Come si paga il primo maggio in busta paga?
La festività del primo maggio in Busta Paga

Articolo aggiornato il 1 Maggio 2023 da Stefano Mastrangelo

Primo Maggio Festivo? – Le festività in Busta Paga

Come si paga il 1° Maggio nella busta paga del lavoratore? Cosa succede nella busta paga di Maggio? Ai lavoratori viene pagata la festività dei lavoratori indipendentemente dal giorno della settimana in cui cade?

Il Primo maggio è una festività di tipo civile, differente da quelle religiose e viene pagata dal datore di lavoro in busta paga, con una voce di retribuzione particolare sul cedolino paga.

In questo articolo scopriamo tutte le modalità di pagamento della festività del 1° Maggio.

Tutte le festività nazionali religiose e civili

I lavoratori hanno diritto di assentarsi dal lavoro durante le festività religiose e di tipo civile.

Le festività religiose nazionali sono:

  • il 1° gennaio, (Capodanno)
  • il 6 gennaio, (Epifania) 
  • lunedì di Pasqua, (Pasquetta – Lunedì dell’angelo)
  • il 15 agosto, (Ferragosto – Assunzione della Beata Vergine Maria)
  • il 1° Novembre, (Ognissanti)
  • l’8 dicembre, (Immacolata Concezione)
  • il 25 dicembre, (Natale)
  • il 26 dicembre (Santo Stefano)

Le festività nazionali di tipo civile sono:

  • il 25 aprile, 
  • il 1° maggio, 
  • il 2 giugno.

A queste festività si aggiunde la festività patronale, in base alla sede ed all’unità produttiva dell’impresa.

Primo Maggio in Busta Paga: come si paga?

Il primo Maggio è considerato come un giorno festivo nazionale di tipo civile in Busta Paga ed indipendetemente dalla regolamentazione del contratto collettivo nazionale del lavoro e se cade in giorni feriali (sabato e domenica), è sempre pagato (bonus 1° Maggio).

Questo vale anche per le festività del 25 Aprile e del 2 Giugno, sempre ci sarà un voce retributiva aggiuntiva nel cedolino di paga come festività.

Per molti lavoratori, ad esempio per chi svolge prestazione lavorative nei settori turistici, in caso di lavoro festivo, spetta sia il pagamento della festività nazionale (ad esempio 1° Maggio) e la maggiorazione della festività prevista dai contratti collettivi nazionali di settore.

I contratti collettivi CCNL (in mancanza di una normativa specifica) elencano le giornate festive nell’anno e le modalità di pagamento. Se la festività “cade” nella giornata di domenica (sempre festiva in Italia) o nel giorno previsto per il riposo settimanale, viene considerata come festività non goduta e viene retribuita come giornata normale in più sulla busta paga. (1/26 della retribuzione lorda). Questo vale anche per la festività del Santo Patrono. (articolo 5, comma 3 della Legge 260/1949)

In conclusione possiamo dire, che durante le festività, il lavoratore ha diritto ad assentarsi, salvo se è espresso diversamente nel contratto individuale di lavoro.

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