Tredicesima lavoratori domestici colf e badanti
Tredicesima lavoratori domestici colf e badanti

Articolo aggiornato il 13 Novembre 2023 da Stefano Mastrangelo

Tredicesima colf e badanti: quando si prende, come fare il calcolo della tredicesima e come funziona

Tredicesima lavoratori domestici: Alle baby-sitter, alle colf ed alle badanti, come gli altri lavoratori del settore privato, spetta la tredicesima mensilità nel mese di Dicembre. Il CCNL lavoro domestico disciplina le modalità, il calcolo e la data di pagamento della tredicesima.

Tredicesima colf e badanti: come funziona? 

La tredicesima per i lavoratori è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta ai dipendenti nel corso del periodo di dicembre. Questa mensilità, chiamata anche gratifica natalizia, corrisponde a 1/12 della retribuzione lorda annuale calcolata sugli effettivi mesi di lavoro svolti. In pratica, rappresenta una parte della retribuzione che il lavoratore matura nel corso dell’anno e che viene pagata in aggiunta alle altre mensilità.

È importante sapere che per i lavoratori part-time, la tredicesima viene calcolata in proporzione al tempo di lavoro svolto rispetto a un lavoratore a tempo pieno. Pertanto, se il rapporto di lavoro cambia durante l’anno, l’importo della tredicesima potrebbe variare di conseguenza.

La 13esima mensilità è un diritto dei lavoratori dipendenti e rappresenta un beneficio economico che contribuisce a migliorare il reddito complessivo durante il periodo natalizio.

La tredicesima mensilità (come detto) è pari a 1/12 dell’intera retribuzione annuale corrisposta ed il calcolo è differente nel caso di rapporto iniziato durante l’anno.

Calcolo tredicesima mensilità colf e badanti

Prima di tutto, per calcolare la tredicesima mensilità, dobbiamo prendere tutte le buste paga dell’anno corrente, dal momento dell’assunzione sino al 31 dicembre. Se la colf o la badante è stata assunta a tempo pieno, la tredicesima è pari una normale mensilità.

Ad esempio nel caso di badante assunta con 54 ore settimanali, con una retribuzione di 980 euro circa, le spetteranno 980 euro, meno i contributi previdenziali Inps. In questo caso bisognerà prendere la retribuzione lorda mensile e moltiplicarla per il numero di mesi di lavoro e dividerla per 12. (980 per 12 mesi lavorati diviso 12).

Al contrario, nel caso di rapporto di lavoro iniziato durante l’anno, bisognerà moltiplicare la retribuzione mensile lorda per il numero di mesi di lavoro e dividerlo per 12. Se la badante ha lavorato per 3 mesi (da Ottobre a Dicembre), il calcolo sarà il seguente:

  • Retribuzione lorda * 3 / 12 = Ad esempio 980 * 3 /12 = 245 euro meno i contributi Inps.

Si conta come mese intero, se il lavoratore ha svolto la propria attività lavorativa per un numero di giorni pari o superiori a 15.

Nel caso di assunzione con contratto di lavoro ad ore, per calcolare la tredicesima mensilità della colf o della badante, si deve applicare la seguente formula:

  • Paga oraria da minimo tabellare * il numero di ore di lavoro svolte durante la settimana * 52 settimane nell’anno / 12  mesi.

Ad esempio se una colf è stata assunta con contratto di lavoro a 25 ore settimanali, con una paga oraria di 7 l’euro l’ora, l’importo della tredicesima è uguale a 758,33 euro:

  • 7 euro paga oraria * 25 ore settimanali * 52 settimane / 12 mesi dell’anno

Come calcolare la tredicesima per i lavoratori domestici?

Per determinare la tredicesima mensilità dei lavoratori domestici, bisogna sommare tutte le voci retributive maturare nell’anno:

  • Retribuzione lorda mensile o oraria evidenziata in busta paga, per i mesi lavorati nell’anno;
  • indennità di vitto e alloggio,
  • scatti di anzianità,
  • superminimo retributivo,
  • altri elementi che identificano la retribuzione globale lorda mensile.

Ai fini del calcolo della tredicesima per colf e badanti, si contano anche le:

  • le indennità percepite per malattia ed infortunio sul lavoro;
  • le indennità per malattia professionale e la maternità;
  • le indennità per ferie godute;
  • il congedo matrimoniale;
  • i permessi, per riduzione orario di lavoro;
  • le festività nazionali e patronali;
  • il preavviso non lavorato.

Per i lavoratori domestici, come nelle altre buste paga da Gennaio a Novembre, non si pagano le imposte irpef sul cedolino paga, ma solo i contributi all’Inps. In seguito nell’anno successivo, sarà la badante a consegnare il CU (ex Cud, compreso dell’importo della tredicesima) al CAF o al consulente fiscale, per pagare le tasse dovute dell’anno precedente.

Consulenza del team di insindacabili.it
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