Lavorazione e Rendicontazione ADI Inps a Luglio 2025
Come si possono seguire ogni mese le lavorazioni e le rendicontazioni della Carta di inclusione?
I percettori di ADI, a fine mese, vogliono controllare le tempistiche di accredito per i sussidi Inps, verificando anche l’entità degli importi che saranno accreditati.
In questo articolo ti guideremo passo dopo passo, spiegandoti come visualizzare tutte queste informazioni così importanti per moltissimi nuclei familiari che beneficiano dell’Assegno di inclusione di Luglio 2025.
I due Enti Pubblici che entrano in gioco per l’ADI sono l’INPS e le Poste Italiane. Approfondiamo ora in maniera rapida, tutto quello che ci servirà per giungere alla visualizzazione di lavorazioni ed accrediti.
Che cos’è l’Assegno di Inclusione?
L’Assegno di inclusione ed il supporto formazione per il lavoro, sono dei sussidi economici erogati dallo Stato, ogni 26/27 del mese (salvo alcune eccezioni), tramite la disposizione di pagamento Inps e la rendicontazione delle poste. Il supporto per la formazione e lavoro è entrato in vigore il 1° Settembre 2023 e l‘assegno di inclusione dal 1° Gennaio 2024.
La differenza sostanziale fra Assegno di inclusione e supporto formazione e lavoro, è che, i beneficiari del supporto sono i disoccupati senza minori, disabili, 60enni o persone in condizioni di svantaggio all’interno del nucleo familiare. La misura dura al massimo 12 mesi e non è rinnovabile. Mentre l’assegno di inclusione è riservato a coloro che hanno determinati componenti familiari, dura 18 mesi ed è rinnovabile per altri 12 con un mese di sospensione.
Anche i pagamenti sono diversi. Per il supporto, si riceve mensilmente tramite bonifico un importo di 350 euro (importo che può assolutamente variare negli anni). Per l’assegno di inclusione, l’Inps dispone una ricarica mensile che si riceve su una carta prepagata postale.
Chi può richiedere l’assegno di inclusione?
Per richiedere l’assegno di inclusione, bisogna prima di tutto essere in possesso di un modello Isee, ordinario e corrente, in corso di validità, senza errori o omissioni.
Dopo aver presentato il modello Isee, bisogna controllare il suo valore, il quale deve essere inferiore a 10.140 euro (tale soglia viene intesa come limite Isee per l’accesso al beneficio da parte dei nuclei familiari che risiedono in un’abitazione in locazione). Inoltre il richiedente deve essere cittadino italiano, europeo o titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo e risiedere da almeno 5 anni, di cui 2 continuamente.
Il richiedente dell’Assegno di inclusione deve possedere un:
- un secondo valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, NON superiore a 30.000 euro ed un valore IMU diverso dalla casa di abitazione non superiore a 150.000 euro, come indicato nell’attestazione Isee,
- un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6500 euro per le persone sole (aumentate di 2000 euro per ogni componente familiare successivo al primo per un massimo di 10.000 euro), integrati di altri 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. Questi valori possono essere ulteriormente incrementati di 5000 euro per figli con disabilità o di 7500 euro con nuclei composti da disabili gravi o non autosufficienti,
- un reddito familiare che non superi 7560 euro in caso di nucleo composto interamente da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da persone con almeno 67 anni e da altri familiari disabili o non autosufficienti, (elevato a 9360 euro nel caso in cui il nucleo risiede in casa di locazione), tutto in relazione alla scala di equivalenza, ossia alla numero dei componenti familiari.
- non essere titolare di autoveicoli immatricolati la prima volta nei 36 mesi precedenti, con cilindrata superiore a 1600 cc.
Infine bisogna considerare il reddito di lavoro e di pensione di tutti i familiari, indicati sul modello Isee, in relazione al periodo di riferimento della DSU.
Mese di Stop per ADI a Luglio 2025? Cosa succede?
Nel mese di luglio 2025, diversi beneficiari dell’Assegno di inclusione (ADI) si ritroveranno senza accredito o con un ritardo nei pagamenti, generando confusione e preoccupazione tra le famiglie.
Non si tratta di un errore né di una sospensione definitiva: nella maggior parte dei casi si tratta di un mese di stop tecnico legato al mancato aggiornamento dell’ISEE o all’esito delle verifiche anagrafiche e reddituali da parte dell’Inps e del Ministero del Lavoro.
Alcuni percettori, infatti, non hanno completato in tempo tutte le integrazioni richieste sulla piattaforma SIISL, oppure si trovano in fase di controllo del Patto di attivazione digitale o dell’adesione ai percorsi di politica attiva. Per altri nuclei familiari, invece, il pagamento è stato bloccato temporaneamente per l’assenza di uno dei requisiti aggiornati (ISEE valido, composizione del nucleo coerente, ecc.) che devono risultare corretti e coerenti al momento della ricarica.
È bene chiarire che il mese di stop non implica la perdita definitiva dell’Assegno di inclusione: una volta completate le verifiche e regolarizzate eventuali anomalie, il pagamento può essere ripristinato nei mesi successivi, con eventuale erogazione degli arretrati. L’Inps provvederà ad aggiornare lo stato delle domande direttamente nell’area riservata del portale www.inps.it, mentre i Centri per l’Impiego sono tenuti a segnalare eventuali inadempienze collegate ai percorsi attivati. L’invito, quindi, è a monitorare regolarmente la propria area personale Inps e la sezione dedicata ai servizi SIISL, per verificare eventuali richieste di aggiornamento documentale o di firma dei Patti di inclusione.
Quando consultare lavorazione e rendicontazione ADI Luglio 2025?
Ogni mese il beneficiario dell’Assegno di inclusione, deve controllare la lavorazione del mese, sul servizio online dell’Inps.
I richiedenti dovranno verificare la prima ricarica, entro il 15 del mese successivo alla richiesta.
Mentre tutti gli altri, ogni mese, controlleranno l’elaborazione mensile dell’importo e delle date dell’Assegno di inclusione, direttamente sul servizio online Inps: Assegno di inclusione.
Quindi ogni mese, sul servizio online bisogna controllare, lo stato della domanda (accolta o terminata). Se è accolta non ci sono problemi. Invece se è terminata, bisogna rinnovare la domanda ADI. Per tutti gli stati della domanda ADI leggi il nostro articolo: Stato domanda Assegno di inclusione accolta, respinta, in evidenza o sospesa?

