Nuovo Isee corrente dal 1° Aprile 2024: cos’è e come richiederlo?

Isee corrente 2024: cosa cambia dal 1° Aprile?

Dal 1° Aprile 2024 è possibile richiedere un nuovo modello Isee corrente se, al momento della presentazione della DSU corrente, varia l’indicatore della situazione economica patrimoniale del 20% riferita all’anno precedente.

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In questo caso l’indicatore della situazione economica Isee potrebbe diminuire e quindi, il nucleo familiare, potrebbe beneficiare di nuove prestazioni, come l’Assegno di inclusione o potrebbe ottenere dei maggiori importi su quelle in corso.

Isee corrente per assegno di inclusione:in quali casi si può presentare?

Si può richiedere un Isee corrente (con la situazione reddituale e patrimonale più recente rispetto a quella del 2022), solo dopo la presentazione di un modello Isee ordinario ed è necessario che si verifichino una delle seguenti condizioni:

  • variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare (quindi di tutti i componenti) superiore del 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE calcolato ordinariamente,
  • variazione della situazione lavorativa come previsto al comma 1 dell’articolo 9 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Queste variazioni si dividono in 3 categorie:

Categoria A: lavoro a tempo indeterminato e/o trattamenti esenti.

  1. Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, per i quali sia intervenuta una risoluzione del rapporto di lavoro o una sospensione dell’attività lavorativa o una riduzione della stessa;
  2. i componenti che abbiano trovato occupazione, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore dipendente a tempo indeterminato;
  3. i componenti per i quali si è verificata un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali ed indennitari, non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF;
  4. i componenti per i quali è iniziata, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, la fruizione di trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fini IRPEF;

La Categoria B: Lavoro a tempo determinato o autonomo

  1. lavoratore dipendente a tempo determinato ovvero impiegato con tipologie contrattuali flessibili, che risulti attualmente non occupato;
  2. componente che abbia trovato occupazione, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore dipendente a tempo determinato ovvero impiegato con tipologie contrattuali flessibili;
  3. lavoratore autonomo, non occupato alla data di presentazione della DSU;
  4. componente che abbia iniziato una propria attività, durante il periodo di validità di un ISEE corrente, come lavoratore autonomo.

Categoria C: Variazione del reddito complessivo

  1. Variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’ISEE ordinario.

Isee corrente 2024 per variazione patrimonio: quando è possibile presentarlo?

L’ articolo 2 del decreto del Ministero del lavoro, preve che, a partire dal 1° aprile di ogni anno, è possibile presentare un nuovo Isee corrente se:

  • l’Indicatore della situazione patrimoniale (ossia la somma del patrimonio mobiliare ed immobiliare) calcolato prendendo a riferimento l’anno precedente (ad esempio il 2023) a quello di presentazione della DSU (Isee 2024), differisca per più del 20% rispetto allo stesso indicatore calcolato in via ordinaria.

Ricordiamo che il valore mobiliare è la somma di tutti i saldi e le giacenze medie al 31 Dicembre 2022 (per l’Isee 2024) ed il valore di tutti gli strumenti finanziari di tutti i componenti familiari. Mentre il patrimonio immobiliare dipende dal valore dei terreni e degli immobili di proprietà al 31 dicembre 2022.

Quindi finalmente sarà possibile diminuire anche l’indicatore del patrimonio mobiliare ed immobiliare, rispetto all’anno 2023 e non con riferimento ai due anni precedenti. (anno 2022)

Quanto dura il nuovo Isee corrente 2024?

Questo nuovo modello Isee corrente non durerà solo 6 mesi, ma sarà valido dal 1° aprile 2024, sino al 31 dicembre dell’anno 2024.

Resta confermato l’obbligo di modificarlo e quindi di aggiornarlo, entro due mesi dall’evento, prima della scadenza, se durante il periodo di validità, ci sono le variazioni:

  1. situazione occupazionale (un componente del nucleo ha una nuova occupazione)
  2. percezione di trattamenti Inps (un componente ha iniziato a percepire un’indennità previdenziale, assistenziale o indennitario, non rientrante nel reddito complessivo ai fini irpef).

Anche la dichiarazione Isee corrente è sottoposta al controllo dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps.

Articolo aggiornato il 21 Marzo 2025 da Stefano Mastrangelo

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