taglio cuneo fiscale 2020 - manovra
Cuneo Fiscale Busta Paga 2020 manovra e calcolo

Articolo aggiornato il 3 Agosto 2020 da Stefano Mastrangelo

Taglio del Cuneo Fiscale in Busta Paga 2020: tutte le notizie

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al taglio del cuneo fiscale in Busta Paga. Sono previste buste paga “più pesanti” per 16 milioni di lavoratori dipendenti.

Il Governo Italiano per il 2020 metterà sul tavolo circa 3 miliardi di Euro per coprire questa nuova misura.

Taglio del cuneo fiscale e Bonus Renzi 2020

Il taglio del cuneo Fiscale va ad estendere il cosìdetto Bonus Renzi che sino ad ora era riconosciuto:

  • ai lavoratori dipendenti pubblici e privati ed assimilati, con contratto a tempo determinato o indeterminato;
  • ai Soci – lavoratori di cooperative;
  • ai percettori di indennità di mobilità o cassa integrazione;
  • ai lavoratori con contratto a progetto;
  • ai lavoratori socialmente utili;
  • chi è titolare di un assegno legato alla formazione professionale o a borse di studio, quando supera determinati importi;
  • ai disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione Naspi;
  • ai pensionati percettori dell’Anticipo pensionistico Ape sociale.

Il governo PD-5 stelle ha confermato nel mese di Gennaio, l’ampliamento di tale misura:

  • sino a 100 euro in busta paga per i redditi più bassi,
  • ed un riconoscimento di un importo del bonus irpef, per i redditi superiori a 35000 euro e sino a 40000 euro. Oltre i 40mila tale bonus si azzera.

Cuneo fiscale 2020 a chi spetta

Dal primo Luglio 2020 cambiano gli importi per il Bonus Renzi, in base alle seguenti fasce di reddito:

  1. 100 euro mensili di Bonus Irpef (1200 euro annuali) per i lavoratori dipendenti, disoccupati in Naspi e pensionati con Ape social, con un reddito complessivo annuale tra gli 8200 euro e 28.000 euro,
  2. 80 euro mensili di Bonus Renzi (960 euro annuali) per i soggetti con reddito complessivo annuale da 28.000 euro e sino a 35.000 euro,
  3. un importo dagli attuali 80 euro mensili che va a ridursi progressivamente, per i beneficiari con reddito complessivo annuale superiore a 35000 euro e sino a 40.000 euro.

Invece sino a Giugno 2020, le fasce resteranno quelle indicate qui sotto:

  • reddito complessivo individuale da 8.200,00 euro e non superiore a 24.600,00 euro;
  • invece, se il reddito presunto annuale di un lavoratore dipendente o di un disoccupato in Naspi, supera i 24.600,00 euro, il Bonus di 80 euro si percepisce in maniera parziale (in proporzione al reddito complessivo percepito). Ad esempio con un reddito complessivo individuale di 25000 euro per 365 giorni, spetta un bonus irpef di 64 euro e 768 annuali. (26.600-25000= 1600/2000 = 0,8*960 = 768 annuali)
  • Se si supera il limite di 26.600 euro, non si ha diritto al Bonus Renzi.

Il credito irpef viene riconosciuto in automatico, senza la necessità di inviare nessuna domanda all’Inps.

Come e quando rinunciare al Bonus Irpef – Cuneo fiscale

All’inizio dell’anno il datore di lavoro consegna al dipendente, il modulo delle detrazioni fiscali, per il riconoscimento delle detrazioni di lavoro dipendente ed assimilato, per i familiari a carico e per l’eventuale rinuncia del bonus Renzi. Infatti è proprio il dipendente, il disoccupato o il pensionato con Ape sociale, a dover comunicare all’amministrazione, al datore di lavoro o all’Inps:

  • il possesso di altri redditi per l’anno in corso (ad esempio il canone di locazione di immobili dati in affitto),
  • la rinuncia del bonus, per il superamento del limite di 26.600 euro.

Per rinunciare al bonus di 80 euro mensili, bisogna comunicare in maniera cartacea al datore di lavoro, con il modello di detrazione fiscale, la volontà di rinunciare (anche temporaneamente) al credito Irpef, ai sensi del D.L. 66/2014.

Questa operazione è importante farla agli inizi dell’anno, perché se si revoca il bonus irpef durante l’anno, il datore o l’Inps, recupererà gli 80 euro mensili dall’inizio dell’anno.

Invece per revocare il bonus Renzi 2020 dalla disoccupazione Naspi, è importante seguire la procedura telematica cliccando qui.

Se si revoca il bonus di 960 euro annuali nel 2020, è possibile sempre recuperalo nella dichiarazione dei redditi nell’anno 2021. Se l’Inps non ha pagato tutto o in parte il bonus di 80 euro mensilmente sulla disoccupazione Naspi del 2019, in automatico il Bonus sarà recuperato sulla dichiarazione fiscale 730 2020 o Unico 2020.

I pagamenti del Bonus Renzi: quando?

Il pagamento del Bonus Renzi avviene secondo le seguenti modalità:

  • mensilmente sulla busta paga, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati,
  • con un pagamento in data diversa, rispetto alla disoccupazione Naspi, sul conto corrente bancario o postale dove è accredita la disoccupazione, a partire da Febbraio,
  • con una data di disposizione diversa, sulla pensione Ape sociale.

Non si pagano le imposte irpef e i contributi Inps sul Bonus Renzi di 960 euro e lo stesso non è un costo per il datore di lavoro.

Anche Colf e Badanti possono recuperare il Bonus Renzi direttamente dall’Agenzia delle Entrate solo inviando la dichiarazione dei redditi 730 senza sostituto o il modello ex Unico.

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