In seguito cliccando su Accedi alla domanda in Gestione della domanda,

è possibile visualizzare:
- l’esito dei controlli preliminari,
- il periodo della disposizione
- la data della disposizione Inps
- la data rendicontazione delle poste
- l’importo disposto. (nell’esempio 494,92 euro)

Come vediamo nella schermata precedente, la mensilità (ESEMPIO), è stata disposta dall’Inps il giorno 25 ed accreditata sulla nuova carta di inclusione, il giorno 27.
I passaggi sono i medesimi per seguire le lavorazioni e rendicontazioni ADI a Luglio 2025.
E’ importantissimo presentare il nuovo ISEE per non perdere le ricariche INPS a partire dalla seconda mense del 2025.
Con molta probabilità le lavorazioni e le rendicontazioni INPS per ADI saranno consultabili a partire dal 24/25 Luglio 2025.
Il Pagamento dell’Assegno di Inclusione dovrebbe avvenire tra il 25 ed il 28 Luglio 2025 – Le date potrebbero leggermente variare da cittadino a cittadino.
Queste giornate potrebbero far anticipare o slittare (a seconda dei casi) le lavorazioni e le disposizioni di Pagamento.
Noi di insindacabili.it seguiremo come sempre il tutto e vi aggiorneremo online.
Ci auguriamo di aver fornito una panoramica semplice ed esaustiva in merito alla verifica delle Lavorazioni e Rendicontazioni ADI nel mese di Luglio 2025.
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Articolo aggiornato il 23 Luglio 2025 da Stefano Mastrangelo