Da cosa dipende il Ritardo pagamenti Naspi?
Ritardo pagamenti Naspi

Articolo aggiornato il 22 Febbraio 2024 da Nicola Di Masi

Ritardo pagamenti Naspi – I motivi dei ritardi

Chiunque abbia mai presentato una domanda per la Disoccupazione Naspi, sa bene di cosa stiamo parlando. Il “Ritardo pagamenti Naspi” accompagna il cittadino disoccupato in diverse mensilità. Ritardo pagamenti Naspi

Come mai accade, quali sono i motivi principali dei ritardi nei pagamenti della Naspi? In questo articolo proveremo a fornire una panoramica completa sulle diverse problematiche che si possono presentare, cercando di fornire anche qualche pratico consiglio.

Ritardo primo pagamento della Naspi

Il ritardo del primo pagamento della Naspi Inps, è il più classico tra i ritardi segnalabili in caso di disoccupazione ordinaria. Abbiamo già dedicato in precedenza un intero articolo sulle tempistiche medie di attesa per la prima mensilità-Naspi. L’articolo è consultabile al seguente link: https://insindacabili.it/disoccupazione-dopo-quanto-arriva/

Tra le principali cause di ritardo nei pagamenti della Naspi possiamo elencare:
  • entro 15 giorni dall’invio della Domanda Naspi bisogna recarsi al centro per l’impiego per il patto di servizio. Se non si provvede, la Naspi si blocca dopo qualche mese (provocando inevitabili ritardi nei pagamenti), inoltre il disoccupato deve mantenere lo stato di disoccupazione e partecipare a corsi di formazioni per la riqualificazione professionale ed a nuove iniziative lavorative proposte dal Centro per l’impiego;
  • non è stato allegato il modello Sr163; (adempimento eliminato dal 2020)
  • non è stato comunicato, con la domanda Naspi, il reddito presunto dell’anno corrente per le prestazioni di lavoro occasionali e quello effettivo dell’anno precedente. Punto importantissimo per chi, oltre ad un reddito da lavoro dipendente, aveva anche entrate derivanti da prestazioni occasionali;
  • in caso di dimissioni per giusta causa durante il periodo di maternità non si è allegata la convalida delle dimissioni della Direzione provinciale del lavoro;
  • sempre in caso di dimissioni per giusta causa, per mancato pagamento delle retribuzioni, non è stata allegata la contestazione fatta al datore di lavoro;
  • in caso di rapporto di lavoro a tempo determinato, come per i contratti dei docenti supplenti, non si è allegato il contratto o i contratti di lavoro;
  • il datore di lavoro non ha comunicato tramite il Consulente del lavoro i modelli Uniemens; lo stesso vale anche per i lavoratori agricoli, quando il datore di lavoro non ha presentato telematicamente i modelli DMAG, l’Inps non potrà erogare la disoccupazione agricola. (In questo caso bisogna allegare anche le buste-paga dell’interno periodo se in possesso);
  • non è stato allegato il permesso di soggiorno dello straniero.

Va sempre ricordato che, i primi pagamenti della Naspi sono calcolati per pochi giorni. Il saldo dei giorni sarà pagato alla fine del mese o entro il 15 del mese successivo.
Non bisogna preoccuparsi dunque se, i primi pagamenti sono parziali ed incompleti

Entro 30/60 giorni (a seconda del carico di lavoro delle Sedi) si dovrebbe ricevere la risposta in merito all’accoglimento della domanda di Disoccupazione Naspi. Si riceverà una lettera dall’INPS sia in formato cartaceo, all’indirizzo di residenza e sia nella cassetta Postale Online.

Ritardo pagamenti Naspi successivi alla prima mensilità

Purtroppo, i ritardi nei pagamenti della Naspi, non si limitano solo ed esclusivamente ai pagamenti della prima mensilità, ma possono proseguire poi anche negli altri mesi. Ricordiamo che la Disoccupazione Naspi può avere una durata massima pari a 24 mesi.

