Categoria: Naspi

In questa sezione del nostro sito troverai tutte le informazioni e le ultime novità relative alla Disoccupazione Naspi: la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego.

Proveremo a dare una risposta a tutti i tuoi principali quesiti:

  • a chi spetta la Naspi?
  • a che punto sono i pagamenti della Naspi?
  • a chi rivolgersi per la Naspi?
  • In che giorno viene pagata la Naspi?
  • a chi non spetta la Naspi?
  • come si calcola la durata e l’importo della Naspi?
  • perché non arriva la Naspi

e tanto altro ancora…

Tutti i requisiti della Naspi i beneficiari ed il modello Naspi-com

  • Quando pagano la Naspi ad Aprile 2023? – Calendario data pagamento Naspi Inps

    Quando pagano la Naspi ad Aprile 2023? – Calendario data pagamento Naspi Inps

    Quando arriva il pagamento Naspi ad Aprile 2023?

    Quando arrivano i pagamenti per la Naspi Inps nel quarto mese del 2023 e come si calcolano gli importi della Disoccupazione? Scopriamone di più su questo pagamento della Disoccupazione Inps ad Aprile ’23.

    Iniziamo col dire che, purtroppo, NON tutti riceveranno i soldi nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di commentare questo articolo, ne consigliamo vivamente la lettura completa.

    Naspi Aprile 2023: quando arriva il pagamento?

    Il Pagamento della Disoccupazione Naspi ad Aprile dovrebbe giungere a partire dal giorno 11 Aprile 2023 (martedì 11/04/2023) – La data può variare di alcuni giorni da cittadino a cittadino ed alcune persone potrebbero riceverla nei giorni a seguire.

    Questo pagamento Naspi è relativo alla disoccupazione del mese precedente, ovvero dal 01/03/2023 al 31/03/2023. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre ai trenta giorni precedenti, per cui ad Aprile 2023 viene pagato il mese di Marzo ’23 e così via…

    Il Calendario dei pagamenti della Naspi 2023 è molto-variabile: ogni pagamento può variare per più o meno di 30 giorni dagli eventuali pagamenti precedenti e successivi.

    Naspi Aprile 2023: giorno di pagamento variabile?

    Può capitare anche di ricevere il pagamento della Naspi di Aprile 2023 in giorni precedenti o in giorni successivi rispetto a quelli da noi indicati. E’ assolutamente normale – Non c’è da preoccuparsi 😉

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspipotrebbe ricevere il pagamento in una data diversa rispetto a quella dell’ 11 Aprile ’23.

    Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo (30 giorni prima) il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi Aprile 2023: come visualizzare gli importi

    Per vedere i pagamenti della Naspi di Aprile 2023, entra su www.inps.it

    Nuovo sito Inps
    Nuovo sito Inps

    Clicca su “Cerchi servizi, prestazioni, informazioni” e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino, nella seguente schermata, clicca sul servizio fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci le tue credenziali:

    • SPID
    • Carta Identità Elettronica (CIE)
    • CNS

      Nel Cassetto Previdenziale Cittadino clicca sul menu’ a sinistra: Prestazioni – Pagamenti e nel riepilogo dei pagamenti eseguiti, Prestazione.
    Riepilogo pagamenti Naspi
    Riepilogo pagamenti Naspi

    Sino a visualizzare, sul sito Inps Online, la Disoccupazione ad Aprile 2023

    Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo sino alla schermata desiderata.

    Naspi e Reddito di Cittadinanza sono compatibili?

    Si, è possibile percepire e riscuotere contemporaneamente sia la Disoccupazione Naspi che il RdC? Per scoprirlo, invitiamo a leggere questo nostro interessante articolo di Nicola Di Masi.

    IMPORTANTE – Ribadiamo ancora che tale importo, deve essere comunicato solo ed esclusivamente da quanti hanno già in passato, indicato ad Inps lo svolgimento di attività da lavoro autonomo.

    Come si calcola la Naspi 2023 Inps?

    Come si calcola l’importo della Disoccupazione Naspi ad Aprile 2023?

    Per visualizzare il dettaglio dell’importo della Naspi, clicca sul sito www.inps.it e nella barra cerchi servizi scrivi ed accedi al servizio online Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito. Inserisci le credenziali di accesso Inps e clicca su Naspi ed indennità di Naspi. Clicca su Consultazione domande.

    Premi Dettaglio nella colonna Visualizza dettaglio

    Dettaglio disoccupazione Naspi
    Dettaglio disoccupazione Naspi

    Vedrai la domanda Naspi 2023, con la ricevuta ed tutti gli allegati. Clicca su Prospetto di calcolo

    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi
    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi

    Nel prospetto di calcolo sono evidenziati:

    • la decorrenza (data di partenza) della disoccupazione Naspi 2023;
    • il numero totale dei giorni spettanti;
    • il numero delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio dopo l’ultima prestazione di disoccupazione.

    Nella sezione 4 sono riportati i dati retributivi e l’importo erogabile della prestazione. Si sommano le retribuzione imponibili, indicate anche nell’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e si divide per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio.

    In seguito si calcola la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 diviso il numero delle settimane lavoratore e moltiplicate per 4,33, che rappresenta la media delle settimane contenute in un mese.

    L’importo lordo mensile è pari al 75% della retribuzione media mensile. Dal sesto mese (novità del 2022) tale importo subisce una decurtazione del 3% ogni mese.

    Leggi anche: licenziamento per giusta causa e Naspi

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro portale:

  • Cos’è il prospetto di liquidazione della disoccupazione Naspi?

    Cos’è il prospetto di liquidazione della disoccupazione Naspi?

    Naspi e pagamento in corso: cosa significa?

    Calcolo Naspi e prospetto di liquidazione Inps – A cosa hanno diritto i disoccupati? Chi ha diritto ad avere la disoccupazione? Come si calcola il periodo di disoccupazione e quanto viene pagata la Naspi dall’Inps?

    Queste sono le diverse domande che ogni giorni riceviamo dai nostri lettori e che cercheremo di chiarire in questo articolo.

    Che differenza c’è tra Naspi e disoccupazione? La disoccupazione e la Naspi sono la stessa cosa, quindi non c’è nessuna differenza, è una prestazione a sostegno del reddito erogata dall’Inps per quei lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro.

    Quando un lavoratore ha diritto alla disoccupazione Naspi?

    L’assegno Naspi Inps spetta nei casi di licenziamento per motivo soggettivo o oggettivo, licenziamento disciplinare e per giusta causa e solo in caso di dimissioni nei seguenti casi:

    • dimissioni della madre durante il periodo di maternità (300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni del padre durante la fruizione del congedo obbligatorio e sino al compimento di un anno di vita del bambino/a,
    • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico);
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Per richiedere la disoccupazione Naspi bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

    • essere disoccupato (ci sono alcuni contratti che permettono di lavorare solo pochi giorni al mese),
    • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione; (esaminabili dall’estratto contributivo Inps)

    Dove si vede quanto dura la Naspi?

    Dopo aver controllato tutti i requisiti indicati precedentemente, possiamo presentare la domanda autonomamente (dal primo giorno non lavorativo) tramite il servizio online: Naspi, oppure recandosi presso un patronato di zona.

    Premettendo che l’assegno Naspi dura al massimo 24 mesi, dalla data di presentazione della domanda, è importantissimo controllare il prospetto di liquidazione, dove sarà indicata la durata (in giorni) e l’importo lordo.

    Entro 30-45 giorni l’Inps, accoglierà o respingerà la domanda e permetterà al cittadino di scaricare il prospetto di calcolo sul servizio online: Naspi indennità mensile di disoccupazione, in consultazione domanda e cliccare su dettagliol

    Consultazione domanda di disoccupazione Naspi

    In seguito bisogna premere sul pulsante prospetto di calcolo per verificare la durata ed il calcolo della Naspi da parte dell’Inps.

    Prospetto di calcolo Naspi

    Calcolo Naspi esempio liquidazione Inps

    Nel prospetto di calcolo sarà indicato:

    • la decorrenza della prestazione (ossia da quando parte la prestazione Inps), nell’esempio parte dal 18 Febbraio 2023,
    • i giorni spettanti pari a 700 giorni, (ogni mese l’Inps conta 30 giorni e 28 nel mese di Febbraio),
    • il numero delle settimane di contribuzione dell’ultimio quadriennio. (nell’esempio 200)

    Quindi il disoccupato, in questo caso, deve contare i 700 giorni a partire dal 18 Febbraio 2023.

    Durata della prestazione Naspi

    Nel prospetto di liquidazione è indicato anche il calcolo della Naspi, ossia:

    1. la retribuzione lorda totale nel quadriennio precedente la data di licenziamento, risultanti anche sull’estratto contributivo Inps,
    2. il numero delle settimane lavorate nel quadriennio,
    3. la retribuzione lorda (al punto 1) diviso il numero delle settimane lavorate (al punto 2) per 4.33;
    4. l’importo lordo mensile massimo (non è questo il giusto importo) erogabile di Naspi per l’anno 2023,
    5. l’importo lordo mensile dell’indennità Naspi, calcolata sul 75% di 1352,19 + il 25% della quota eccedente euro 1352.19, fino all’importo mensile massimo

    Insomma l’importo lordo, nell’esempio, sarà pari a 1.133,40 euro lordo.

    Calcolo disoccupazione Naspi

    Quando arriva l’assegno di disoccupazione?

    Dopo aver controllato il prospetto di calcolo, non bisogna tener conto della dicitura pagamenti in corso, dato che l’Inps ci metto un po’ di tempo (circa 20-30 giorni) per pagare anche solo i primi pagamenti frammentati. Solo dal terzo pagamento, si riceverà l’accredito entro il 15 del mese successivo.

    Inoltre dal sesto mese l’indennità viene decurtata del 3% ogni mese sulla base imponibile lorda.

    Per continuare a percepire la Naspi senza nessuna problematica, bisogna recarsi al centro per l’impiego entro 15 giorni dall’invio della domanda (con la ricevuta della Naspi) per confermare la disponibilità al lavoro (DID) e per firmare il patto di servizio.

