La Legge di Bilancio 2026 introduce una serie di cambiamenti che riguardano famiglie, pensionati, lavoratori, imprese e giovani. Si tratta della manovra economica con cui il Governo decide come usare le risorse pubbliche per l’anno successivo. Le misure approvate sono molte e toccano temi importanti come tasse, pensioni, bonus sociali, casa e natalità.

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Taglio IRPEF per il ceto medio

Uno dei punti centrali della manovra riguarda la riduzione dell’IRPEF per i redditi medi. Il Governo introduce un taglio che dovrebbe dare un po’ più di soldi in busta paga ai lavoratori che guadagnano tra i 28.000 e i 50.000 euro annui.
L’aliquota di questo scaglione scende dal 35% al 33%, con un risparmio che varia in base alla situazione familiare e al reddito effettivo.

Misure per le famiglie e sostegni alla natalità

La manovra 2026 conferma e potenzia diverse misure già introdotte negli anni precedenti.

Sono previsti:

  • il rafforzamento del Bonus Mamme, che sale a 60 euro al mese per le lavoratrici con almeno due figli;
  • il rifinanziamento biennale della Carta “Dedicata a Te”, che continuerà a erogare 500 euro per l’acquisto di beni alimentari essenziali anche nel 2026 e nel 2027.

Viene infine confermato l’Assegno Unico, che resta uno strumento centrale per il sostegno alle famiglie con figli a carico.

Pensioni: cosa cambia nel 2026

La Legge di Bilancio 2026 introduce diversi interventi anche per i pensionati e per chi si avvicina alla pensione. Il Governo conferma il meccanismo di perequazione, cioè l’aumento annuale delle pensioni legato all’inflazione.

Rimangono attive le forme di pensionamento già presenti nel 2025, con alcune correzioni tecniche:

  • Quota 103 resta per chi ha 62 anni d’età e 41 anni di contributi, con finestra mobile e calcolo contributivo;
  • viene prorogata Opzione Donna, con requisiti più mirati alle situazioni di fragilità (caregiver, disabilità, crisi aziendali);
  • viene prorogata anche Ape Sociale, rivolta a disoccupati, lavoratori gravosi e persone con invalidità;
  • per le pensioni minime e trattamenti bassi, il Governo conferma una forma di tutela attraverso adeguamenti legati ai prezzi e maggiorazioni dedicate.

La manovra introduce anche nuove risorse per sostenere le tredicesime dei pensionati con redditi più bassi, così da garantire un aiuto aggiuntivo nel periodo natalizio.

Bonus e agevolazioni confermate

Nel 2026 vengono rinnovate diverse misure di sostegno che abbiamo già imparato a conoscere negli ultimi anni:

  • i bonus casa (ristrutturazioni, barriere architettoniche, mobili);
  • gli incentivi alla transizione energetica, con risorse dedicate a imprese e famiglie;
  • il Bonus psicologo, che viene rifinanziato per garantire continuità nel supporto alla salute mentale;
  • il Bonus trasporti, destinato ai nuclei con redditi più bassi.

Molti bonus, anche di piccolo importo, vengono accorpati e gestiti attraverso piattaforme digitali per semplificare le richieste.

Sanità, scuola e servizi pubblici

Per la sanità pubblica il Governo aumenta le risorse con un investimento aggiuntivo di oltre 2 miliardi di euro. L’obiettivo è ridurre le liste di attesa e sostenere il personale sanitario. Nel settore dell’istruzione, la manovra prevede fondi per l’edilizia scolastica, per la continuità didattica e per il potenziamento dei servizi educativi 0-6 anni.

Sono previsti anche interventi a supporto dei Comuni più piccoli, per migliorare i servizi locali e la manutenzione delle infrastrutture di base.

Lavoro, imprese e investimenti

Il 2026 sarà un anno importante anche per le imprese. Vengono rafforzati i crediti d’imposta per chi investe in innovazione, digitalizzazione e transizione 5.0.
Per i lavoratori autonomi e per i titolari di partita IVA viene prorogata la soglia agevolata del regime forfettario e introdotte semplificazioni fiscali.

Previsti anche fondi per sostenere il costo dell’energia e per aiutare le aziende che investono in formazione e sicurezza.

Manovra 2026: misure per giovani e Casa

La manovra introduce misure per sostenere i giovani tra i 20 e i 35 anni: agevolazioni per l’affitto, incentivi per l’acquisto della prima casa e contributi sui mutui destinati ai nuclei con ISEE più basso.

Il Governo punta anche a sostenere gli studenti fuori sede, con fondi aggiuntivi per alloggi universitari e borse di studio.

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Articolo aggiornato il 24 Novembre 2025 da Stefano Mastrangelo

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