Circa dal terzo/quarto mese le date dei pagamenti tendono a regolarizzarsi ed in genere l’INPS paga le disoccupazioni Naspi tra il settimo ed il ventesimo giorno di ogni mese. Le date sono visibili sul fascicolo previdenziale del cittadino e vengono pubblicate regolarmente anche sul nostro portale.

Ma torniamo adesso a parlare dei Ritardi nei pagamenti della Naspi nei mesi successivi al primo.
Di seguito elenchiamo un mix di cause e consigli derivanti dalla nostra pluriennale esperienza nel settore:

  • per prima cosa bisogna tenere a mente che, l’INPS ha facoltà di pagare la Disoccupazione NASPI entro l’ultimo giorno del mese. Semplificando vuol dire che, alcuni mesi potrebbe pagare anche durante i giorni 30 o 31 – IMPORTANTISSIMO e da ricordare sempre;
  • a Gennaio di ogni anno è bene inviare sempre il reddito presunto dell’anno corrente per le prestazioni di lavoro occasionali. Sempre se il cittadino svolge ho ha svolto altri lavori con prestazioni occasionali;
  • l’area riservata Inps si aggiorna in ritardo. Può accadere anche ciò: non tutte le aree riservate vengono aggiornate dall’INPS allo stesso istante;
  • se si è avviato un nuovo lavoro senza comunicarlo con il modello Naspi com. In questo caso la Naspi si blocca e per percepire l’indennità sino all’inizio della prestazione lavorativa, si deve comunicare all’Inps (entro 30 giorni), l’inizio della prestazione lavorativa;
  • la Naspi non sostituisce l’indennità di malattia. In caso di malattia insorta durante la percezione della prestazione di disoccupazione, ma comunque entro 60 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. La prestazione di disoccupazione viene sospesa per tutta la durata dell’indennità di malattia per poi essere ripristinata per la parte residua dal momento della ripresa della capacità lavorativa;
  • qualora la lavoratrice si trovi all’inizio del periodo di congedo di maternità, disoccupata ed in godimento di prestazione di disoccupazione, ha diritto all’indennità giornaliera di maternità anche qualora siano trascorsi sessanta giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. In questo caso la prestazione di disoccupazione si sospende per poi essere ripristinata per la parte residua al termine del periodo di maternità;
  • eventuali ritardi nella erogazione dei pagamenti in determinate Sedi territoriali o aree geografiche;

Ritardo pagamenti Naspi: come sollecitare

Chi pensa di avere tutta la documentazione in ordine, ma non riesce a spiegarsi un ritardo prolungato nella visualizzazione dei pagamenti, può decidere di presentare un sollecito all’INPS.

Per farlo deve presentarsi nella Sede Territoriale di competenza Inps, oppure può contattare l’INPS online con il servizio INPS Risponde. L’utilizzo è molto semplice ed è ben spiegato in questo video:

Inoltre vi è anche la possibilità di contattare l’INPS utilizzando il Numero Verde Ufficiale.
Ci auguriamo di aver fornito con il nostro articolo una serie di utili consigli e nozioni da tenere a mente in caso si presentino dei ritardi nei pagamenti della Disoccupazione NaspiRitardo pagamenti Naspi

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6 Commenti

  1. Buonasera, la mia domanda di Naspi è stata accolta il 3 di agosto 2022 sul sito c’è scritto che è in pagamento ora ho ricevuto solo un pagamento di 300 euro sono passati 3 mesi del accoglimento della domanda, ma oltre i 300 euro non ho ricevuto nessun altro pagamento

  2. Buongiorno, sto aspettando l uktimo pagamento ,ma ad oggi non vedo la data del pagamento, ho fatto un mese fa la comunicazione che ero disocuppati x ultimo pagamenti ,come mai non visualizzo ancora la data che mi pagano?

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