    E’ importante comunicare all’Inps con il modello Naspi com qualsiasi variazione, come l’instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, a tempo determinato, a chiamato o nel settore agricolo.

    Infine entro 30 giorni dal termine del periodo di disoccupazione, è consigliabile (non obbligatorio) inviare un modello Naspi com per comunicare all’Inps di essere ancora disoccupato e richiedere il pagamento degli ultimi giorni.

    Per maggiori informazioni sulla Naspi ed i suoi pagamenti mensili, ti consigliamo di leggere i nostri ultimi articoli su insindacabili.it:

  • Dimissioni lavoratore padre e Naspi: ha diritto alla disoccupazione?

    Dimissioni lavoratore padre e Naspi: ha diritto alla disoccupazione?

    Dimissioni del lavoratore padre e Naspi

    Dimissioni del lavoratore padre che ha fruito del congedo obbligatorio – Cosa accade al padre lavoratore che si dimette volontariamente quando ha usufruito del congedo obbligatorio di paternità? Ha diritto all’indennità di disoccupazione Naspi?

    La circolare Inps numero 32 del 20/03/2023 fornisce istruzioni in materia di accesso alla disoccupazione NASPI a seguito di dimissioni del lavoratore padre che ha fruito del congedo di paternità.

    In cosa consiste il congedo di paternità?

    Il D.lgs n. 151 del 2001, in particolare gli articoli 27 bis (congedo di paternità obbligatorio) e art. 28 (congedo di paternità alternativo), ha previsto la possibilità che il padre lavoratore possa astenersi dal lavoro per un periodo di 10 giorni lavorativi, non frazionabili ad ore, da utilizzare anche in via non continuativa, dai due mesi precedenti la data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi.

    In caso di parto plurimo, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi ed è fruibile inoltre anche durante il congedo della madre.

    Dimissioni volontarie lavoratore padre

    Il divieto di licenziamento è stato esteso quindi anche al padre (decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022) per migliorare la conciliazione tra attività lavorativa ed assistenza ai bambini da parte dei genitori. Perciò il divieto di licenziamento vige per tutta la durata del congedo stesso e fino al compimento di un anno di età del bambino.

    Prima delle modifiche apportate agli art. 54 e 55 del Testo Unico dal Dlgs. n. 105 del 2022, l’accesso alla disoccupazione Naspi in caso di dimissioni, nel periodo in cui vi è il divieto di licenziamento e fino al compimento di un anno di età, era riservata oltre che alla lavoratrice madre, anche al lavoratore padre, ma nella sola ipotesi di fruizione del congedo alternativo, per “i casi di morte o grave infermità della madre, o abbandono o affidamento esclusivo del bambino al padre

    Grazie alle modifiche introdotte, è ora possibile per il lavoratore padre che ha fruito del congedo di paternità obbligatorio e/o del congedo di paternità alternativo, in caso di dimissioni, intervenute durante il periodo in cui vige il divieto di licenziamento e fino al compimento di un anno di età del bambino, di accedere alla NASPI (fermo restando gli altri requisiti previsti dalla legge).

    Il diritto alla naspi è retroattivo dal 13/08/2022, data di entrata in vigore del decreto legislativo del 30/06/2022 n. 105.

    Cosa fare se la domanda Naspi è stata respinta?

    Le domande di indennità di disoccupazione NASpI già presentate da lavoratori padri a seguito di dimissioni intervenute nel periodo tutelato e respinte, possono essere oggetto di riesame, su istanza di parte da trasmettere alla Sede INPS territorialmente competente.

  • Da quando dovrebbe essere visibile Pagamento Naspi ad Aprile 2023?

    Da quando dovrebbe essere visibile Pagamento Naspi ad Aprile 2023?

    Pagamento Naspi Aprile 2023: da quando dovrebbe essere visibile?

    La Disoccupazione Naspi Inps 2023 è un sussidio fondamentale per chi si trova ad aver perso in maniera involontaria la propria occupazione lavorativa.

    Il lavoratore dipendente può ricevere dunque la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, ovvero la Naspi.
    Che cosa succede nel 2023? Chi può ricevere la Disoccupazione Naspi? Quali sono le novità previste per i disoccupati Inps?

    Naspi Aprile 2023: a chi spetta?

    Premessa: la Disoccupazione Naspi 2023 è compatibile anche con il Reddito di Cittadinanza, ma in tal caso, va ricordato che l’importo erogato con la disoccupazione stessa, viene sottratto da quello del Reddito di cittadinanza.

    La Naspi è entrata in vigore dai primi mesi del 2015 ed offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse (solo nei seguenti casi):

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Inoltre, per richiedere la Naspi bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

    • essere disoccupato,
    • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;

    Calcolo Naspi Aprile 2023 online

    Come si effettua il calcolo della Disoccupazione Naspi 2023? Quanto si prende con l’assegno di Disoccupazione?
    Per calcolare l’importo della Disoccupazione Inps, si devono:

    1. sommare le retribuzione imponibili Inps, indicate sull’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e dividerle per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio,
    2. calcolare la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 per il numero delle settimane lavorate e moltiplicarle per 4,33 (il valore 4,33 è la media delle settimane contenute in un mese).

    L’importo lordo mensile della disoccupazione è pari al 75% della retribuzione media mensile, nel caso in cui tale retribuzione sia pari o inferiore all’importo di € 1.352,19 (valore 2023).

    Al contrario se è superiore, l’importo della Naspi sarà pari al 75 % di euro 1.352,19 più il 25% della differenza tra l’importo di euro 1.352,19 e il valore massimale di 1470,99 euro (valori 2023).

    A partire dal sesto mese questo importo subisce una riduzione progressiva e costante del 3% sul mese precedente e la durata massima della Disoccupazione Naspi non può superare i 24 mesi.

    I pagamenti della Disoccupazione Naspi nel 2023

    L’indennità di Disoccupazione Naspi, non ha un calendario fisso per le date di pagamento: non viene pagato né ogni mese nello stesso giorno e né ad inizio di ogni nuovo mese.

    La data varia sempre ed Inps pubblica all’incirca con 7-15 giorni di anticipo i dettagli completi per il Pagamento della mensilità della Disoccupazione Inps.

    I pagamenti Naspi possono essere consultati facilmente tramite il Fascicolo Previdenziale dell’Inps, cliccando sul menu a sinistra: Prestazioni e pagamenti.
    In questo video, preso dal nostro canale Ufficiale su YouTube, spieghiamo come fare per poter visualizzare il tutto in maniera rapida ed efficiente.

    Nuovo portale Inps

    Per poter accedere è importante essere in possesso di almeno una delle seguenti credenziali:

    • SPID
    • CIE: Carta d’identità elettronica 3.0
    • CNS: la Carta Nazionale dei Servizi

    Visualizzazione Pagamento Naspi Aprile 2023: da quando?

    In base ai dati relativi agli anni precedenti, la data di pagamento della Naspi ad Aprile 2023 (con riferimento alla mensilità di Marzo) dovrebbe essere pubblicata sul sito dell’INPS tra l’1 e l’8 Aprile ’23. Sul sito e sui nostri Social, seguiremo sempre in maniera costante tutti gli aggiornamenti.

    Il pagamento invece (restando nel campo delle ipotesi) dovrebbe avvenire tra il 7 ed il 14 Aprile 2023 – Il condizionale è d’obbligo, in quanto la data di pagamento della Disoccupazione Naspi varia di mese in mese.

    Se i pagamenti della Naspi subiscono dei forti ritardi, consigliamo la lettura completa di questo interessantissimo articolo: i Ritardi della Disoccupazione Naspi

    Per seguire tutte le date Ufficiali della Disoccupazione Naspi nel 2023, il nostro team mette a disposizione di tutti gli utenti, questa pagina, nella quale andiamo a segnalare mese per mese, tutte le date di pagamento della Naspi Inps per l’anno 2023.

    IMPORTANTE – Se non hai ancora ricevuto la Disoccupazione Naspi nel mese di Gennaio ’23, ti consigliamo di leggere questo articolo: “Naspi bloccata a Gennaio 2023?

    In questo articolo invece indichiamo la data di pagamento del tanto atteso Bonus di 150 euro ai disoccupati in Naspi Inps.

    Consulenza Online
    Per qualsiasi problematica con la disoccupazione Naspi, puoi accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro sito:

  • Trattamento integrativo Naspi Marzo 2023 – Calendario Ex Bonus Renzi

    Trattamento integrativo Naspi Marzo 2023 – Calendario Ex Bonus Renzi

    Calendario Bonus Renzi su Naspi a Marzo 2023 – Quando pagano?

    Da quando sarà disposto il pagamento dell’ex Bonus “Renzi” di Marzo 2023 sulla Naspi, ora sostituito dal Trattamento Integrativo? Quando arriva il nuovo pagamento del Bonus Irpef 2023 per i cittadini in Disoccupazione Inps?

    I disoccupati, percettori dell’indennità economica Naspi 2023, ogni mese, hanno diritto al pagamento del Trattamento Integrativo Inps, pari a 100 euro.

    A chi spetta l’ex Bonus Renzi e come si calcola sulla Naspi?
    Per ricevere il nuovo Bonus da 100 euro, il percettore della Naspi non deve fare nessuna domanda.
    Sarà l’Inps a ricalcolare il reddito presunto, in base alle sole prestazioni erogate dall’Istituto previdenziale.

    In caso di possesso dei requisiti previsti, l’INPS dovrebbe pagare i tanto attesi 100 euro mensili, dopo aver effettuato i nuovo calcoli anche nel 2023.

    Specifichiamo che il trattamento integrativo corrisponde ad un massimo di 1.200 euro annui, per i cittadini in Disoccupazione Naspi ed aventi diritto, in base ai calcoli effettuati dall’Inps

    Pagamento Trattamento integrativo 21/2020 Marzo 2023

    Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno, non vi è stata nessuna data di pagamento nel mese di Gennaio 2023.

    Scopriamo ora dunque, che da quale giorno, partiranno i pagamenti per il Trattamento Integrativo sulla Naspi a Marzo 2023..
    L’accredito per i percettori della disoccupazione INPS sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 21 Marzo 2023 martedì – 21/03/2023.

