Articolo aggiornato il 25 Settembre 2024 da Stefano Mastrangelo
Indice
- 1 Cos’è la maggiorazione per ex combattenti e a chi spetta?
- 2 Come funziona la maggiorazione contributiva per ex combattenti?
- 3 Requisiti per ottenere la maggiorazione
- 4 Come presentare la domanda all’INPS
- 5 Benefici pensionistici per orfani di guerra
- 6 Il futuro delle maggiorazioni contributive: cosa aspettarsi nei prossimi anni?
Cos’è la maggiorazione per ex combattenti e a chi spetta?
La maggiorazione per ex combattenti è un beneficio contributivo riconosciuto dall’INPS, destinato a chi ha prestato servizio militare in tempo di guerra o ha partecipato a missioni belliche.
Questo beneficio è un incremento della pensione e può essere richiesto non solo dagli ex combattenti stessi, ma anche da categorie specifiche come gli orfani di guerra.
Questo contributo rappresenta un supporto economico mensile che viene aggiunto alla pensione ordinaria e cresce ogni anno per effetto della perequazione automatica. È una misura che riconosce e compensa chi ha servito il Paese in tempi di conflitto, oltre a tutelare i familiari dei combattenti che sono venuti a mancare.
Come funziona la maggiorazione contributiva per ex combattenti?
La maggiorazione contributiva viene calcolata in base a un importo fisso che aumenta ogni anno. Ad esempio, nel 2024 la cifra è di 18,08 euro al mese, mentre l’anno precedente, nel 2023, era di 17,16 euro. Questa crescita progressiva rende la maggiorazione un aiuto economico che si adatta all’inflazione e ai costi della vita.
Nel caso di orfani di guerra, la maggiorazione si applica allo stesso modo, ma è necessario dimostrare il diritto attraverso la presentazione di specifici documenti, come vedremo più avanti.
Ad esempio, una famiglia che ha presentato la domanda ha ottenuto cinque anni di arretrati, che saranno erogati dal 2019, con l’importo aggiornato di anno in anno.
Requisiti per ottenere la maggiorazione
Per richiedere la maggiorazione, è necessario soddisfare determinati requisiti. Prima di tutto, è essenziale dimostrare lo status di ex combattente o di orfano di guerra.
Nel caso degli orfani, come indicato nella tua esperienza personale, bisogna richiedere il certificato di orfano di guerra presso la prefettura della provincia di residenza. Questo documento attesta il diritto a ricevere il beneficio.
Oltre a questo, il richiedente deve essere già titolare di una pensione. Solo chi riceve una pensione INPS può ottenere la maggiorazione contributiva. È importante ricordare che questo beneficio è automatico solo dopo che la domanda è stata accettata, quindi non si attiva automaticamente senza la richiesta formale.
Come presentare la domanda all’INPS
La domanda per la maggiorazione deve essere presentata in modalità telematica tramite il sito dell’INPS. Questo può essere fatto accedendo con le proprie credenziali INPS (SPID, CIE o CNS), oppure tramite il supporto di un patronato, che può gestire la pratica per conto del richiedente.
Un passo cruciale è l’inoltro del certificato di orfano di guerra. Questo documento, rilasciato dalla prefettura, deve essere allegato alla domanda telematica. Per ottenerlo, è necessario fare richiesta direttamente alla prefettura, che verificherà la documentazione storica relativa al familiare coinvolto in eventi bellici.
Una volta completata la procedura, l’INPS esaminerà la richiesta e, in caso di accettazione, procederà con l’accredito della maggiorazione direttamente sulla pensione mensile.
Benefici pensionistici per orfani di guerra
Gli orfani di guerra, oltre alla maggiorazione contributiva, possono godere di altri benefici previdenziali. Tra questi, la possibilità di accedere a contributi figurativi, ovvero periodi di contribuzione che vengono riconosciuti senza che siano stati effettivamente versati, ma che servono a migliorare il calcolo della pensione.
Questo tipo di benefici può fare una differenza notevole nel momento del calcolo finale della pensione, aumentando la somma mensile ricevuta. Gli orfani di guerra devono però sempre dimostrare il loro status e presentare tutti i documenti necessari.
Il futuro delle maggiorazioni contributive: cosa aspettarsi nei prossimi anni?
Il sistema di perequazione automatica fa sì che ogni anno l’importo della maggiorazione aumenti leggermente, come abbiamo visto dai dati per il 2022, 2023 e 2024. Questa crescita costante continuerà anche negli anni futuri, seguendo l’andamento dell’inflazione e l’adeguamento del costo della vita.
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