Pensioni usuranti Inps 2021
Pensione anticipata Inps per lavori usuranti 2021

Articolo aggiornato il 2 Agosto 2022 da Stefano Mastrangelo

Pensioni usuranti 2021 istruzioni Inps

A chi spetta la pensione Inps per lavori usuranti? Il messaggio Inps numero 1169 del 19 Marzo 2021, ha fornito le istruzioni, per la presentazione della domanda anticipata di pensione usurante entro il 1° Maggio 2021.

Infatti, questo è il termine, per la presentazione dell’istanza di accertamento, da parte dell’Istituto previdenziale, dei requisiti dei lavoratori usuranti, ai sensi del Dlgs 67 del 2011.

Come richiedere la pensione a 61 anni e 7 mesi?

I lavoratori che svolgono particolari lavori pesanti (usuranti), differenti dai lavori gravosi, ai sensi del Dlgs 67 del 2011, sono i prestatori di lavoro:

  • impegnati in mansioni particolarmente usuranti (come lavori in cave o ad alte temperature);
  • i lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”;
  • i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;
  • i lavoratori notturni a turni;
  • i lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo.

Queste attività lavorative devono essere state svolte:

  • per almeno la metà dell’intero periodo lavorativo;
  • almeno 7 anni negli ultimi 10 anni lavorati.

Per accedere alla pensione dei lavoratori usuranti con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, i lavoratori devono aver svolto delle attività faticose, come i turni di notte, indicate nella pagina informativa dell’Inps.

Requisiti Inps lavori usuranti 2021

I lavoratori dipendenti possono accedere alla pensione anticipata da lavoro dipendente, con almeno 35 anni di contributi e con un’età minima di 61 anni e 7 mesi se:

  1. addetti alla “linea catena”,
  2. conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico collettivo,
  3. Lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo.

Mentre i lavoratori autonomi usuranti possono andare in pensione con un’età minima di 62 anni e 7 mesi. Entrambi i requisiti devono essere maturati nel corso del 2022.

Pensione Inps Lavoratori notturni a turni

I  lavoratori dipendenti che svolgono la prestazione lavorativa per un numero di giorni lavorativi pari o superiori a 78 all’anno, conseguono la pensione con:

  • almeno 35 anni,
  • con un’età minima di 61 anni e 7 mesi.

Mentre i lavoratori occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno, che maturano sempre i requisiti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, possono accedere alla pensione con:

  • almeno 35 anni, se lavoratori dipendenti,
  • con un’età minima di 63 anni e 7 mesi.

I lavoratori autonomi devono possedere in quest’ultimo caso: un’età minima di 64 anni e 7 mesi, raggiungendo quota 100,6.

I lavoratori dipendenti occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno, possono andare in pensione:

  • con almeno 35 anni,
  • un’età minima di 62 anni e 7 mesi, raggiungendo quota 98,6.

I lavoratori autonomi, devono avere:

  • un’età minima di 63 anni e 7 mesi, con il raggiungimento di quota 99,6.

Domanda pensioni lavori usuranti

La domanda per l’accertamento dei benefici pensionistici, deve essere presentata all’Inps entro il 1° maggio 2021, per coloro che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

Alla domanda di accesso è necessario allegare tutta la la documentazione minima stabilita nella tabella A, allegata al decreto 20 settembre 2011 del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e dalla tabella A e allegata al decreto 20 settembre 2017 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, in base all’attività lavorativa.

L’istanza all’Inps deve essere compilata online con il modulo AP45 e della modulistica necessaria indicata nella domanda.

Per chi presenta la domanda di riconoscimento del beneficio oltre il termine del 1° maggio 2021, la pensione decorre:

  1. un mese, per un ritardo inferiore o pari a un mese;
  2. due mesi, per un ritardo superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
  3. tre mesi dopo, per un ritardo della presentazione della domanda pari o superiore a tre mesi.

Dopo la presentazione della domanda, l’Inps comunicherà se la domanda è stata accolta o respinta e nel caso di accoglimento, indicherà anche la data di decorrenza.

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