    A Gennaio 2023, l’INPS non ha disposto il pagamento e l’Istituto previdenziale ha programmato il secondo accredito solo durante il mese di Marzo.

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Bonus Irpef disoccupati Marzo 2023: il fascicolo previdenziale

    Per vedere i pagamenti del Bonus trattamento integrativo 2023, bisogna dirigersi sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui la nostra Guida

    A questo punto, sul menu a sinistra bisogna cliccare su prestazioni – pagamenti. In seguito premendo su Prestazione in corrispondenza della freccia, si può visualizzare il Bonus (in Pagamenti Piattaforma Fiscale) che in questo caso viene erogato direttamente dall’Inps.

    Pagamenti Bonus trattamento integrativo 2022

    E’ possibile cliccare anche sul menu a sinistra su STAMPA per giungere, alla visualizzazione relativa al mese in questione.

    IMPORTANTE: La riforma del “cuneo fiscale” promossa dal Governo Conte-2, prevede un ricalcolo dei limiti di reddito, da tenere in considerazione per l’erogazione di questo Bonus. Tali valori sono stati nuovamente modificati nell’anno in corso ed in questo articolo, indichiamo quali sono i limiti massimi e minimi per poter ricevere il Trattamento Integrativo nel 2023.

    Perché l’importo del Trattamento Integrativo varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati.

    Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi

    Se il disoccupato non lo percepisce sulla disoccupazione Naspi e ne ha diritto, è sempre possibile recuperare automaticamente gli arretrati del bonus sulla naspi, nella dichiarazione dei redditi 730 o modello Unico.

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

    Leggi anche:
    A chi spetta il Trattamento Integrativo sulla Naspi nel 2023?
    Come richiedere gli arretrati per il Bonus Renzi? link articolo

    Consulenza personalizzata online
    Per tutti i chiarimenti sul Bonus Renzi e Trattamento integrativo accedi adesso sulla nostra area di consulenza online.

    Ecco gli ultimi articoli pubblicati sul nostro sito:

  • Quando pagano la Naspi a Marzo 2023? – Calendario data pagamento Naspi Inps

    Quando pagano la Naspi a Marzo 2023? – Calendario data pagamento Naspi Inps

    Quando arriva il pagamento Naspi a Marzo 2023?

    Quando arrivano i pagamenti per la Naspi Inps nel terzo mese del 2023 e come si calcolano gli importi della Disoccupazione? Scopriamone di più su questo pagamento della Disoccupazione Inps a Marzo ’23.

    Iniziamo col dire che, purtroppo, NON tutti riceveranno i soldi nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di commentare questo articolo, ne consigliamo vivamente la lettura completa.

    Naspi Marzo 2023: quando arriva il pagamento?

    Il Pagamento della Disoccupazione Naspi a Marzo dovrebbe giungere a partire dal giorno 8 Marzo ’23 (mercoledì 8/03/2023) – La data può variare di alcuni giorni da cittadino a cittadino ed alcune persone, potrebbero riceverla nei giorni a seguire.

    Questo pagamento Naspi è relativo alla disoccupazione del mese precedente, ovvero dal 01/02/2023 al 28/02/2023. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre ai trenta giorni precedenti (a Febbraio 28), per cui a Marzo 2023 viene pagato il mese di Febbraio ’23 e così via…

    Il Calendario dei pagamenti della Naspi 2023 è molto-variabile: ogni pagamento può variare per più o meno di 30 giorni dagli eventuali pagamenti precedenti e successivi.

    Naspi Marzo 2023: giorno di pagamento variabile?

    Può capitare anche di ricevere il pagamento della Naspi di Marzo 2023 in giorni precedenti o in giorni successivi rispetto a quelli da noi indicati. E’ assolutamente normale – Non c’è da preoccuparsi 😉

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspipotrebbe ricevere il pagamento in una data diversa rispetto a quella dell’ 8 Marzo ’23.

    Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo (30 giorni prima) il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi Marzo 2023: come visualizzare gli importi

    Per vedere i pagamenti della Naspi di Marzo 2023, entra su www.inps.it

    Nuovo sito Inps
    Nuovo sito Inps

    Clicca su “Cerchi servizi, prestazioni, informazioni” e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino, nella seguente schermata, clicca sul servizio fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci le tue credenziali:

    • SPID
    • Carta Identità Elettronica (CIE)
    • CNS

      Nel Cassetto Previdenziale Cittadino clicca sul menu’ a sinistra: Prestazioni – Pagamenti e nel riepilogo dei pagamenti eseguiti, Prestazione.
    Riepilogo pagamenti Naspi
    Riepilogo pagamenti Naspi

    Sino a visualizzare, sul sito Inps Online, la Disoccupazione a Marzo 2023

    Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo sino alla schermata desiderata.

    Naspi e Reddito di Cittadinanza sono compatibili?

    Si, è possibile percepire e riscuotere contemporaneamente sia la Disoccupazione Naspi che il RdC? Per scoprirlo, invitiamo a leggere questo nostro interessante articolo di Nicola Di Masi.

    IMPORTANTE – Ribadiamo ancora che tale importo, deve essere comunicato solo ed esclusivamente da quanti hanno già in passato, indicato ad Inps lo svolgimento di attività da lavoro autonomo.

    Come si calcola la Naspi 2023 Inps?

    Come si calcola l’importo della Disoccupazione Naspi a Marzo 2023?

    Per visualizzare il dettaglio dell’importo della Naspi, clicca sul sito www.inps.it e nella barra cerchi servizi scrivi ed accedi al servizio online Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito. Inserisci le credenziali di accesso Inps e clicca su Naspi ed indennità di Naspi. Clicca su Consultazione domande.

    Premi Dettaglio nella colonna Visualizza dettaglio

    Dettaglio disoccupazione Naspi
    Dettaglio disoccupazione Naspi

    Vedrai la domanda Naspi 2023, con la ricevuta ed tutti gli allegati. Clicca su Prospetto di calcolo

    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi
    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi

    Nel prospetto di calcolo sono evidenziati:

    • la decorrenza (data di partenza) della disoccupazione Naspi 2023;
    • il numero totale dei giorni spettanti;
    • il numero delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio dopo l’ultima prestazione di disoccupazione.

    Nella sezione 4 sono riportati i dati retributivi e l’importo erogabile della prestazione. Si sommano le retribuzione imponibili, indicate anche nell’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e si divide per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio.

    In seguito si calcola la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 diviso il numero delle settimane lavoratore e moltiplicate per 4,33, che rappresenta la media delle settimane contenute in un mese.

    L’importo lordo mensile è pari al 75% della retribuzione media mensile. Dal sesto mese (novità del 2022) tale importo subisce una decurtazione del 3% ogni mese.

    Leggi anche: licenziamento per giusta causa e Naspi

    Consulenza Insindacabili.it
    Hai bisogno di una consulenza personalizzata? Entra adesso sul nostro Store e scegli il servizio più adatto a te!

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro portale:

  • Naspi Com Redditi effettivi Gestione Separata

    Naspi Com Redditi effettivi Gestione Separata

    Perché mi hanno bloccato la Naspi?

    Naspi com redditi effettivi Gestione Separata Inps: Cosa bisogna fare per non perdere la disoccupazione Naspi? I lavoratori parasubordinati che percepisco o hanno percepito la Naspi, sono obbligati a comunicare il reddito effettivo (anche a zero) dell’attività parasubordinata dell’anno precedente.

    Errori comuni da evitare per non perdere la Naspi

    Come per i lavoratori autonomi, anche i disoccupati percettori di Naspi che sono iscritti alla Gestione separata Inps sono obbligati a comunicare:

    1. entro il 31 Gennaio di ogni anno il reddito presunto (anche a zero) che prevede di trarre da tale attività lavorativa,
    2. entro il 31 Marzo di ogni anno, il reddito effettivo (anche a zero) percepito come lavoratore autonomo/parasubordinato nell’anno precedente.

    Infatti la disoccupazione Naspi è compatibile con l’attività di lavoro autonomo, parasubordinata e subordinata, solo se si rispettano alcuni limiti di reddito. In questo caso, l’importo dell’indennità di disoccupazione Naspi, è ridotta dell’80% del reddito dichiarato, rapportata al periodo temporale tra l’inizio dell’attività lavorativa e la data di termine della disoccupazione, oppure alla fine dell’anno.

    Quali sono le ragioni per cui la Naspi può essere bloccata?

    Abbiamo visto nei mesi di Febbraio, un blocco massivo del pagamento della disoccupazione Naspi con riferimento il mese di Gennaio. Questo blocco è stato causato dalla mancata comunicazione online con il modello Naspi com, del reddito presunto come lavoratore subordinato (anche a zero) entro il 31 Gennaio.

    In seguito, oltre a questa comunicazione, se i lavoratori parasubordinati hanno gli stessi adempimenti dei lavoratori autonomi, anche questi, ossia per gli iscritti alla Gestione separata Inps, dovranno comunicare entro il 31 marzo, i redditi effettivi dell’anno precedente.

    Come comunicare il reddito presunto con il Naspi com?

    Per comunicare i redditi presunti dell’anno in corso ed effettivi dell’anno precedente (ad esempio dell’anno 2022), bisogna inviare telematicamente all’Inps: il modello Naspi Com , accedendo con le credenziali Inps, al servizio online Naspi com dell’Inps.

    Dopo essere entrati, bisogna cliccare su Invio comunicazione.

    Invio Naspi com lavoro autonomo
    Invio Naspi com lavoro autonomo

    Se tutti i dati sono corretti, è necessario cliccare su avanti per due volte (presta attenzione al numero di protocollo della Naspi). Nel riquadro, cosa si vuole comunicare, bisogna cliccare sul pallino: eventi che influiscono il pagamento della prestazione. In tipo eventi che influiscono sul pagamento della prestazione, è necessario selezionare: Attività di lavoro autonoma e clicca su avanti

    Naspi com opzione altro attività di lavoro autonoma
    Naspi com opzione altro attività di lavoro autonoma

    Per comunicare i redditi presunti dell’anno in corso bisogna selezione in:

    1. Tipo comunicazione: svolgimento attività autonoma,
    2. tipo attività: altro/lavoratore parasubordinato,
    3. data inizio attività: data dell’anno in corso (ad esempio Gennaio 2023),
    4. Reddito di presunto per l’anno in corso: 0,00 oppure l’importo presunto.

