Maggiorazioni sociali su pensioni: cosa sono e quali sono i limiti di reddito? La maggiorazione sociale è una misura prevista dallo Stato per aumentare le pensioni minime, per i soggetti che hanno compiuto 60 anni e rispettano alcuni limiti di reddito.
L’incremento delle pensioni, con le maggiorazioni sociali, è previsto per tutti i pensionati titolari:
- di un trattamento pensionistico a carico dell’assicurazione generale Obbligatoria, come le pensioni di anzianità, le pensioni di vecchiaia e le pensioni ai superstiti,
- ai lavoratori autonomici iscritti alle gestioni speciali, come gli artigiani, i commercianti ed i coltivatori diretti,
- agli iscritti alle forme esclusive e sostitutive dell’assicurazione AGO,
- ai soggetti titolari di trattamenti assistenziali come l’assegno sociale o le pensioni di invalidità civile.
Spettano le maggiorazioni sia ai dipendenti pubblici e sia ai dipendenti privati, con esclusione dei lavoratori autonomi iscritti esclusivamente alla gestione separata.
Oltre ad essere in possesso dei trattamenti pensionistici elencati precedentemente, bisogna rispettare alcuni limiti di reddito, previsti ogni anno dall’Inps.
Come abbiamo detto, il pensionato, per ottenere le maggiorazioni sociali non deve superare alcuni limiti di reddito personali e coniugali. Diciamo fin da subito che si contano tutti i redditi, anche quelli esenti da irpef, quelli soggeti a ritenuta alla fonte o all’imposta sostitutiva. Sono esclusi i redditi delle case di abitazioni e le pensioni di guerra.
I pensionati con un’età tra i 60 anni ed i 64 anni, non devono superare:
- 6816,55 euro di reddito personale e 12.901,98 euro di reddito coniugale per ricevere la maggiorazione sociale intera,
- 7152,34 euro di reddito personale e 13.237,77 euro di reddito coniugale per ricevere la maggiorazione sociale parziale.
I pensionati con un’età tra i 65 anni ed i 69 anni, non devono superare:
- 6816,55 euro di reddito personale e 12.901,98 euro di reddito coniugale per ricevere la maggiorazione sociale intera,
- 7890,87 euro di reddito personale e 13.976,30 euro di reddito coniugale per ricevere la maggiorazione sociale parziale.
I pensionati con un’età minima di 70 anni, con e senza la quattordicesima non devono superare:
- 6816,55 euro di reddito personale e 12.901,98 euro di reddito coniugale per ricevere la maggiorazione sociale intera,
- 8590,27 euro di reddito personale e 14.675,70 euro di reddito coniugale per ricevere la maggiorazione sociale parziale.
L’Importo delle maggiorazioni sociali è esente da irpef ed è variabile in base l’età anagrafica del pensionato ed è pari a:
- 25,83 euro mensili, per i pensionati con un’età tra 60 ai 64 anni,
- 82,64 euro mensili, per i soggetti pensionati con un’età tra 65 e 69 anni,
- 136,44 euro al mese, per i 70enni non percettori della quattordicesima mensilità,
- 124,44 euro al mese, per i 70enni percettori della quattordicesima nel mese di luglio.
I titolari di pensione di inabilità possono ottenere la maggiorazione sociale all’età di 60 anni.
L’aumento può essere ridotto anche a 65 anni, nella misura di un anno per ogni 5 anni di contribuzione.
Per richiedere le maggiorazioni sociali, senza attendere i tempi dell’Inps, è necessario presentare un’apposita domanda sul servizio online: Ricostituzione reddituale per maggiorazioni sociali.
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Articolo aggiornato il 1 Luglio 2023 da Stefano Mastrangelo