Cosa prevede la pace fiscale Salvini
Cosa prevede la pace fiscale

Articolo aggiornato il 5 Febbraio 2020 da Stefano Mastrangelo

Cosa prevede il condono fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri

Nella giornata di ieri, 15 Ottobre 2018, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in tarda serata, un decreto d’urgenza collegato alla legge di bilancio 2019, che immette nel nostro ordinamento, da subito, misure urgenti in materia fiscale. Il decreto fiscale prevede una rottamazione Ter, lo stralcio dei debiti con il fisco sino a 1000 euro, una nuova definizione agevolata e una semplificazione per l’emissione delle fatture.

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La pace fiscale è una forma di pacificazione tra lo Stato ed i contribuenti che hanno debiti fiscali o liti pendenti con il fisco. Il decreto fiscale prevede, l’eliminazione dei debiti fiscali fino a 1000 euro, (definito stralcio) con riferimento al periodo che va dal 2000 al 2010 affidati all’Agenzia di Riscossione. L’importo di 1000 euro comprende il debito del capitale, gli interessi e le sanzioni e tale debito fiscale sarà eliminato alla data del 31 dicembre 2018.

Il Decreto fiscale Salvini, prevede anche una nuova definizione agevolata dei debiti affidati all’Agenzia di riscossione, per le controversie tra l’Agenzia delle Entrate ed il cittadino contribuente, per il periodo che va dal 1° Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017. Questa nuova rottamazione consentirà, il pagamento dei debiti fiscali, senza sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31/07/2019 o in 10 rate mensili di pari importo. Il governo ha previsto anche altre definizioni agevolate per:

  • i carichi affidati all’Agenzia di riscossione, a titolo di risorse proprie dell’Unione Europea;
  • controversie tributarie in cui è parte l’Agenzia delle Entrate;
  • gli atti del procedimento dell’accertamento;
  • i processi verbali di contestazione;
  • le imposte di consumo ai sensi dell’Art. 62-quater comma 1 ed 1 Bis del decreto legislativo 26 ottobre 1995 n. 504.

Ci sarà anche la possibilità di presentare una dichiarazione integrativa per le dichiarazioni fiscali inviate al Fisco, con l’applicazione di una flat tax del 20% su 1/3 dell’imponibile non dichiarato, sino ad un massimo di 100.000 euro all’anno per le dichiarazione presentate sino al 31 Ottobre 2018.

Pace fiscale e rottamazione ter delle cartelle

La pace fiscale comprende anche una rottamazione ter, per chi aveva usufruito della rottamazione bis e per chi ha già versato almeno una rata. Ai contribuenti sarà data la possibilità, di rinegoziare il debito con il Fisco, per le cartelle dal 2000 al 2017 con diverse agevolazioni:

  • eliminando le sanzioni e gli interessi di mora;
  • pagando in 5 anni, corrispondendo un’interesse pari al 2% l’anno (con il versamento di 10 rate continuative di uguale importo)
  • la possibilità di compensare i crediti con i debiti della pubblica amministrazione;

Pace fiscale: quando entra in vigore?

Il decreto fiscale entrerà in vigore, il giorno dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della Repubblica. In attesa bisognerà aspettare le circolari tecniche dell’Agenzia delle Entrate e di Riscossione.

Il decreto fiscale prevede anche:

  • una riduzione delle sanzioni per i primi 6 mesi, per chi non riuscirà ad adeguarsi al nuovo sistema di fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2019;
  • una semplificazione per l’emissione delle fatture, con la possibilità di emetterle entro 10 giorni dall’operazione ed annotarle entro 15 giorni del mese successivo all’emissione;
  • lo slittamento dell’Iva, quando la fattura viene pagata;
  • il processo telematico per la giustizia tributaria;
  • la trasmissione telematica dei corrispettivi, per chi ha volume d’affari superiori a 400 mila euro dal 1° Luglio 2019.

Riferimenti: Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 23

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