Decontribuzione Sud 2024 come funziona?
Decontribuzione sud 2024 dimezzata cosa prevede? La Commissione Europea ha approvato sino al 30 Giugno 2024, l’esonero contributivo per le aziende ed i datori di lavoro, al fine di contenere gli effetti negativi sull’occupazione, dovuti dalla guerra Russia-Ucraina e dalle sue conseguenze.
Agevolazioni contributive 30% al Sud 2024
La decontribuzione contributiva SUD è stata introdotta dal decreto di Agosto n. 104 del 2020 e esteso, dalla legge di bilancio 2021, sino al 31 dicembre 2029, con percentuali differenti:
- del 30% fino al 2025,
- nella misura del 20% per gli anni 2026-2027,
- del 10% per gli anni 2028-2029.
Per quali Regioni italiane si possono applicare le agevolazioni?
La decontribuzione SUD è applicata ai rapporti di lavoro dipendente, a condizione che la sede di lavoro (sede operativa) sia situata in una delle seguenti regioni svantaggiate:
– Abruzzo,
– Basilicata,
– Calabria,
– Campania,
– Molise,
– Puglia,
– Sardegna
– Sicilia.
Il Messaggio n. 4695 del 28-12-2023, ha prorogato per il primo semestre 2024 la decontribuzione SUD. Una misura davvero importante per il mantenimento del livello occupazionale nelle Regioni del Sud e per lo stimolo alle nuove assunzioni di lavoratori nelle zone d’Italia con i maggiori tassi di disoccupazione.
Decontribuzione Sud 2024 a chi spetta?
La decontribuzione contributiva per mantenere i livelli occupazionali nelle Regioni del Sud, durante e post guerra, riguarda i datori di lavoro privati con sede di lavoro presso le seguenti Regioni:
- nelle Regioni meno sviluppate: Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia;
- nelle Regioni in transizione: Abruzzo, Molise e Sardegna.
Sono esclusi, invece:
- i rapporti di lavoro domestici e del settore agricolo;
- gli enti pubblici economici;
- gli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;
- gli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
- le ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;
- le aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
- i consorzi di bonifica;
- i consorzi industriali;
- gli enti morali;
- gli enti ecclesiastici.
Come ottenere la decontribuzione Sud 2024?
Per ottenere lo sgravio contributivo per le Regioni del Sud Italia, i datori di lavoro devono:
- rispettare i contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali ed aziendali,
- essere in regola con gli obblighi contributivi Inps ed i premi Inail,
- rispettare le norme fondamentali sulla tutela delle condizioni di lavoro, ossia sicurezza e tutela dei lavoratori, per prevenire infortuni sul lavoro.
Lo sgravio contributivo Decontribuzione Sud è compatibile con altre agevolazioni, a meno che la legge o una circolare Inps, ne prevede espressamente il divieto di Cumulo. (come ad esempio l’incentivo all’assunzione per i disabili)
Riferimento normativo: Decreto Legge numero 104/2020 articolo 27.
Circolane Inps numero 90 del 27/7/2022 – Messaggio n. 4695 del 28-12-2023
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Articolo aggiornato il 11 Gennaio 2024 da Nicola Di Masi