    Nelle note consigliamo di scrivere il testo indicato nella seguente schermata.

    Naspi com Redditi presunti anno in corso

    Come comunicare il reddito effettivo con il Naspi com?

    Al contrario, per comunicare i redditi effettivi dell’anno precedente, bisogna utilizzare la stessa procedura sino alla schermata: Inserimento informazioni nuova attività lavorativa autonoma.

    In tipo comunicazione, seleziona in:

    1. tipo di comunicazione: reddito effettivo per attività autonoma,
    2. reddito effettivo, ossia l’imponibile irpef dell’anno precedente,
    3. l’anno di riferimento,
    4. nelle note è importante scrivere eventuali informazioni integrative.

    Infine cliccando su avanti, si può cliccare su Invia, per inoltrare il modello Naspi com. Vediamo un esempio di una comunicazione dei redditi effettivi dell’anno 2020.

    Reddito effettivo per attività autonoma
    Reddito effettivo per attività autonoma

    In caso di iscritto alla Gestione separata, è importantissimo utilizzare lo spazio Note, per inviare ulteriori informazioni integrative. Come ad esempio: “Il reddito effettivo di lavoro parasubordinato è pari a zero”

    E’ importante comunicare il Reddito effettivo, per attività autonoma ed anche parasubordinata, nell’anno successivo alla percezione della Naspi, per non aver nessun problema di decadenza o restituzione dell’intera disoccupazione naspi, dall’inizio dell’attività lavorativa.

    Consulenza Online da Insindacabili.it

    Hai bisogno di una consulenza online sulla comunicazione Naspi com redditi effettivi? Visita la nostra Area dedicata ed i nostri Esperti del settore, ti attendono online per aiutarti a risolvere i tuoi problemi.

  • Da quando dovrebbe essere visibile Pagamento Naspi a Marzo 2023?

    Da quando dovrebbe essere visibile Pagamento Naspi a Marzo 2023?

    Pagamento Naspi Marzo 2023: da quando dovrebbe essere visibile?

    La Disoccupazione Naspi Inps 2023 è un sussidio fondamentale per chi si trova ad aver perso in maniera involontaria la propria occupazione lavorativa.

    Il lavoratore dipendente può ricevere dunque la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, ovvero la Naspi.
    Si volta pagina ed arriva un nuovo anno: che cosa succede nel 2023? Chi può ricevere la Disoccupazione Naspi? Quali sono le novità previste per i disoccupati?

    Naspi Marzo 2023: a chi spetta?

    Premessa: la Disoccupazione Naspi 2023 è compatibile anche con il Reddito di Cittadinanza, ma in tal caso, va ricordato che l’importo erogato con la disoccupazione stessa, viene sottratto da quello del Reddito di cittadinanza.

    La Naspi è entrata in vigore dai primi mesi del 2015 ed offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse (solo nei seguenti casi):

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Inoltre, per richiedere la Naspi bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

    • essere disoccupato,
    • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;

    Calcolo Naspi Marzo 2023 online

    Come si effettua il calcolo della Disoccupazione Naspi 2023? Quanto si prende con l’assegno di Disoccupazione?
    Per calcolare l’importo della Disoccupazione Inps, si devono:

    1. sommare le retribuzione imponibili Inps, indicate sull’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e dividerle per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio,
    2. calcolare la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 per il numero delle settimane lavorate e moltiplicarle per 4,33 (il valore 4,33 è la media delle settimane contenute in un mese).

    L’importo lordo mensile della disoccupazione è pari al 75% della retribuzione media mensile, nel caso in cui tale retribuzione sia pari o inferiore all’importo di € 1.352,19 (valore 2023).

    Al contrario se è superiore, l’importo della Naspi sarà pari al 75 % di euro 1.352,19 più il 25% della differenza tra l’importo di euro 1.352,19 e il valore massimale di 1470,99 euro (valori 2023).

    A partire dal sesto mese questo importo subisce una riduzione progressiva e costante del 3% sul mese precedente e la durata massima della Disoccupazione Naspi non può superare i 24 mesi.

    I pagamenti della Disoccupazione Naspi nel 2023

    L’indennità di Disoccupazione Naspi, non ha un calendario fisso per le date di pagamento: non viene pagato né ogni mese nello stesso giorno e né ad inizio di ogni nuovo mese.

    La data varia sempre ed Inps pubblica all’incirca con 7-15 giorni di anticipo i dettagli completi per il Pagamento della mensilità della Disoccupazione Inps.

    I pagamenti Naspi possono essere consultati facilmente tramite il Fascicolo Previdenziale dell’Inps, cliccando sul menu a sinistra: Prestazioni e pagamenti.
    In questo video, preso dal nostro canale Ufficiale su YouTube, spieghiamo come fare per poter visualizzare il tutto in maniera rapida ed efficiente.

    Nuovo portale Inps

    Per poter accedere è importante essere in possesso di almeno una delle seguenti credenziali:

    • SPID
    • CIE: Carta d’identità elettronica 3.0
    • CNS: la Carta Nazionale dei Servizi

    Visualizzazione Pagamento Naspi Marzo 2023: da quando?

    In base ai dati relativi agli anni precedenti, la data di pagamento della Naspi a Marzo 2023 (con riferimento alla mensilità di Febbraio) dovrebbe essere pubblicata sul sito dell’INPS tra l’1 e l’8 Marzo 2023. Sul sito e sui nostri Social, seguiremo sempre in maniera costante tutti gli aggiornamenti.

    Il pagamento invece (restando nel campo delle ipotesi) dovrebbe avvenire tra il 9 ed il 16 Marzo 2023 – Il condizionale è d’obbligo, in quanto la data di pagamento della Disoccupazione Naspi varia di mese in mese.

    Se i pagamenti della Naspi subiscono dei forti ritardi, consigliamo la lettura completa di questo interessantissimo articolo: i Ritardi della Disoccupazione Naspi

    Per seguire tutte le date Ufficiali della Disoccupazione Naspi nel 2023, il nostro team mette a disposizione di tutti gli utenti, questa pagina, nella quale andiamo a segnalare mese per mese, tutte le date di pagamento della Naspi Inps per l’anno 2023.

    IMPORTANTE – Se non hai ancora ricevuto la Disoccupazione Naspi nel mese di Gennaio ’23, ti consigliamo di leggere questo articolo: “Naspi bloccata a Gennaio 2023?

    In questo articolo invece indichiamo la data di pagamento del tanto atteso Bonus di 150 euro ai disoccupati in Naspi Inps.

    Consulenza Online
    Per qualsiasi problematica con la disoccupazione Naspi, puoi accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro sito:

  • Ecco la data di Pagamento del bonus di 150 euro sulla Naspi a Febbraio 2023

    Ecco la data di Pagamento del bonus di 150 euro sulla Naspi a Febbraio 2023

    Quando pagano il Bonus di 150 € ai disoccupati in Naspi?

    Quando arriva l’accredito dei 150 euro sulla Naspi? L’Inps con la Circolare numero 127 del 16 Novembre 2022, ha indicato le date di pagamento dell’indennità, una tantum, di 150 euro anche per i disoccupati in Naspi, in Dis-coll e per coloro che hanno percepito la Disoccupazione agricola durante lo scorso anno (2022).

    L’INPS ha affermato che il bonus da 150 euro non spetta ai soli disoccupati senza alcuna prestazione Inps a sostegno del reddito e che verrà pagato solo a chi possiede determinati requisiti previsti dal decreto aiuti-Ter.

    Bonus 150 euro e Naspi: a chi spetta nel 2023?

    Il decreto-legge numero 144 del 2022 prevede l’erogazione del bonus di 150 euro a favore dei soggetti che nel mese di Novembre 2022 siano stati titolari delle indennità di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e della mobilità in deroga.

    Quindi il requisito unico è la titolarità nel mese di Novembre 2022 della prestazione Naspi e Dis-coll.

    Tutti i beneficiari della disoccupazione agricola nell’anno 2022, con riferimento alle giornate dell’anno 2021, hanno anche diritto al bonus di 150 euro.

    Pe ricevere il bonus di 150 euro non bisognava presentare nessuna domanda all’Inps. L’importo viene erogato sulle modalità di pagamento della stessa: Naspi, Dis-coll e Disoccupazione agricola.

    Quando arriva il bonus di 150 euro sulla Naspi? La data di Pagamento

    Da pochissime ore, sono disponibili sui diversi Fascicoli Previdenziali Inps le primissime date di accredito per il tanto atteso Bonus di 150 euro sulla Disoccupazione Naspi.

    A differenza degli altri lavoratori e dei pensionati, i disoccupati in Naspi, Dis-coll e i braccianti agricoli, come ben sappiamo, hanno dovuto attendere sino al mese di Febbraio ’23 per ricevere il Bonus sulla Naspi.

    Quando arrivano allora i pagamenti? Ebbene, la primissima data disponibile è quella del 17 Febbraio 2023 (venerdì 17/02/2023) ma, ve ne potranno seguire delle altre nel prosieguo del mese.
    Infatti come molti già sanno, l’INPS, può avere la facoltà di indicare delle date leggermente differenti, a seconda dei casi. Consigliamo sempre di verificare quotidianamente sul proprio Fascicolo previdenziale INPS.

    Ci auguriamo di avervi fornito una notizia utile e vi salutiamo linkandovi il Riferimento Normativo al Bonus di 150 Euro sulla Disoccupazione Naspi.

    Riferimento normativo: Circolare numero 127 del 16 Novembre 2022

    Per tutti gli altri approfondimenti su fisco, previdenza e immigrazione, leggi i nostri ultimi articoli su indindacabili.it:

  • Trattamento integrativo Naspi Febbraio 2023 – Calendario Ex Bonus Renzi

    Trattamento integrativo Naspi Febbraio 2023 – Calendario Ex Bonus Renzi

    Calendario Bonus Renzi su Naspi a Febbraio 2023 – Quando pagano?

