ed Estero: a chi è rivolta la normativa

La normativa riguarda i cittadini disoccupati:

  • di uno stato dell’Unione europea,
  • di uno stato del SEE (come Islanda, Liechtenstein e Norvegia),
  • Svizzeri,
  • o di paesi extracomunitari, solo se residenti in uno stato UE e assicurati almeno in due stati membri (circolare INPS 15 marzo 2011, n. 512);
  • apolidi e rifugiati residenti in uno stato membro.

Disoccupazione all’Estero: Decorrenza e Durata

Il cittadino che percepisce la Disoccupazione Naspi in Italia e che si reca all’estero per cercare una nuova occupazione, può conservare il diritto alla prestazione di Sostegno al Reddito sino ad un massimo di 3 mesi. Tali mesi vanno conteggiati dalla data di partenza dall’Italia.

In maniera speculare, anche chi percepisce l’indennità di disoccupazione da uno Stato comunitario e rientra in Italia, ha diritto a conservare l’assegno di Disoccupazione per 3 mesi (massimo 6 mesi in caso di eventuale proroga)

L’indennità di Disoccupazione Naspi è sospesa finché all’ufficio del lavoro dello stato comunitario, il disoccupato non comunichi all’INPS l’avvenuta iscrizione con la relativa data. Ricevuta questa comunicazione, l’INPS paga direttamente al cittadino la prestazione dovuta a cominciare dalla data dell’avvenuta partenza. Se l’iscrizione presso l’ufficio del lavoro dello stato estero avviene dopo sette giorni, la Naspi sarà pagata dalla data di iscrizione e sino alla data di scadenza già fissata (bisogna considerare tre mesi a partire dalla data di partenza dall’Italia o dall’Estero)

Naspi e ricerca Lavoro Estero
Naspi e ricerca Lavoro Estero

Disoccupazione all’Estero: Quando decade

Se il cittadino percettore di Disoccupazione Naspi si reca all’Estero alla ricerca di un nuovo lavoro senza comunicarlo al centro per l’impiego, perde il diritto di esportare tale beneficio fuori dall’Italia e quindi, l’INPS provvederà a recuperare l’intera somma versata, a partire dal giorno dell’avvenuto trasferimento in terra Estera.

La circolare Inps n. 177 del 28/11/2017 ha precisato che, i beneficiari della disoccupazione Naspi che si trasferiscono temporaneamente per la ricerca di un posto di lavoro all’estero, continueranno a percepire la prestazione Inps senza giustificarne le ragioni. 

Disoccupazione Naspi all’Estero: Quanto spetta

Un cittadino italiano beneficiario di disoccupazione a carico di uno stato estero che rientra in Italia per cercare un nuovo lavoro, oltre a beneficiare dell’indennità per il periodo esportato, potrebbe avere anche diritto all’indennità di disoccupazione prevista per i cittadini rimpatriati. Naturalmente, dal periodo indennizzabile come rimpatriato (al massimo 180 giorni) saranno detratte le giornate già indennizzate all’estero.

Esempio dal sito Inps.it
Se una persona che ha lavorato in Germania dal 1° gennaio 2011 al 30 giugno 2012, in Lettonia dal 1° luglio 2012 al 30 giugno 2013 e in Italia dal 1° luglio 2013 al 15 settembre 2013, sulla base dei soli periodi maturati in Italia (Stato dell’ultima  occupazione) non avrebbe diritto al pagamento di alcuna prestazione.

Cumulando, invece, i periodi lavorati in tutti gli stati, raggiunge il diritto alla disoccupazione NASpI e l’importo della prestazione erogata è calcolato sull’imponibile previdenziale del lavoro svolto in Italia.
Questa stessa regola è applicata anche quando una persona ha lavorato, per ultimo, in un paese diverso dall’Italia.

