Cos'è e come ottenere la decontribuzione Sud nel 2024?
Decontribuzione sud 2024 come funziona

Articolo aggiornato il 11 Gennaio 2024 da Nicola Di Masi

Decontribuzione Sud 2024 come funziona?

Decontribuzione sud 2024 dimezzata cosa prevede? La Commissione Europea ha approvato sino al 30 Giugno 2024, l’esonero contributivo per le aziende ed i datori di lavoro, al fine di contenere gli effetti negativi sull’occupazione, dovuti dalla guerra Russia-Ucraina e dalle sue conseguenze.

Agevolazioni contributive 30% al Sud 2024

La decontribuzione contributiva SUD è stata introdotta dal decreto di Agosto n. 104 del 2020 e esteso, dalla legge di bilancio 2021, sino al 31 dicembre 2029, con percentuali differenti:

  • del 30% fino al 2025,
  • nella misura del 20% per gli anni 2026-2027,
  • del 10% per gli anni 2028-2029.

Per quali Regioni italiane si possono applicare le agevolazioni?

La decontribuzione SUD è applicata ai rapporti di lavoro dipendente, a condizione che la sede di lavoro (sede operativa) sia situata in una delle seguenti regioni svantaggiate:

– Abruzzo,
– Basilicata,
– Calabria,
– Campania,
– Molise,
– Puglia,
– Sardegna
– Sicilia.

Il Messaggio n. 4695 del 28-12-2023, ha prorogato per il primo semestre 2024 la decontribuzione SUD. Una misura davvero importante per il mantenimento del livello occupazionale nelle Regioni del Sud e per lo stimolo alle nuove assunzioni di lavoratori nelle zone d’Italia con i maggiori tassi di disoccupazione.

Decontribuzione Sud 2024 a chi spetta?

La decontribuzione contributiva per mantenere i livelli occupazionali nelle Regioni del Sud, durante e post guerra, riguarda i datori di lavoro privati con sede di lavoro presso le seguenti Regioni:

  • nelle Regioni meno sviluppate: Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia;
  • nelle Regioni in transizione: Abruzzo, Molise e Sardegna.

Sono esclusi, invece:

  • i rapporti di lavoro domestici e del settore agricolo;
  • gli enti pubblici economici;
  • gli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;
  • gli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;
  • le ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;
  • le aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  • i consorzi di bonifica;
  • i consorzi industriali;
  • gli enti morali;
  • gli enti ecclesiastici.

Come ottenere la decontribuzione Sud 2024?

Per ottenere lo sgravio contributivo per le Regioni del Sud Italia, i datori di lavoro devono:

  • rispettare i contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali ed aziendali,
  • essere in regola con gli obblighi contributivi Inps ed i premi Inail,
  • rispettare le norme fondamentali sulla tutela delle condizioni di lavoro, ossia sicurezza e tutela dei lavoratori, per prevenire infortuni sul lavoro.

Lo sgravio contributivo Decontribuzione Sud è compatibile con altre agevolazioni, a meno che la legge o una circolare Inps, ne prevede espressamente il divieto di Cumulo. (come ad esempio l’incentivo all’assunzione per i disabili)

Riferimento normativo: Decreto Legge numero 104/2020 articolo 27.
Circolane Inps numero 90 del 27/7/2022Messaggio n. 4695 del 28-12-2023

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