    Da quando sarà disposto il primo pagamento dell’ex Bonus “Renzi” di Febbraio 2023 sulla Naspi, ora sostituito dal Trattamento Integrativo? Quando arriva il primo pagamento del Bonus Irpef 2023 per i cittadini in Disoccupazione Inps?

    I disoccupati, percettori dell’indennità economica Naspi 2023, ogni mese, hanno diritto al pagamento del Trattamento Integrativo Inps, pari a 100 euro.

    A chi spetta l’ex Bonus Renzi e come si calcola sulla Naspi?
    Per ricevere il nuovo Bonus da 100 euro, il percettore della Naspi non deve fare nessuna domanda.
    Sarà l’Inps a ricalcolare il reddito presunto, in base alle sole prestazioni erogate dall’Istituto previdenziale.

    In caso di possesso dei requisiti previsti, l’INPS dovrebbe pagare i tanto attesi 100 euro mensili, dopo aver effettuato i nuovo calcoli anche nel 2023.

    Specifichiamo che il trattamento integrativo corrisponde ad un massimo di 1.200 euro annui, per i cittadini in Disoccupazione Naspi ed aventi diritto, in base ai calcoli effettuati dall’Inps

    Pagamento Trattamento integrativo 21/2020 Febbraio 2023

    Il Bonus Irpef sulla Naspi non viene pagato lo stesso giorno e varia di mese in mese. Ad esempio, in questo anno, non vi è stata nessuna data di pagamento nel mese di Gennaio 2023.

    Scopriamo ora dunque, che da quale giorno, partiranno i pagamenti per il nuovo Bonus Renzi a Febbraio 2023..
    Il Trattamento integrativo sulla disoccupazione Naspi sarà pagato in molti casi a partire dal giorno 14 Febbraio 2023 martedì – 14/02/2023.

    A Gennaio 2023, l’INPS non ha disposto il pagamento e l’Istituto previdenziale ha erogato il primo accredito solo durante il mese di Febbraio 2023.

    IMPORTANTE
    La data indicata può variare da singolo a caso a singolo caso: entrano in gioco davvero moltissimi fattori che l’inps deve tenere in conto.
    Per questa ragione, non ti preoccupare se non ricevi il “Bonus Renzi” nella data indicata. Se ne hai diritto, ti sarà pagato e lo troverai sul tuo fascicolo previdenziale nel giro di qualche giorno.

    Bonus Irpef disoccupati Febbraio 2023: il fascicolo previdenziale

    Per vedere i pagamenti del Bonus trattamento integrativo 2023, bisogna dirigersi sul sito dell’Inps ed accedere con le proprie credenziali sul Fascicolo Previdenziale del CittadinoQui la nostra Guida

    A questo punto, sul menu a sinistra bisogna cliccare su prestazioni – pagamenti. In seguito premendo su Prestazione in corrispondenza della freccia, si può visualizzare il Bonus (in Pagamenti Piattaforma Fiscale) che in questo caso viene erogato direttamente dall’Inps.

    Pagamenti Bonus trattamento integrativo 2022

    E’ possibile cliccare anche sul menu a sinistra su STAMPA per giungere, alla visualizzazione relativa al mese in questione.

    IMPORTANTE: La riforma del “cuneo fiscale” promossa dal Governo Conte-2, prevede un ricalcolo dei limiti di reddito, da tenere in considerazione per l’erogazione di questo Bonus. Tali valori sono stati nuovamente modificati nell’anno in corso ed in questo articolo, indichiamo quali sono i limiti massimi e minimi per poter ricevere il Trattamento Integrativo nel 2023.

    Perché l’importo del Trattamento Integrativo varia da mese a mese?

    Per rispondere a questo quesito, ti rimandiamo a quanto espressamente indicato dall’Inps: ” Nel caso delle prestazioni a sostegno del reddito erogate dall’Istituto, sia in costanza di rapporto di lavoro sia a seguito di cessazione dello stesso, si precisa che le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati.

    Ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, si prendono a riferimento i giorni per i quali spetta la prestazione. L’Istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica il credito determinando la spettanza e il relativo importo sulla base dei dati a disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore, quali i dati relativi alle prestazioni erogate e i dati desunti dal casellario delle pensioni.

    Questo spiega perché ogni disoccupato, percepisce una cifra differente da ogni altro percettore di Naspi

    Se il disoccupato non lo percepisce sulla disoccupazione Naspi e ne ha diritto, è sempre possibile recuperare automaticamente gli arretrati del bonus sulla naspi, nella dichiarazione dei redditi 730 o modello Unico.

    IMPORTANTE: se sul sito INPS o sulla APP il pagamento risulta come “già riscosso” ma non lo hai ancora ricevuto in Banca o sulla Carta, non ti preoccupare, potrebbe trattarsi di un ritardo del pagamento dovuto ad INPS o al tuo Circuito Bancario – Riceverai la somma dovuta al più presto.

    Leggi anche:
    A chi spetta il Trattamento Integrativo sulla Naspi nel 2023?
    Come richiedere gli arretrati per il Bonus Renzi? link articolo

    Consulenza personalizzata online
    Per tutti i chiarimenti sul Bonus Renzi e Trattamento integrativo accedi adesso sulla nostra area di consulenza online.

    Ecco gli ultimi articoli pubblicati sul nostro sito:

  • Quando pagano la Naspi a Febbraio 2023? – Calendario data pagamento Naspi Inps

    Quando pagano la Naspi a Febbraio 2023? – Calendario data pagamento Naspi Inps

    Quando arriva il pagamento Naspi a Febbraio 2023?

    Quando arrivano i pagamenti per la Naspi Inps nel secondo mese del 2023 e come si calcolano gli importi della Disoccupazione? Scopriamone di più su questo pagamento della Disoccupazione Inps a Febbraio 2023.

    Iniziamo col dire che, purtroppo, NON tutti riceveranno i soldi nel primo giorno di disponibilità del pagamento.
    Prima di commentare questo articolo, ne consigliamo vivamente la lettura completa.

    Naspi Febbraio 2023: quando arriva il pagamento?

    Il Pagamento della Disoccupazione Naspi a Febbraio dovrebbe giungere a partire dal giorno 9 Febbraio ’23 (giovedì 9/02/2023) – La data può variare di alcuni giorni da cittadino a cittadino ed alcune persone, potrebbero riceverla nei giorni a seguire.

    Questo pagamento Naspi è relativo alla disoccupazione del mese precedente, ovvero dal 01/01/2023 al 31/1/2023. Il pagamento della Naspi si riferisce sempre ai trenta giorni precedenti, per cui a Febbraio 2023 viene pagato il mese di Gennaio ’23 e così via…

    Il Calendario dei pagamenti della Naspi 2023 è molto-variabile: ogni pagamento può variare per più o meno di 30 giorni dagli eventuali pagamenti precedenti e successivi.

    Naspi Febbraio 2023: giorno di pagamento variabile?

    Può capitare anche di ricevere il pagamento della Naspi di Febbraio 2023 in giorni precedenti o in giorni successivi rispetto a quelli da noi indicati. E’ assolutamente normale – Non c’è da preoccuparsi 😉

    Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspipotrebbe ricevere il pagamento in una data diversa rispetto a quella dell’ 9 Febbraio ’23.

    Inoltre, se si è in attesa di ricevere il pagamento per l’ultimo mese della Naspi, è bene ricordarsi di presentare in anticipo (30 giorni prima) il modello Naspi-Com.

    Pagamento Naspi Febbraio 2023: come visualizzare gli importi

    Per vedere i pagamenti della Naspi di Febbraio 2023, entra su www.inps.it

    Sito Inps

    Clicca su “Cerchi servizi, prestazioni, informazioni” e scrivi Fascicolo previdenziale del cittadino, nella seguente schermata, clicca sul servizio fascicolo previdenziale del cittadino e inserisci le tue credenziali:

    • SPID
    • Carta Identità Elettronica (CIE)
    • CNS

      Nel Cassetto Previdenziale Cittadino clicca sul menu’ a sinistra: Prestazioni – Pagamenti e nel riepilogo dei pagamenti eseguiti, Prestazione.
    Riepilogo pagamenti Naspi
    Riepilogo pagamenti Naspi

    Sino a visualizzare, sul sito Inps Online, la Disoccupazione a Febbraio 2023

    Per continuare ad approfondire i dettagli relativi al pagamento, consigliamo la lettura del nostro articolo, nel quale ti guidiamo sino alla schermata desiderata.

    Naspi e Reddito di Cittadinanza sono compatibili?

    Si, è possibile percepire e riscuotere contemporaneamente sia la Disoccupazione Naspi che il RdC? Per scoprirlo, invitiamo a leggere questo nostro interessante articolo di Nicola Di Masi.

    IMPORTANTE – Ribadiamo ancora che tale importo, deve essere comunicato solo ed esclusivamente da quanti hanno già in passato, indicato ad Inps lo svolgimento di attività da lavoro autonomo.

    Come si calcola la Naspi 2023 Inps?

    Come si calcola l’importo della Disoccupazione Naspi a Febbraio 2023?

    Per visualizzare il dettaglio dell’importo della Naspi, clicca sul sito www.inps.it e nella barra cerchi servizi scrivi ed accedi al servizio online Inps: Domande per prestazioni a sostegno del reddito. Inserisci le credenziali di accesso Inps e clicca su Naspi ed indennità di Naspi. Clicca su Consultazione domande.

    Premi Dettaglio nella colonna Visualizza dettaglio

    Dettaglio disoccupazione Naspi
    Dettaglio disoccupazione Naspi

    Vedrai la domanda Naspi 2023, con la ricevuta ed tutti gli allegati. Clicca su Prospetto di calcolo

    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi
    Prospetto di calcolo disoccupazione Naspi

    Nel prospetto di calcolo sono evidenziati:

    • la decorrenza (data di partenza) della disoccupazione Naspi 2023;
    • il numero totale dei giorni spettanti;
    • il numero delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio dopo l’ultima prestazione di disoccupazione.

