Articolo aggiornato il 9 Marzo 2022 da Stefano Mastrangelo
Indice
Infortunio sul lavoro chi lo paga?
L’infortunio sul lavoro, è un evento che si verifica durante la prestazione lavorativa, dipendente da un causa violenta, che comporta un’inabilità temporanea o permanente al lavoro, assoluta o parziale o nei casi più gravi, la morte del lavoratore.
Un infortunio sul lavoro è un atto violento che causa un’inabilità lavorativa al prestatore di lavoro:
- assoluta, che comporta per tutta la vita l’attitudine al lavoro,
- parziale, che riduce l”attitudine al lavoro perennemente, per una misura superiore al 10%,
- temporanea, che preclude l’attività lavorativa, per un periodo superiore a tre giorni.
Cosa deve fare il lavoratore in caso di infortunio?
Il lavoratore, in caso di infortunio sul lavoro, deve avvisare immediatamente il proprio datore di lavoro, anche se di lieve entità. Questo significa che oltre ad informarlo, deve materialmente consegnare al datore di lavoro:
- il numero identificativo del certificato medico del pronto soccorso,
- la data e l’ora di rilascio ed i giorni di prognosi indicati dal medico.
Il lavoratore che non comunica tempestivamente l’infortunio al proprio datore di lavoro, perde il diritto all’indennità economica, per tutti i giorni che il datore di lavoro non ne era a conoscenza.
Durante l’infortunio, il lavoratore non è soggetto alle fasce di reperibilità, come per la malattia. Lo stesso conserva il posto di lavoro, per un periodo massimo ( chiamato periodo di comporto):
- di tre mesi, per un lavoratore impiegato con anni di servizio non superiori a 10,
- di 6 mesi, per un impiegato con un’anzianità di servizio superiore a 10.
Il periodo di comporto è stabilito dai contratti collettivi nazionali di settore o dalla legge (in mancanza).
Cosa deve fare il datore di lavoro in caso di infortunio?
Prima di tutto il datore di lavoro, deve garantire e formare i propri dipendenti, in modo tale che non accadano infortuni di lavoro lievi o gravi. In caso di un infortunio sul lavoro, il datore di lavoro deve soccorrere il lavoratore e trasportarlo al pronto soccorso più vicino.
Dopo il rilascio dei certificati medici, dove sono indicati i giorni di prognosi, il datore di lavoro deve inviare all’INAIL in via telematica, entro 48 ore dalla ricezione dei certificati del pronto soccorso, la:
- comunicazione di infortunio, se l’assenza è di almeno un giorno,
- la denuncia di infortunio, se l’assenza è superiore a 3 giorni.
Mentre, in caso di morte del lavoratore o con pericolo di morte, il datore di lavoro deve comunicare l’infortunio entro 24 ore.
Chi paga l’infortunio sul lavoro?
Il lavoratore, oltre alla conservazione del posto di lavoro, ha diritto:
- all’intera retribuzione, per la giornata nella quale è avvenuto l’infortunio, (pagati dal datore di lavoro),
- al 60% della retribuzione, per i tre giorni successivi, anche se i contratti collettivi prevedono trattamenti più favorevoli, (pagati dal datore di lavoro)
- ad un’indennità a carico dell’INAIL pari al 60% della retribuzione giornaliera, per i primi 90 giorni, comprensivi dei tre giorni di carenza, (pagati dall’INAIL) ed i sabato e le domeniche, compresi anche i giorni di festività,
- al 75%, dal 91° giorno in poi, pagati dall’INAIL,
- ad un’integrazione dell’indennità Inail, pagata sulla busta paga dal datore di lavoro, sino a raggiungere il 100% della retribuzione.
Il pagamento dell’Inail avviene tramite assegno oppure sul codice IBAN, comunicato dal datore di lavoro sulla denuncia telematica di infortunio o dal lavoratore. Nel caso di prolungamento dell’infortunio, il lavoratore deve rivolgersi: al medico curante o all’ospedale dove è stato soccorso o eventuale alla sede di competenza INAIL. Anche questo certificato, deve essere consegnato immediatamente al datore di lavoro.
La retribuzione media ad ore, per il calcolo dell’indennità economica INAIL, viene calcolata dividendo la retribuzione media oraria, per l’orario di lavoro settimanale ed il numero 6. A questo totale si aggiungono, i valori retributivi corrisposti dal datore di lavoro:
- ferie e permessi,
- festività,
- tredicesima e quattordicesima (se prevista)
- lavoro straordinario.
Inoltre l’infortunio del lavoro è l’infortunio che subisce il lavoratore, durante il tragitto o percorso necessario, per andare al lavoro e per ritornare con mezzi pubblici. E’ indennizzato anche nel caso di utilizzo di mezzo privato, se necessario.
Durante il periodo di infortunio, l’Inps accredita i contributi figurati sull’estratto contributivo, dopo 60 giorni dal termine dell’infortunio. Se questo, non viene fatto, bisogna chiedere l’accreditamento degli stessi, con una procedura online, allegando il provvedimento dell’inail.
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