Novità Assegno Unico 2024
Assegno Unico 2024 - come funziona ed aumenti inps

Articolo aggiornato il 25 Dicembre 2023 da Stefano Mastrangelo

Assegno unico 2024: come funzionerà?

Assegno unico Inps: cosa cambia dal 2024? In attesa di conoscere i dettagli della manovra di bilancio 2024, del nuovo Governo Meloni, vediamo insieme in questo articolo, le eventuali modifiche e gli aumenti dell’Assegno Unico e Universale 2024.

Nel 2024, non ci dovrebbero essere importanti modifiche, salvo l’aumento dell’importo dell’assegno Unico per il terzo figlio sino a sei anni di età.

Vediamo in questo articolo tutti i requisiti per ottenere l’assegno Unico e universale 2024.

Chi ha diritto all’assegno unico universale 2024?

L’assegno unico ed universale 2024, sarà corrisposto da Gennaio 2024 ai seguenti richiedenti:

  • ai lavoratori autonomi, ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri, ai titolari di pensione di lavoro autonomo, ai disoccupati senza sostegno al reddito, con figli minori di 21 anni;
  • ai lavoratori dipendenti privati e pubblici, con figli minori di età pari a 21 anni;
  • alle famiglie con figli disabili, con età anche superiore a 21 anni,
  • alle mamme, dal settimo mese di gravidanza, presentando una nuova domanda, dopo la nascita del bebè,
  • ai disoccupati, per chi non ha alcun reddito o per coloro non percepiscono nessuna indennità INPS,
  • ai professionisti.

Con l’introduzione dell’Assegno di inclusione, i beneficiari del Reddito di cittadinanza con figli minori, disabili o over 60enni sino al 31 Dicembre 2023, dovranno presentare una nuova domanda, sicuramente a Gennaio 2024, per ricevere l’assegno Unico sul conto corrente, tramite bonifico domiciliato o su carta prepagata.

Chi può richiedere l’Assegno unico 2024?

L’assegno unico ed universale ha sostituito, a partire dalla busta paga del mese di Marzo 2022, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali, per i figli a carico sino a 21 anni di età.

Per ottenere l’assegno unico ed universale 2024, il richiedente già percettore dell’Assegno unico nell’anno precedente, non dovrà presentare alcuna domanda e per tutta la durata del beneficio, deve:

  • essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, oppure avere un contratto a tempo indeterminato o determinato di almeno 6 mesi,
  • presentare il modello Isee 2023 (in attesa di sapere se entrerà in vigore il nuovo quoziente familiare),
  • essere residente e domiciliato in Italia,
  • avere figli di età inferiore a 18 anni o inferiore a 21 anni, se studiano, frequentino un tirocinio, registrati presso il centro per l’impiego ed in cerca di lavoro o svolgono il servizio civile universale,
  • avere figli con disabilità senza limiti di età.

Il beneficiario dell’Assegno Unico, dovrà presentare solo il modello Isee 2024, per rinnovare o richiedere gli importi dell’Assegno, in base al valore della situazione economica Isee.

A quale genitore spetta l’Assegno Unico per i figli?

In generale, l’assegno unico e universale spetta a entrambi i genitori, in misura uguale. Tuttavia, in caso di affidamento condiviso, i genitori possono concordare che l’assegno venga erogato per intero solo a uno dei due. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta al genitore affidatario.

In particolare, le regole per la ripartizione dell’assegno unico e universale tra i genitori sono le seguenti:

  • In caso di affidamento condiviso:
    • La regola generale è che l’assegno venga erogato al 50% ciascuno ai genitori.
    • I genitori possono concordare che l’assegno venga erogato per intero solo a uno dei due.
    • In caso di mancato accordo, l’assegno viene erogato al 50% a entrambi i genitori, salvo che il giudice disponga diversamente.
  • In caso di affidamento esclusivo:
    • L’assegno spetta al genitore affidatario.

In caso di separazione o divorzio, i genitori devono indicare, al momento della presentazione della domanda, se l’assegno deve essere erogato in pari misura o solo a uno dei due. Se non viene indicato nulla, l’assegno viene erogato al 50% a entrambi i genitori.

Per ottenere l’assegno unico e universale, entrambi i genitori devono presentare domanda all’INPS. Al momento della presentazione della domanda, il genitore richiedente deve indicare i dati di pagamento dell’altro genitore o l’altro genitore deve accedere con il suo SPID.

L’assegno unico e universale non spetta più in caso di:

  • Morte del figlio;
  • Adozione del figlio;
  • Morte di uno dei genitori;
  • Rinuncia all’affidamento del figlio;
  • Permanenza del figlio in un istituto di assistenza per oltre 45 giorni nell’anno.

Assegno Unico 2024: quando bisogna fare domanda?

Da Gennaio 2023 non è necessario presentare nessuna domanda all’Inps, per rinnovare la misura dell’Assegno Unico e Universale. Invece, sarà obbligatorio inoltrare un’istanza online all’Inps, quando ci saranno le seguenti variazioni:

  1. nuovo componente familiare,
  2. richiedente dell’Assegno di inclusione,
  3. raggiungimento del diociottesimo anno di età per uno o più componenti familiari;
  4. raggiungimento del limite di età (superiore a 21 anni) per uno o più componenti familiari;
  5. variazioni del reddito e del patrimonio del nucleo familiare,
  6. variazione del codice Iban del conto corrente del richiedente o delle modalità di pagamento.

Quando arriva il pagamento dell’Assegno Unico e universale 2024?

I pagamenti dell’assegno unico decorrono dal mese successivo alla data di presentazione della prima domanda. Ad esempio se presentiamo la domanda a Gennaio 2024, l’Assegno Unico parte da Febbraio 2024.

I primi bonifici da parte dell’Inps partono dal 20 al 30 del mese successivo. Mentre per chi ha già percepito l’assegno unico nei mesi precedenti, l’Inps provvederà all’accredito sui conti correnti a partire dalla metà del mese.

Per tutte le date di pagamento dell’assegno unico dell’anno 2024, leggi il nostro articolo: Calendario pagamenti Assegno Unico e universale 2024.

Pagamento Assegno Unico 2024: come controllare?

Per controllare i pagamenti dell’assegno unico e universale bisogna accedere, con il proprio SPID, la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi, all’APP IO Italia e nei messaggi controllare: se c’è una disposizione di pagamento INPS, per Assegno Unico.

Quando arriva l'Assegno Unico di Marzo 2022 sul conto corrente?
Quando arriva l’Assegno Unico sul conto corrente?

L’Inps comunicherà l’importo dell’assegno unico e l’oggetto del pagamento: ASSEGNO UNICO e la data di pagamento (valuta il).

In alternativa si può accedere all’APP INPS con lo SPID, cliccando in tutti i servizi ed al servizio online: Stato pagamenti e Cedolini.

App Stato pagamenti e cedolini
Data pagamento assegno unico marzo 2022

E’ possibile anche controllare i pagamenti, accedendo al sito dell’Inps e scrivendo sulla barra cerchi servizi: Fascicolo previdenziale del cittadino. Dopo aver cliccato sul servizio, bisogna entrare con le credenziali Inps e premere sul menu a sinistra: PRESTAZIONI E PAGAMENTI.

Ci sarà la data di disponibilità, l’importo ed il mese di riferimento dell’assegno unico e universale.

Per i nuovi componenti familiari, l’assegno unico parte dal settimo mese di gravidanza e il richiedente riceverà gli arretrati con il nuovo flusso di pagamento, ossia dal mese successivo, alla presentazione della domanda.

Riferimento normativo: Circolare Inps numero 23 del 9 Febbraio 2022

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