Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi
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Il Conguaglio in busta paga: in cosa consiste, come funziona, quando c’è il conguaglio in busta paga?
Che cosa è il conguaglio in busta paga? Come viene effettuato il conguaglio 730 in busta paga? Il mese di dicembre è l’ultimo mese di elaborazione dell’anno, sia per i lavoratori dipendenti, sia per i pensionati e sia per i percettori della disoccupazione Naspi. Nel mese del Natale, i lavoratori ricevono due buste paga o una busta paga, con l’importo aggiuntivo della tredicesima. In questo stipendio molto volte troviamo la voce conguaglio fiscale di fine anno.
Cos’è il conguaglio fiscale in busta paga?
Il conguaglio Irpef è una rideterminazione del calcolo delle imposte irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche), addizionali regionali irpef ed addizionali comunali irpef, in base ai redditi di lavoro percepiti durante l’anno. Entro il 28 febbraio dell’anno successivo o al termine del rapporto di lavoro a termine, il consulente del lavoro dell’azienda, effettua il conguaglio irpef per ogni lavoratore dipendente in base:
- alle ritenute fiscali trattenute sulla busta paga nell’anno,
- alle retribuzione percepite durante l’anno (si contano le 13 mensilità),
- all’imposta dovuta dopo l’elaborazione di tutte le buste paga, escludendo gli arretrati e il trattamento di fine rapporto. (Questi due elementi vengono tassati in maniera diversa)
Per calcolare l’irpef all’inizio dell’anno il Consulente del lavoro, determina un reddito annuale presunto in base:
- alle tabelle retributive del CCNL nazionale di riferimento,
- al livello ed all’anzianità di servizio,
- alla durata del rapporto di lavoro,
- alla comunicazione del modello di detrazione fiscale pervenuta al datore di lavoro.
Nel caso di più rapporti di lavoro di lavoro a termine con la stessa azienda, il datore di lavoro considererà ai fini irpef, il reddito imponibile irpef del precedente rapporto di lavoro. Invece nel caso di nuovo rapporto di lavoro nell’anno in corso con una nuova azienda, il lavoratore, con il modello di detrazione fiscale, dovrebbe comunicare i redditi percepiti sino a quello momento per calcolare correttamente le imposte. (Si sommano i redditi con la voce imponibile fiscale o irpef)
Calcolo conguaglio fiscale di fine anno
Il conguaglio di fine anno, deve essere effettuato al massimo entro il 28 febbraio dell’anno successivo. Per calcolare il corretto pagamento delle imposte irpef dobbiamo prendere:
- il reddito complessivo annuo, formato dalle retribuzioni ricevute nell’anno più le mensilità aggiuntive,
- in seguito l’importo totale precedente lo sottrarremo ad eventuali oneri deducibili (prima del calcolo delle imposte) previsti dall’art. 10 del Tuir.
Così abbiamo determinato l’imponibile fiscale annuo per il calcolo dell’Irpef. A questo importo dobbiamo applicare l’aliquota irpef corrispondente (ad esempio il 23% fino a 15.000 euro) e sottrarre:
- le detrazioni irpef per lavoro dipendente, assimilato o per pensione,
- le detrazioni per carichi di famiglia previsti dall’art. 12 del TUIR.
La differenza determina l’imposta irpef netta annuale. Questa poi verrà sottratta alle ritenute irpef, alle addizionali regionali irpef ed alle addizionali comunali irpef già corrisposte in busta paga. Dal risultato potrebbe scaturire un:
- credito irpef: quando le imposte pagate sono maggiori rispetto a quelle calcolate a fine anno,
- debito irpef: quando le imposte irpef sono minori, rispetto a quelle pagate in busta paga.
Il conguaglio fiscale ed il riporto del credito o debito irpef, viene fatto nella maggior parte dei casi nella busta paga di dicembre, sia per i lavoratori dipendenti e sia per i disoccupati percettori di Naspi. Lo stesso calcolo viene determinato per i conguagli di fine rapporto.
Conguaglio 730 in busta paga
Le operazioni di conguaglio del 730 in busta paga sono effettuate dal datore di lavoro in base ai modelli 730/4 ricevuti dall’Agenzia delle Entrate. Ogni lavoratore che trasmette la dichiarazione dei redditi entro la metà del mese di Luglio, invia il modello 730/4 al fisco e lo stesso lo invierà ai consulenti del lavoro delle aziende, agli Enti Inps o al dipartimento del Tesoro della Pubblica Amministrazione.
Non si devono effettuare i conguagli, quando l’importo del credito o del debito irpef non supera 12 euro per ogni singola imposta.
Il conguaglio del 730 viene effettuato a partire dal mese di Luglio 2019 ed in questa busta paga il lavoratore si troverà una differenza sull’importo netto (Maggiore nel caso di credito irpef, minore nel caso di debito irpef).
Il credito o debito irpef non indice né sull’imponibile fiscale e né sull’imponibile previdenziale Inps.
Questo vale anche per:
- i lavoratori pubblici, che riceveranno il rimborso o le eventuali trattenute a partire dal mese di Luglio,
- i pensionati con credito o debito irpef a partire dal cedolino di agosto,
- i disoccupati percettori di Naspi, con un rimborso irpef o debito irpef, a partire dal mese di Agosto.
Consulenza del Team di insindacabili.it
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