    Nella sezione 4 sono riportati i dati retributivi e l’importo erogabile della prestazione. Si sommano le retribuzione imponibili, indicate anche nell’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e si divide per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio.

    In seguito si calcola la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 diviso il numero delle settimane lavoratore e moltiplicate per 4,33, che rappresenta la media delle settimane contenute in un mese.

    L’importo lordo mensile è pari al 75% della retribuzione media mensile. Dal sesto mese (novità del 2022) tale importo subisce una decurtazione del 3% ogni mese.

    Leggi anche: licenziamento per giusta causa e Naspi

    Consulenza Insindacabili.it
    Hai bisogno di una consulenza personalizzata? Entra adesso sul nostro Store e scegli il servizio più adatto a te!

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro portale:

  • Da quando dovrebbe essere visibile Pagamento Naspi a Febbraio 2023?

    Da quando dovrebbe essere visibile Pagamento Naspi a Febbraio 2023?

    Pagamento Naspi Febbraio 2023: da quando dovrebbe essere visibile?

    La Disoccupazione Naspi Inps 2023 è un sussidio fondamentale per chi si trova ad aver perso in maniera involontaria la propria occupazione lavorativa.

    Il lavoratore dipendente può ricevere dunque la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, ovvero la Naspi.
    Si volta pagina ed arriva un nuovo anno: che cosa succede nel 2023? Chi può ricevere la Disoccupazione Naspi? Quali sono le novità previste per i disoccupati?

    Naspi Febbraio 2023: a chi spetta?

    Premessa: la Disoccupazione Naspi 2023 è compatibile anche con il Reddito di Cittadinanza, ma in tal caso, va ricordato che l’importo erogato con la disoccupazione stessa, viene sottratto da quello del Reddito di cittadinanza.

    La Naspi è entrata in vigore dai primi mesi del 2015 ed offre sostegno economico mensile (per un massimo di 24 mesi) alle persone licenziate o dimesse (solo nei seguenti casi):

    • dimissioni durante il periodo di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del bambino)
    • dimissioni per giusta causa (mancato pagamento delle retribuzioni, aver subito molestie sessuali sul luogo di lavoro, mobbing, modificazione peggiorative delle mansioni lavorative, spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra senza comprovate ragioni e dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico;
    • risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura preventiva ed obbligatoria di tentativo di conciliazione,

    Inoltre, per richiedere la Naspi bisogna essere in possesso dei seguenti requisiti:

    • essere disoccupato,
    • nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, bisogna possedere almeno 13 settimane di contribuzione;

    Calcolo Naspi Febbraio 2023 online

    Come si effettua il calcolo della Disoccupazione Naspi 2023? Quanto si prende con l’assegno di Disoccupazione?
    Per calcolare l’importo della Disoccupazione Inps, si devono:

    1. sommare le retribuzione imponibili Inps, indicate sull’estratto contributivo, degli ultimi quattro anni e dividerle per il numero delle settimane lavorate nel quadriennio,
    2. calcolare la retribuzione lorda media mensile sempre dell’ultimo quadriennio, dividendo la retribuzione lorda totale indicata nel punto 1 per il numero delle settimane lavorate e moltiplicarle per 4,33 (il valore 4,33 è la media delle settimane contenute in un mese).

    L’importo lordo mensile della disoccupazione è pari al 75% della retribuzione media mensile, nel caso in cui tale retribuzione sia pari o inferiore all’importo di € 1.352,19 (valore 2023).

    Al contrario se è superiore, l’importo della Naspi sarà pari al 75 % di euro 1.352,19 più il 25% della differenza tra l’importo di euro 1.352,19 e il valore massimale di 1470,99 euro (valori 2023).

    A partire dal sesto mese questo importo subisce una riduzione progressiva e costante del 3% sul mese precedente e la durata massima della Disoccupazione Naspi non può superare i 24 mesi.

    I pagamenti della Disoccupazione Naspi nel 2023

    L’indennità di Disoccupazione Naspi, non ha un calendario fisso per le date di pagamento: non viene pagato né ogni mese nello stesso giorno e né ad inizio di ogni nuovo mese.

    La data varia sempre ed Inps pubblica all’incirca con 7-15 giorni di anticipo i dettagli completi per il Pagamento della mensilità della Disoccupazione Inps.

    I pagamenti Naspi possono essere consultati facilmente tramite il Fascicolo Previdenziale dell’Inps.
    In questo video, preso dal nostro canale Ufficiale su YouTube, spieghiamo come fare per poter visualizzare il tutto in maniera rapida ed efficiente.

    Per poter accedere è importante essere in possesso di almeno una delle seguenti credenziali:

    • SPID
    • CIE: Carta d’identità elettronica 3.0
    • CNS: la Carta Nazionale dei Servizi

    Visualizzazione Pagamento Naspi Febbraio 2023: da quando?

    In base ai dati relativi agli anni precedenti, la data di pagamento della Naspi a Febbraio 2023 (con riferimento alla mensilità di Gennaio) dovrebbe essere pubblicata sul sito dell’INPS tra l’1 e l’8 Febbraio 2023. Sul sito e sui nostri Social, seguiremo sempre in maniera costante tutti gli aggiornamenti.

    Il pagamento invece (restando nel campo delle ipotesi) dovrebbe avvenire tra il 9 ed il 16 Febbraio 2023 – Il condizionale è d’obbligo, in quanto la data di pagamento della Disoccupazione Naspi varia di mese in mese.

    Se i pagamenti della Naspi subiscono dei forti ritardi, consigliamo la lettura completa di questo interessantissimo articolo: i Ritardi della Disoccupazione Naspi

    Per seguire tutte le date Ufficiali della Disoccupazione Naspi nel 2023, il nostro team mette a disposizione di tutti gli utenti, questa pagina, nella quale andiamo a segnalare mese per mese, tutte le date di pagamento della Naspi Inps per l’anno 2023.

    IMPORTANTE – Se non hai ancora ricevuto la Disoccupazione Naspi nel mese di Gennaio ’23, ti consigliamo di leggere questo articolo: “Naspi bloccata a Gennaio 2023?

    Consulenza Online
    Per qualsiasi problematica con la disoccupazione Naspi, puoi accedere alla nostra area dedicata di consulenza online.

    Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro sito:

  • Dopo Naspi cosa posso chiedere nel 2023? Finita la Disoccupazione cosa fare nel 2023?

    Dopo Naspi cosa posso chiedere nel 2023? Finita la Disoccupazione cosa fare nel 2023?

    “Cosa posso chiedere nel 2023 dopo la Naspi?”

    Conclusa la Naspi, quale sostegno si può richiedere nel 2023? – Se hai da poco terminato il periodo di Disoccupazione Naspi e sfortunatamente non hai ancora trovato una nuova occupazione, puoi pensare di presentare la domanda per il Reddito di cittadinanza sino a quando sarà in vigore.

    Diciamo sin da ora che il Reddito di cittadinanza è compatibile con la disoccupazione Naspi Inps e la Dis-coll, ma il suo importo viene ridotto a causa dell’Indennità economica percepita.

    Cosa chiedere dopo la disoccupazione Naspi Inps 2023?

    Prima della fine della disoccupazione Naspi 2023 è importante incominciare a cercare un posto di lavoro, in base alle tue esperienze professionali, attraverso:

    • le offerte di lavoro pubblicate dal centro per l’impiego,
    • le offerte di lavoro pubblicate online dalle ex agenzie interinali Mainpower, Adecco, Randstad…
    • i programmi regionali e comunali, per il reinserimento lavorativo dei lavoratori disoccupati ed il programma GOL del Governo.

    Nel frattempo, una volta terminati i pagamenti della Naspi, puoi richiedere:

    • un nuovo Isee corrente al CAF, per aumentare l’importo del Reddito di cittadinanza,
    • la misura Reddito di cittadinanza, se non hai ancora presentato la domanda online.

    La misura di sostegno al reddito e di inclusione lavorativa Reddito di cittadinanza, ha una doppia finalità:

    1- un beneficio economico che viene erogato mensilmente, attraverso la carta prepagata della posta Rdc o Pdc,
    2- un patto lavorativo personalizzato e di inclusione sociale, per reinserirsi nel mondo del lavoro.

    Ricordiamo che i beneficiari del Reddito di cittadinanza hanno diritto:

    Il reddito di cittadinanza per coloro che possono lavorare, senza figli minori, disabili e over 60enni all’interno del nucleo familiare, riceveranno il reddito di cittadinanza sino al mese di Luglio 2023. A settembre dovrebbe entrare in vigore la nuova misura: supporto per la formazione ed il lavoro.

    Dopo Naspi cosa fare nel 2023: reddito di cittadinanza

    Dopo la disoccupazione Naspi Inps 2023 è possibile richiedere l’integrazione dell’importo del Reddito di cittadinanza attraverso la compilazione del modello Isee corrente (per chi già in possesso). Per richiedere la carta Rdc, devi prima di tutto, essere in possesso del modello Isee 2023, ordinario ed eventualmente corrente ed aggiornarlo prima della scadenza.

    Al momento della prestazione dell’istanza online Reddito di cittadinanza e sino alla percezione dell’importo Rdc, il disoccupato deve essere in possesso dei seguenti requisiti.

    Il richiedente della Carta Rdc deve essere:

    • cittadino italiano o dell’Unione Europea,
    • cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo, ovvero titolare di protezione internazionale o apolide
    • oppure cittadino di paesi terzi, titolare del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente e familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea,
    • residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo. Il richiedente il beneficio, inoltre, non deve essere sottoposto a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo e non deve essere stato condannato in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per taluno dei delitti di cui agli artt. 270-bis, 280, 289-bis, 416-bis, 416-ter, 422 e 640 bis del codice penale.

    Ad Agosto 2023 è stato eliminato il Reddito di cittadinanza per tutti i nuclei familiari senza figli minori, componenti disabili, over 60enni e per coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali. In alternativa al Reddito di cittadinanza, è possibile richiedere dal 1° Settembre 2023 la nuova misura: supporto per la formazione e lavoro.

