Ipotesi di riforma IRPEF: taglio per i redditi fino a 60mila euro?
Si torna a parlare di riforma fiscale e in particolare di un possibile taglio dell’IRPEF per il ceto medio. Le ipotesi in discussione nel Governo prevedono una revisione delle aliquote e delle detrazioni, con l’obiettivo dichiarato di alleggerire la pressione fiscale sui redditi medio-bassi e sostenere le famiglie con figli a carico. È bene chiarire fin da subito che si tratta di proposte in fase di studio, non di misure già approvate: servirà un ampio confronto politico e parlamentare prima che diventino legge.
Le ipotesi circolate prevedono una riduzione dell’imposta per i redditi fino a 60mila euro annui, con un meccanismo che dovrebbe modulare il beneficio in funzione della composizione familiare. L’idea è di introdurre detrazioni specifiche legate al numero di figli, così da rendere il sistema più equo e aderente alla reale capacità contributiva dei nuclei.
Come cambierebbero le aliquote e le detrazioni?
Le ipotesi non riguardano un intervento generalizzato, ma mirano a rafforzare i vantaggi per i lavoratori dipendenti e pensionati con redditi compresi nella fascia medio-bassa. In particolare, sono in valutazione:
- una rimodulazione delle aliquote IRPEF, con l’obiettivo di ridurre gradualmente l’imposizione fino alla soglia dei 60mila euro;
- l’introduzione di nuove detrazioni per figli a carico, che permetterebbero un risparmio aggiuntivo per le famiglie numerose.
Si tratta di scelte che avrebbero un impatto significativo sui conti pubblici: secondo le prime stime, l’intervento richiederebbe alcune miliardi di euro da reperire in manovra, motivo per cui la decisione definitiva dipenderà dalle coperture finanziarie che verranno individuate.
Conti-correnti e dibattito aperto nella maggioranza
Un altro elemento ribadito dalle ipotesi in discussione è che non ci saranno controlli straordinari sui conti correnti legati a questa riforma. L’eventuale taglio IRPEF non comporterebbe misure aggiuntive di verifica patrimoniale rispetto a quelle già previste dalla normativa vigente.
Le ipotesi di intervento sul Fisco per il 2026 dovranno però essere valutate nel quadro della prossima Legge di Bilancio, con un confronto che coinvolgerà Governo, Parlamento e parti sociali. Al momento, dunque, non c’è alcuna certezza: le misure illustrate sono soltanto scenari allo studio, che potrebbero essere modificati, rinviati o non approvati affatto.
Cosa ne pensate di queste prime ipotesi del Governo Meloni? Diteci la vostra nei commenti
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Articolo aggiornato il 19 Settembre 2025 da Stefano Mastrangelo