Articolo aggiornato il 5 Febbraio 2020 da Stefano Mastrangelo
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Decreto fiscale testo definitivo: come funziona il nuovo condono fiscale?
Il Consiglio dei Ministri n. 24 del 20 Ottobre 2018, ha riesaminato il decreto fiscale 2018 approvato nella seduta precedente, correggendo al’art.9 del testo e deliberando il nuovo decreto fiscale 2019. Dopo l’accordo sulla pace fiscale tra il M5S e la Lega, il nuovo testo, ha confermato quasi tutte le misure per stralciare i contenzioni tributari e le cartelle della nuova agenzia di riscossione Equitalia.
Pace fiscale: il nuovo testo
L’esame al Consiglio dei Ministri ha modificato l’art.9, manomesso, secondo il VicePremier Luigi Di Maio, da una manina di qualche tecnico o di qualche politico, che voleva far approvare il cosiddetto scudo fiscale e il condono penale per reati tributari dei redditi esteri. Il nuovo testo del decreto fiscale 2018 prevede:
- lo stralcio ed il saldo delle cartelle esattoriali, per chi ha avuto difficoltà economiche e per chi non è riuscito pagare le imposte dichiarate. Lo stralcio avverrà con il pagamento di un’aliquota del 6%, del 10%, del 25% su una quota di capitale e senza interessi e sanzioni. Per accedere allo stralcio, bisognerà presentare il modello Isee per le persone fisiche e l’indice di liquidità per le imprese;
- un condono-mini, attraverso una dichiarazione integrativa speciale, per i contribuenti che non hanno dichiarato al fisco il quantum guadagnato fino al 31/10/2018, con un tetto massimo dichiarabile, per anno, di 100.000 euro. Sugli importi dichiarati in più sulla dichiarazione integrativa sarà applicata un’aliquota d’imposta del 20%.
Rottamazione ter delle cartelle esattoriali
Il decreto fiscale 2018 disciplina una nuova rottamazione ter per i contribuenti che hanno dei debiti con il fisco e non possono aderire allo stralcio e saldo. La rottamazione-ter è rivolta anche ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione bis, solo per le rate che hanno come scadenza l’anno 2019. Saranno eliminate le sanzioni e gli interessi, con la possibilità di pagare in cinque anni (20 rate trimestrali), il debito con il fisco, per le cartelle esattoriali dal 2000 al 2017. Ci sarà anche la possibilità di compensare, i crediti ancora da corrisponde dalla pubblica amministrazione, con i debiti del fisco. A breve sarà pubblicato sul sito dell’Agenzia di riscossione il modulo per la rottamazione-ter.
Cancellazione bolli auto e multe
Il nuovo Il decreto fiscale conferma la cancellazione delle cartelle affidate alla nuova agenzia Equitalia, fino a 1000 euro, in riferimento al periodo che va dal 2000 al 2010. Il debito di 1000 euro deve riguardare il debito fiscale del capitale, degli interessi e delle sanzioni. Le cartelle fino a 1000 euro saranno eliminate il 31/12/2018 in automatico senza alcuna domanda.
Condono liti pendenti con il fisco
Per le liti pendenti con il fisco in sede giudiziaria, è possibile la chiusura dei contenzioni legali pagando:
- il 50% del reddito imponibile non dichiarato, in caso di vittoria in primo grado di giudizio;
- il 20% in un periodo di 5 anni, senza pagare interessi e sanzioni in secondo grado.
Come condonare gli accertamenti fiscali
Con il decreto fiscale è possibile condonare anche i verbali di contestazione dell’Agenzia delle Entrate, non contestati e notificati, entro la data di approvazione del testo pace fiscale 2018. Questa possibilità consente di non pagare sanzioni ed interessi, ripresentando la dichiarazione non corretta. Per aderire a tale misura, bisognerà compilare un modulo predisposto dall’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto fiscale.
La pace fiscale entrerà in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione della Gazzetta ufficiale e sarà convertito in legge entro 60 giorni dalla sua pubblicazione dal Parlamento.
Riferimenti e fonti: Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 24 del Governo