Articolo aggiornato il 23 Maggio 2022 da Stefano Mastrangelo
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I servizi del CAF si pagano? Quali sono le pratiche gratuite dei centri di assistenza fiscale
Il Caf si paga? Diversi utenti ci chiedono quali siano i servizi a pagamento del CAF. Per diversi mesi i Caf sono alla prese con la compilazione dei modelli Isee e di tante altre richieste per milioni e milioni di cittadini.
Quali sono le pratiche gratuite del Caf? Per inviare le domande reddito di cittadinanza sono previsti dei pagamenti?
Il Caf: cos’è e come si finanzia?
Il Caf è un centro di assistenza fiscale che svolge tutte le pratiche fiscali dei pensionati, lavoratori dipendenti e disoccupati. Il Centro Madre di assistenza fiscale è costituito da vari centri di raccolta diramati sul territorio, i quali lavorano in ogni Comune, per raccogliere la documentazione dei contribuenti e per inviare le pratiche fiscali. I servizi del CAF sono principalmente:
- compilazione modello Isee – Iseeu – Isee corrente;
- invio del modello 730 o ex Unico (modello dei redditi persone fisiche);
- compilazione domande REI, ex Sia e reddito di cittadinanza;
- calcolo e la stampa dei modelli F24 per il pagamento dell’Imu e della Tasi;
- invio dei modelli Red dei pensionati italiani e dei modelli Red esteri
- compilazione modelli degli assegni familiari sia per i lavoratori dipendenti e sia per i lavoratori pubblici;
- compilazione per l’esenzione ticket sanitario per visite specialistiche e farmaceutiche.
Nei Centri di assistenza fiscale, molte volte lavorano persone con incarico professionale di lavoro autonomo occasionale e spesso sono pagati con un rimborso spese da parte delle società delle associazioni sindacali.
Il Caf si paga? I servizi non a pagamento del CAF?
Abbiamo detto che i caf svolgono tutte le pratiche fiscali dei cittadini. Sono obbligati a svolgerle gratuitamente? I servizi gratuiti del Caf che ancora non si pagano (in quanto pagati dallo Stato) sono:
- i modelli Isee: Dsu ed attestazione Isee;
- modelli RED ed ICRIC;
- le domande di maternità da parte del Comune e gli assegni familiari per il terzo figlio, quando è prevista una convenzione con il Comune;
- le domande per il bonus affitto da parte del Comune, quando c’è una convenzione con il municipio;
- il modello REI (è prevista una quota minima);
- il reddito di cittadinanza ed eventuali integrazioni, in quanto lo Stato riconosce al CAF, 10 euro per domanda e 5 euro per comunicazione di variazione.
Il governo a tutt’oggi non ha previsto una convenzione economica con i Caf per l’invio delle domande Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza. Infatti queste pratiche potrebbero essere a pagamento, se lo Stato non sostiene le spese del CAF.
Per il modello 730 la questione è completamente diversa. Il Caf centrale viene finanziato dallo Stato a livello centrale per un importo di circa 16 euro a dichiarazione ed al caf che ha presentato la dichiarazione, arriva solo un rimborso di 5/6 euro al massimo.
Caf e patronato a pagamento? Cosa può fare il cittadino
Nei prossimi anni lo Stato riproporzionerà tutti i rimborsi concessi ai patronati ed ai Caf. Per questo il cittadino si deve attrezzare per compilare autonomamente le pratiche previdenziali e fiscali. Anche per il reddito di cittadinanza, il cittadino può autocompilarsi online il modello, accedendo al sito reddito di cittadinanza con l’identità digitale Spid.
Il cittadino può anche compilare autonomamente:
- il 730 precompilato, attraverso l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate: infoprecompilata;
- la disoccupazione Naspi;
- tutte le pratiche previdenziale, controllarle e stamparle.
Alleghiamo i servizi a pagamento del CAF CGIL di Milano:
I costi dei servizi dei CAF sono diversi per ogni centro Comunale di raccolta. Vediamo che i servizi del CAF a pagamento della Cigl della Filiale di Bergamo, sono diversi rispetto a quelli di Milano:
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