    Reddito di cittadinanza 2023: tutti i requisiti economici

    Il nucleo familiare deve possedere, ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere b) e c) e comma 2 del d.l. n. 4/2019:

    • un ISEE in corso di validità inferiore a 9.360 euro, senza errori o omissioni,
    • un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero (come definito ai fini ISEE) non superiore a 30.000 euro, senza considerare la casa di abitazione
    • un patrimonio mobiliare (come definito ai fini ISEE, esempio depositi, conti correnti, ecc.) non superiore a:
    1. 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente
    2. 8.000 euro per i nuclei composti da due componenti
    3. 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti, incrementati di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo.

    I limiti massimali indicati sono incrementati di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro, per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza presente nel nucleo.

    • il reddito familiare non dovrà essere superiore alla soglia annua calcolata moltiplicando 6.000 euro, per il parametro della scala di equivalenza (ad esempio 1.6 per due componenti adulti ed un minore). Tale soglia è incrementata a 9.360 euro per la scala di equivalenza, qualora il nucleo familiare risieda in un’abitazione in affitto, come riportato sul modello Isee.

    Infine nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di:

    • autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti la domanda di RdC/PdC, oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., in entrambi i casi immatricolati per la prima volta nei 2 anni antecedenti la domanda di RdC/PdC, con esclusione di quelli per i quali è prevista una agevolazione fiscale in favore di persone con disabilità
    • navi e imbarcazioni da diporto di cui all’art. 3, comma 1 del d.lgs. 18 luglio 2005, n. 171.

    Chi può richiedere il Reddito di Cittadinanza dopo la Naspi 2023?

    Dopo aver controllato i requisiti precedenti, devi presentare la domanda dal 6 del mese. Il beneficio economico, nel caso di approvazione della domanda, decorre dal mese successivo alla data di presentazione dell’Istanza online. Si può richiedere il reddito di cittadinanza:

    • tramite gli uffici postali,
    • tramite i centri di assistenza fiscale,
    • autonomamente con lo SPID, oppure la carta di identità elettronica sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it.

    Dopo l’approvazione della domanda riceverai due messaggi:

    1. la domanda Rdc è stata accolta o respinta,
    2. “è possibile ritirare la carta Rdc il giorno …. con il seguente codice”.

    Al ritiro della carta Rdc e del Pin all’ufficio postale, sulla carta prepagata ci sarà già la prima ricarica (verso il 15 del mese successivo) e le seguenti verranno effettuate alla fine del mese, a partire dal mese successivo. L’importo della ricarica Rdc deve essere speso entro la fine del mese successivo.

    Il Reddito di cittadinanza dura 7 mesi nel 2023, ad esclusione di alcune categorie di lavoratori. Dal 1° Gennaio 2024 sarà eliminato e sostituito con un’altra misura. Per conoscere tutti i dettagli della misura Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, ti consigliamo di accedere alla nostra area dedicata Rdc e Pdc.

    Cosa fare dopo la Naspi 2023? Alcuni consigli finali

    Oltre alle indicazioni che abbiamo fornito nel nostro articolo, vi sono altri consigli molto utili per chi ha terminato (o si appresta a terminare) la Disoccupazione Naspi nel 2023:

    1. al quarto mese di Disoccupazione Naspi è possibile richiedere l’assegno di ricollocazione per ottenere un voucher formativo;
    2. al raggiungimento dei 63 anni e dei 30 di contributi bisogna capire se si può accedere all’ape sociale;
    3. un lavoratore Precoce cioè con 12 mesi di contributi all’età di 19 anni e con 41 anni di contributi deve controllare se ha diritto alla pensione anticipata precoce;
    4. presentare una domanda per il personale ATA e consegnare l’isee entro il 31 ottobre 2023 al centro per l’impiego per iscrizione all’articolo 16, per essere inserito in contratti a tempo determinato del Comune o da altri enti pubblici

    Ci auguriamo di aver fornito una panoramica utile a tutti i cittadini che terminano la Disoccupazione Naspi nel 2023.
    “Dopo Naspi cosa posso chiedere nel 2023?”…a questo punto dovresti aver ricevuto qualche informazione in più.
    Grazie per aver letto il nostro articolo su insindacabili.it

    Consulenza Professionale Online
    Vuoi approfondire il tema “Dopo naspi cosa posso chiedere nel 2023“, ottenere una nostra consulenza dedicata? Nessun problema visita adesso il nostro Store. Dopo naspi cosa posso chiedere 2018

  • ALAS 2023: indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo?

    ALAS 2023: indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo?

    Disoccupazione ALAS 2023 dei lavoratori dello Spettacolo

    Indennità di disoccupazione dello spettacolo ALAS 2023: I lavoratori autonomi dello spettacolo che perdono involontariamente il lavoro hanno diritto alla disoccupazione da parte dell’Inps?

    Con la circolare Inps n. 8 del 14 Gennaio 2022, l’Inps ha dato il via libera alla nuova disoccupazione ALAS, introdotta dall’articolo 66 comma 7 del decreto sostegni BIS, per coloro che sono iscritti al Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo.

    ALAS 2023 indennità di disoccupazione dello spettacolo: a chi spetta?

    Hanno diritto all’indennità di disoccupazione Alas, anche nel 2023, i seguenti lavoratori dello spettacolo:

    • i lavoratori autonomi che prestano attività artistica o tecnica, direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli, a tempo determinato;
    • i lavoratori autonomi che prestano attività a tempo determinato al di fuori delle ipotesi sopra riportate;
    • ai lavoratori autonomi esercenti attività musicali.

    I requisiti INPS per richiedere la disoccupazione ALAS 2023 sono, nel momento della presentazione della domanda:

    1. non aver in corso nessun rapporto di lavoro, sia subordinato ed autonomo,
    2. non ricevere nessun trattamento pensionistico diretto a carico di gestioni previdenziali obbligatorie,
    3. non essere beneficiario del reddito di cittadinanza;
    4. aver versato almento 15 giornate lavorative dal 1° gennaio dell’anno precedente quello in cui hanno cessato involontariamente di lavorare. L’Istituto previdenziale ha specificato che sono validi anche quelli figurativi versati a titolo di congedo obbligatorio di maternità e parentale;
    5. il reddito complessivo, non solo quello connesso all’attività autonoma di spettacolo, dichiarato nell’anno precedente alla richiesta di indennità, non deve superare i 35.000 euro.

    Come richiedere la disoccupazione ALAS nel 2023?

    Per richiedere la disoccupazione dei lavoratori autonomi dello spettacolo, anche nel 2023, bisogna presentare una domanda telematica all’Inps, sul servizio online: indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo, con le credenziali SPID, CIE oppure con la carta nazionale dei servizi.

    La domanda online può essere anche presentata da qualsiasi patronato zonale (è importante chiedere prima i costi o anche l’applicazione di qualsiasi trattenuta sindacale) oppure tramite il contact center Inps.

    L’istanza online Alas 2023, deve essere presentata entro 68 giorni dalla:

    • dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto lavorativo che dà diritto alla ricezione dell’indennità ALAS;
    • dalla data di cessazione del periodo di maternità indennizzato;
    • dalla data di cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro o malattia professionale.

    ALAS 2023: calcolo, durata e decorrenza

    L’indennità di disoccupazione ALAS dura al massimo 6 mesi, ossia: 156 giornate contributive. Viene corrisposta per un numero di giornate pari alla metà delle giornate di contribuzione versata o accreditate al Fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo.

    La disoccupazione decorre (a partire dal):

    • dall’ottavo giorno dalla perdita involtoria del lavoro, se quest’ultimo fa domanda entro tale termine;
    • dal giorno successivo alla presentazione della domanda ALAS, se il potenziale beneficiario ne fa domanda tra l’ottavo e il sessantottesimo giorno;
    • dall’ottavo giorno successivo alle date di fine dei periodi di maternità/malattia/infortunio sul lavoro/malattia professionale, se il potenziale beneficiario fa domanda entro tale termine;
    • dal giorno successivo alla presentazione della domanda, presentata tra l’ottavo e il sessantottesimo giorno.

    L’importo dell’indennità di disoccupazione ALAS è pari al 75 per cento del reddito medio mensile pari o inferiore a 1.352,19 euro. Ed, in tutti i casi, l’importo lordo della disoccupazione non può essere superiore 1.470,99 euro.

    I mesi della disoccupazione ALAS sono riconosciuti come contributi figurativi e quindi validi per il raggiungimento dell’amata pensione.

    Disoccupazione ALAS 2023 e incompatibilità

    La disoccupazione dei lavoratori dello spettacolo è incompatibile:

    • con l’assegno di invalidità civile (diverse sono le opzioni indicate nella circolare Inps)
    • con la NASpI;
    • con la disoccupazione DIS-COLL;
    • l’indennità di disoccupazione agricola,
    • con la pensione per gli iscritti all’AGO, l’Assicurazione Generale Obbligatoria;
    • altre forme esclusive, sostitutive, esonerative e integrative dell’AGO;
    • con la pensione di invalidità per lavoratori autonomi disposta dalla Legge 335/1995, articolo 2 comma 26;
    • con altro trattamento pensionistico erogato dagli enti di previdenza previsti dal Decreto Legislativo 509/1994;
    • altro trattamento pensionistico erogato dagli enti di previdenza previsti dal Decreto Legislativo 103/1996;
    • con l’APE sociale.

    Per tutti gli approfondimenti, noi di insindicabili, consigliamo di leggere la circolare Inps n. 8 del 14 Gennaio 2022.

    Riferimenti normativi: Circolare Inps n. 8 del 14 Gennaio 2022

    Leggi i nostri ultimi articoli su insindacabili.it:

  • Domanda Naspi online 2023: calcolo, durata e come chiedere disoccupazione Inps?

    Domanda Naspi online 2023: calcolo, durata e come chiedere disoccupazione Inps?

