CU 2020 Certificazione Unica cos'è, scadenza, novità
CU 2020 Certificazione Unica cos'è, scadenza, novità

Certificazione Unica 2020 CU: cos’è e quando viene rilasciato?

La certificazione Unica CU 2020 dell’Agenzia delle Entrate è la nuova certificazione dei redditi, dove sono indicati tutti i redditi dell’anno di imposta dal 1° Gennaio 2019 al 31 Dicembre 2019. Il 15 Gennaio 2020 l’Agenzia delle entrate ha rilasciato la versione definitiva del nuovo CU2020

Il modello Cu 2020, deve essere rilasciato dal datore di lavoro, dall’Inps per i pensionati o i percettori di Naspi, mobilità e cassa integrazione, da Noipa per i dipendenti Pubblici e dai committenti, per i lavoratori parasubordinati.

Modello CU 2020 Agenzia delle Entrate: che cos’è?

Il modello di certificazione Unica Cu 2020, è un documento fiscale predisposto ogni anno dall’Agenzia delle Entrate, che certifica i redditi:

  • di lavoro dipendente, equiparati ed assimilati;
  • di pensione,
  • di lavoro autonomo;
  • provvigioni e redditi diversi;
  • dei canoni derivanti da contratti di locazione brevi,
  • da prestazioni in forma di capitale erogati dai fondi pensione,
  • le indennità di fine rapporto maturare sino al 31 Dicembre 2019.

La certificazione unica dei redditi è necessaria per:

  • la presentazione della dichiarazione dei redditi,
  • per il controllo delle ritenute fiscali applicati ai redditi percepiti,
  • al fine di verificare le detrazioni fiscali, per il coniuge e figli a carico inseriti sulla busta paga,
  • per il controllo del bonus Renzi non erogato o in parte erogato,
  • al fine di verificare la trasmissione di tutte le comunicazioni delle Retribuzioni e dei contributi Inps versati dal datore di lavoro,
  • per verificare l’importo lordo del trattamento di fine rapporto,
  • per certificare un reddito, nel caso di prestiti o mutui bancari o nel caso di presentazione della domanda di permesso di soggiorno o cittadinanza,
  • al fine di consultare le annotazioni rilevanti, fondamentali per la dichiarazione dei redditi.

CU 2020 scadenza?

Il Cu 2020 deve essere rilasciato obbligatoriamente dal datore di lavoro o dai committenti, entro il 31 Marzo 2020, per tutti i redditi percepiti nell’anno 2019.

Invece, già verso la metà del mese di Marzo 2020, si potrà scaricare il CU 2020 direttamente:

  • sul sito di NoiPa, per i dipendenti pubblici;
  • sul sito dell’Inps, per i pensionati e per i percettori di prestazioni a sostegno del reddito da parte dell’Inps.
  • dal portale Inail, per chi è stato indennizzato dall’Inail a causa di un infortunio sul lavoro,

Per chi ha avuto più rapporti di lavoro nell’anno 2019, è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi nell’anno 2019, entro il 23 luglio 2020, con il modello 730 2020 o con l’ex modello Unico 2020.

Per l’anno 2019, tutti i sostituti d’imposta (datore di lavoro, Inps, Amministrazioni pubbliche, Inail), devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate, entro il 7 Marzo 2020, tutte le certificazioni dei redditi dei dipendenti, pensionati, assistiti e dei lavoratori occasionali.

Questo vale anche per le lavoratrici domestiche colf e badanti. La dichiarazione della certificazione Cu 2020 deve essere rilasciata entro il 31 Marzo 2020.

Certificazione Unica Cu 2020: quali sono le novità?

Il modello CU 2020 è una certificazione dei redditi, indispensabile per presentare la dichiarazione dei redditi 730 o Unico.

Certificazione Unica Cu 2020
Certificazione Unica Cu 2020

Nel primo riquadro sono inseriti i dati anagrafici del lavoratore o del pensionato.

Nel secondo riquadro sono riportati i dati indispensabili per la dichiarazione dei redditi 2020:

  • I redditi di lavoro dipendente ed assimilati, determinati dalla prestazione lavorativa a tempo determinato o a tempo indeterminato;
  • I redditi di pensione per i pensionati;
  • Altri redditi assimilati;
  • Gli assegni corrisposti al coniuge in caso di separazione;
  • Il numero dei giorni (ai fine della detrazione d’imposta) per i lavoratori dipendenti o pensionati. Nella maggior parte dei casi sono 365 in un anno.
  • La data di inizio e la fine del rapporto di lavoro.

Se il datore di lavoro non è riuscito a rimborsare totalmente il credito irpef nel 2019, è importantissimo controllare il riquadro Assistenza Fiscale 730/2019 Dichiarante e coniuge.

Nei riquadri successivi è indispensabile verificare:

  • se sono stati inseriti i codici fiscali del coniuge e dei figli a carico (deve essere indicato 12 mesi nella casella in corrispondenza del codice fiscale per essere a carico). Nell’anno 2019 il coniuge ed i figli maggiori di 24 anni di età sono a carico, solo se non superano 2840,51 euro di reddito complessivo cadauno. Mentre i figli minori di 24 anni di età, per essere a carico, non devono superare 4000 euro di reddito complessivo per l’anno 2019,
  • il Bonus Renzi di 960 euro, se è stato pagato o non corrisposto, sulla busta paga o sulla domanda di disoccupazione Inps. In questo caso il Caf, riporterà il credito riportato o il codice del bonus non erogato, sul modello 730 2020 o ex Unico 20120.

Nel Cu 2020 ci sono dei nuovi riquadri:

  1. i premi di risultato relativi ad anni precedenti,
  2. la detassazione del trattamento di fine servizio,
  3. i redditi propri delle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del Comune Campioni di Italia,
  4. la detrazione irpef non goduta sul trattamento accessorio per il comparto sicurezza e difesa,
  5. le agevolazioni per i lavoratori rimpatriati.

E’ importante richiedere ai datori di lavoro o agli Enti previdenziali, il Cu 2020 entro massimo il 30 aprile, per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi 2020.

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