Articolo aggiornato il 11 Febbraio 2021 da Stefano Mastrangelo
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Assegno per i figli da Luglio 2021: quanto spetta?
Dal 1 Luglio 2021, sarà riconosciuto il nuovo assegno unico per i figli, sostituendo tutte le misure a favore delle famiglie. Definitivamente approvato dalla legge di bilancio 2021, vediamo cosa prevede e come funziona.
Le maggiori novità dell‘assegno unico ed universale per le famiglie è l’erogazione del sostegno economico, per figli con un’età sino a 21 anni, per chi sino ad oggi non ha aveva diritto a nulla e per le mamme dal settimo mese di gravidanza.
Chi può percepire l’assegno unico per i figli?
Il nuovo aiuto economico per le famiglie è stato già finanziato dalla legge di bilancio 2021, con un valore i tre miliardi di euro. Per questo, con il nuovo governo, non ci dovrebbero essere modifiche rilevanti.
L’assegno unico ed universale spetta:
- ai lavoratori dipendenti pubblici e privati,
- ai lavoratori anche autonomi,
- ai disoccupati (da confermare) per chi non ha alcun reddito o per coloro non percepiscono nessuna indennità INPS,
- ai professionisti (vedremo nel dettaglio quali).
Questi lavoratori devono essere residenti in Italia, avere i figli a carico fiscalmente durante la percezione del beneficio economico, convivere nello stesso nucleo familiare.
Come funziona l’assegno per i figli?
L’assegno sarà possibile richiederlo all’INPS telematicamente:
- dal settimo mese di gravidanza fino a 18 anni del bambino, con una maggiorazione a partire dal terzo figlio;
- dal diciottesimo anno di età sino a 21 anni, a determinate condizioni. Solo se il figlio frequenta un corso di laurea o di un tirocinio formativo, o svolge il servizio civile universale. Lo stesso assegno potrà essere corrisposto direttamente al figlio, anche quando sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro;
- ai figli con una disabilità è riconosciuto un assegno maggiorato, secondo la classificazione del grado di disabilità, sino all’età di 21 anni e corrisposto anche dopo i 21 di età senza maggiorazione.
Assegno Unico: quanto spetta?
L’importo dell’assegno unico e universale, in partenza da Luglio 2021, è pari a circa 200-250 mensile, ed è costituito da una quota fissa e da una quota variabile, in base l’indicatore della situazione economica Isee.
Lo stesso importo è maggiorato del:
- 20%, per i figli successivi al primo o al secondo (un decreto definirà il tutto),
- 30% e sino al 50%, per i figli con disabilità.
Il sostegno economico è corrisposto mensilmente in denaro o tramite credito di imposta, oppure attraverso il riconoscimento di un credito di imposta da riportare sulla dichiarazione dei redditi.
L’assegno unico per i figli è compatibile con il Reddito di cittadinanza e con le altre misure delle Regioni, dalle Province autonome e dei Comuni, a favore dei figli a carico.
In caso di separazione legale o annullamento del matrimonio, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario, l’assegno è ripartito in uguale misura. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso l’assegno universale è pagato, in mancanza di accordo, al cinquanta per cento tra i genitori.
L’assegno Unico per i figli sostituirà gli assegni familiari?
Gradualmente con l’introduzione dell’assegno unico dovrebbero essere eliminate queste misure:
- assegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori,
- assegno di natalità o bonus bebè,
- bonus mamma di 800 euro,
- fondo di sostegno alla natalità,
- l’assegno familiare in busta paga,
- le detrazioni per figli a carico.
Attendiamo il decreto definitivo che fissi i criteri e le modalità per ottenere l’assegno per i figli da Luglio 2021.
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