    Disoccupazione Naspi domanda online 2023

    Come richiedere la Naspi 2023 online? Quali documenti sono necessari per presentare la domanda di disoccupazione Naspi 2023? Quando arrivano i soldi della Disoccupazione Inps nel 2023?

    Chi ha perso il lavoro involontariamente, anche nel 2023, ha diritto ad un’indennità mensile di disoccupazione denominata Naspi. La Naspi è il Nuovo assegno sociale per l’impiego universale, ossia la nuova indennità di disoccupazione e dura per un periodo massimo di 24 mesi (non si sono state modifiche con la legge di bilancio 2023).

    Come funziona la Naspi 2023: chi ne ha diritto?

    Per aver diritto alla disoccupazione Naspi 2023, bisogna essere in possesso di determinati requisiti.
    La Naspi nel 2023 spetta:

    • agli apprendisti;
    • ai lavoratori privati, con contratto a tempo determinato ed indeterminato;
    • ai dipendenti pubblici, con un contratto di lavoro a termine;
    • al personale artistico, con rapporto di lavoro subordinato;
    • ai soci lavoratori di qualsiasi tipo di cooperativa,
    • agli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci di cui alla legge 15 giugno 1984, n. 240.

    Si ha diritto alla Naspi 2023, solo per alcuni motivi di interruzione del rapporto di lavoro:

    Disoccupazione Naspi 2023 requisiti Inps

    Il sussidio di disoccupazione 2023, si può richiedere all’Inps solo se il richiedente è:

    • disoccupato, ossia ha perso il lavoro;
    • è in possesso di 13 settimane di contributi, nei quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione; (per questo bisogna controllare l’estratto contributivo Inps). Inoltre è importante avere una retribuzione minima, non inferiore ai minimali contributivi previsti ogni anno dall’Inps.

    Il secondo requisito dei 30 giorni lavorativi è stato eliminato.

    La domanda si presenta esclusivamente online, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

    Come fare la domanda Naspi 2023?

    La domanda di disoccupazione Naspi 2023, può essere inviata attraverso quattro canali:

    • il contact center dell’Inps, contattando il numero verde: 803.164 da telefono fisso o il numero Inps 06164164 da telefono mobile;
    • tramite il patronato dell’ufficio zonale; in questo caso è indispensabile chiedere la ricevuta della Naspi e se sarà applicata un ritenuta mensile come contributo sindacale;
    • con il codice Spid,
    • con la carta di identità elettronica;
    • o la carta nazionale dei servizi,
    • attraverso l’assistenza virtuale Inps.

    Disoccupazione 2023: quali documenti necessari

    Per inviare correttamente la domanda di disoccupazione, qualunque sia il canale di trasmissione delle domanda, bisogna essere in possesso di determinati documenti:

    • documento d’identità in corso di validità (carta d’identità o patente, passaporto e tesserino del permesso di soggiorno se straniero non scaduto);
    • codice IBAN per l’accredito della Naspi;
    • contratto di lavoro a tempo determinato, se l’ultimo rapporto era a tempo determinato; (importante allegarlo alla domanda)
    • le ultime tre buste paga; (non obbligatorio allegarle alla domanda)
    • l’eventuale convalida della Direzione provinciale del lavoro provinciale, nel caso di dimissioni per giusta causa durante la maternità o la risoluzione consensuale del rapporto;
    • la copia delle eventuali dimissioni per giusta causa;
    • la copia della contestazione al datore di lavoro nel caso di dimissioni per giusta causa,
    • l’ultimo bollettino pagato dei contributi Inps delle colf e badanti.

    Dopo l’invio della domanda è obbligatorio recarsi al Centro per l’impiego, entro 15 giorni dalla data di invio della disoccupazione Naspi, per la sottoscrizione del patto di servizio.

    Inps domanda Naspi online 2023: ecco come fare

    Per inviare telematicamente la domanda di disoccupazione Naspi 2023, bisogna accedere al sito dell’Inps: www.inps.it. Sulla barra cerchi servizi, prestazioni, informazioni, bisogna scrivere Naspi ed accedere al servizio, con il codice SPID, oppure la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi. All’apertura della videata seguente, bisogna cliccare su Indennità di Naspi.

    Domanda di disoccupazione online 2023
    Domanda di disoccupazione online 2023

    In seguito bisogna cliccare su menu naspi – Invio domanda

    Domanda di disoccupazione Naspi che cos'è
    Domanda di disoccupazione Naspi che cos’è

    In questa sezione è importante verificare i dati anagrafici, inserendo lo stato civile e se coniugato, bisogna indicare il codice fiscale del coniuge. In seguito è necessario cliccare su avanti.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2022 invio domanda
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 invio domanda

    Nella sezione invio domanda Naspi, bisogna inserire i dati dell’ultima posizione lavorativa indicati sulla busta paga e modificarli, se quelli predisposti dall’Inps non sono corretti.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2022 ultima posizione lavorativa
    Domanda di disoccupazione Naspi 2022 ultima posizione lavorativa

    In caso di variazione dell’ultima posizione lavorativa, è necessario indicare i dati del datore di lavoro, la data di inizio e di termine dell’attività lavorativa e selezionare il motivo della cessazione.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 ricerca datore di lavoro
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 ricerca datore di lavoro

    Bisogna controllare gli Uniemens (le comunicazione delle retribuzioni del consulente del lavoro dell’azienda) e cliccare su Compila domanda:

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 contributi utili
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 contributi utili

    In questa sezione bisogna indicare il numero di telefono, l’indirizzo email, il titolo di studio, la qualifica e cliccare su avanti

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 contatti e qualifica
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 contatti e qualifica

    E’ necessario compilare la seguente sezione (in quasi tutti i casi si indica No a tutte le domande del questionario) ed in seguito cliccare su avanti. Se il disoccupato era in malattia o maternità il giorno di cessazione del rapporto di lavoro, deve dichiarare sì nella domanda di disoccupazione. Inoltre se si è stati licenziati senza preavviso e si ha avuto diritto all’indennità di mancato preavviso, in questo sezione bisogna dichiarare Sì.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 dichiarazioni
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 dichiarazioni

    Nel caso di attività di lavoro autonomo (come amministratore o lavoro autonomo occasionale), un professionista iscritto all’albo con partita iva oppure se il disoccupato riveste cariche sociali, è indispensabile dichiarare il reddito presunto e la data di inizio attività. (anche a zero)

    A questa sezione, nel caso in cui il disoccupato sia iscritto alla gestione separata, bisogna indicare nel riquadro attività parasubordinata, l’eventuale reddito presunto (anche a zero dal 1° Gennaio 2023) e la data di inizio attività. Se l’iscrizione è precedente al 1° Gennaio 2023, bisogna scrivere 1° gennaio 2023, in quanto non si può cancellare.

    Dopo aver compilato correttamente il riquadro, anche in basso, bisogna cliccare su avanti.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 attività lavorativa in corso
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 attività lavorativa in corso

    E’ necessario cliccare sul quadratino presa visione dell’avviso, dopo aver letto l’informativa dell’Inps e

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 avviso
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 avviso

    selezionare la modalità di pagamento (conto corrente, carta prepagata, libretto bancario o postale) e cliccare sul quadratino: intestaratio del conto. In seguito bisogna cliccare su avanti.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 IBAN
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 IBAN

    In questa sezione bisogna scrivere la qualifica dell’ultimo rapporto di lavoro e cliccare su avanti, indicato sulla busta paga e…

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 qualifica
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 qualifica

    premere sul quadratino: Mi impegno a comunicare all’Inps qualsiasi variazione, che invierai eventualmente con il modello Naspi Com e sulla dichiarazione di veridicità delle informazioni fornite. In seguito bisogna cliccare su avanti.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 comunicazioni Naspi com
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 comunicazioni Naspi com

    Richiesta disoccupazione Inps 2023 online

    Per inviare correttamente la domanda di disoccupazione online, bisogna controllare i dati riportati nel riepilogo dei dati inseriti e cliccare sul rettangolino ALLEGATI, per inserire i documenti importantissimi per la liquidazione della Naspi (indicati precedentemente).

    Allegati Naspi 2022
    Allegati Naspi 2022

    Nella sezione Allegati, è necessario cliccare sul quadratino: Dichiaro che la documentazione allegata è conforme all’originale e premere su scegli file per inserire i documenti indicati precedentemente.

    Dopo aver allegato tutti i documenti, bisogna cliccare su torna allo sportello e premere su conferma in basso al riepilogo delle informazioni sulla Naspi.

    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 documenti
    Domanda di disoccupazione Naspi 2023 documenti

    La domanda di disoccupazione 2023 è stata inviata. Se vuoi richiedere gli assegni familiari per il solo coniuge e le detrazioni fiscali per lo stesso coniuge o per i figli con un’età superiore a 21 anni, è necessario cliccare sui riquadri indicati nella seguente schermata: assegno nucleo familiare Naspi o le detrazioni fiscali.

    Detrazioni fiscali Inps ed assegni familiari 2023 disoccupazione Naspi
    Detrazioni fiscali Inps 2022 ed assegni familiari 2023 disoccupazione Naspi

    La domanda Naspi può essere inviata dal giorno successivo dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.

    Quando arrivano i pagamenti della Naspi 2023?

    Entro 30/45 massimo dall’invio della domanda di disoccupazione Naspi, il richiedente riceverà un Sms, una lettera di risposta nella cassetta postale online dell’Inps o un avviso su MyInps, dove sarà indicato:

    Se non ricevi alcuna risposta di accoglimento o diniego della disoccupazione Naspi 2023, è indispensabile fare subito un sollecito con il servizio online dell’Inps: Inps Risponde online.

    Quando arriva il primo pagamento della disoccupazione? Dopo l’accoglimento della domanda, i soldi della disoccupazione arriveranno in maniera frazionata, di regola in due tranche. Dipende sopratutto dalla decorrenza della Naspi.

    E’ importante consultare il fascicolo previdenziale, cliccando sul menu prestazioni e pagamenti, per controllare le date di pagamento mensili della disoccupazione Naspi.

    In caso di variazioni, durante la percezione della Naspi, come l’inizio di un’attività lavorativa, è indispensabile utilizzare il modello Naspi com online.