Riferimento normativo: circolare Inps n. 177 del 28/11/2017articolo 21 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150, circolare Inps n. 85/2010, punti 5 e 6

Consulenza Online Professionale
Hai Bisogno di una Consulenza Professionale dedicata? Clicca qui – Il nostro Team ti aiuterà ed assisterà nella risoluzione dei tuoi problemi

57 Commenti

  1. Buongiorno,

    Avrei una domanda perché non mi è chiaro come comportarmi. Sono una cittadina slovacca (unione europea) e ho lavorato legalmente per 9 anni senza interruzioni in Italia. Dal 1 novembre non mi sarà più rinnovato il contratto di lavoro che è in scadenza e mi capiterà di dover chiedere la NASPI per la prima volta. Il mio dubbio è questo: se richiedo la NASPI a novembre, posso poi partire per la Slovacchia a dicembre? Ho progettato di tornare a casa dai miei parenti dopo 10anni per le feste natalizie e rimanere lì per 1 mese ma solo per vacanze, non per cercare lavoro. A fine dicembre rientro in Italia. Come mi devo comportare? Devo comunicare la partenza a qualcuno? Perdo il diritto per la NASPI? Grazie.

    • Dopo aver fatto la domanda di disoccupazione, si rechi immediatamente al centro per l’impiego prima di partire per firmare il patto di servizio.

  2. Buonasera,
    Io ho percepito la Naspi per 8 mesi e successivamente ho iniziato un lavoro stagionale da Giugno a Settembre, e, per quel periodo ho sospeso la Naspi come da regolamento. In seguito, dal 6 settembre sono andato a stare in famiglia all’estero ma non ho comunicato nulla al centro per l’impiego. Ho diritto a ricevere ancora la disoccupazione se non mi fermo piu’ di 90 giorni? Giusto?

  3. Buongiorno, succede qualcosa se faccio una vacanza di 10 giorni negli USA? Devo avvisare qualcuno? Si tratta di vacanza quindi non di ricerca lavorativa all’estero, grazie

    • Salve,
      per una vacanza di 10 giorni non deve comunicare nulla – Se la chiamano per appuntamenti Inps, può spostare la date di qualche giorno.
      Non sta andando all’Estero per vivere lì o per cercare una opportunità lavorativa.

      Saluti

  4. Buongiorno,
    ho scadenza di contratto determinato nella mensilità di luglio. Dopo qualche settimana, per motivi familiari, partirò all’estero per un periodo di circa 20 giorni. Diventa necessario fare comunicazione di espatrio con modello naspicom o avvertire in centro per l’impiego?

  5. Buongiorno,
    A luglio finirà la mia situazione lavorativa con annesso licenziamento per chiusura negozio.
    Ad agosto però ho prenotato 1 mese di ferie in indonesia.
    Cosa posso fare?
    Richiedendo la Naspi a luglio mi verrà tolta a causa della mia vacanza?
    Richiedendola a settembre perdo 2 mesi di liquidità e contributi, ed è ancora possibile richiederla?
    Grazie in anticipo per le risposte

  6. Buongiorno
    Sono in naspi e vorrei sapere se mi dovessero offrire un lavoro all’estero UE con contratto estero ( con l’obbligo di iscrizione all ufficio di collocsmento del posto di lavoro ) perdo definitivamente il diritto alla naspi??

    Considerando che in passato ho già usufruito del modello u2.

    Grazie

    • E’ obbligatorio comunicarlo all’Inps al momento dell’assunzione ed entro 3 mesi dal trasferimento all’estero.

  7. Buongiorno percipisco naspi da 2 mesi.
    Se in questo periodo di inattività decidessi di fare una o più vacanze all’estero per puro scopo ricreativo, quanto tempo massimo mi è concesso restare nei paesi ospitanti per non perdere la naspi? E soprattutto ad ogni mia partenza dovrò racarmi all’INPS per comunicare tutti i miei spostamenti come se fossi in libertà vigilata?
    Attendo delucidazioni.
    Grazie.
    Ivan

  8. Non riesco a capire una cosa: per iscriversi all’ufficio del lavoro nel paese estero dove si intende cercare lavoro e per non perdere l’assegno NASPI è necessario fissare la residenza nel paese europeo oppure bisogna conservare quella italiana? Potrebbe l’Inps rifiutarsi di fornire una prestazione a un cittadino italiano non più residente nel territorio nazionale? E allo stesso modo potrebbero non accettare nel paese europeo di consentire l’iscrizione a uno straniero? Grazie

Se vi sono altri commenti, ti consigliamo di leggerli. La tua risposta potrebbe essere già qui

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui