Iscro Inps autonomi cos'è e come funziona?
Indennità straordinaria ISCRO per i lavoratori autonomi

Articolo aggiornato il 28 Luglio 2021 da Stefano Mastrangelo

Iscro Inps autonomi cos’è e come funziona?

Al via le domande dell’Indennità straordinaria ISCRO per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestone separata Inps, ossia per coloro che sono in possesso di diversi requisiti, dettati dalla circolare Inps numero 94 del 30 giugno.

L’indennità Iscro, prevista dalla legge di bilancio 2021, prevede l’erogazione di un’indennità economica, da un importo minimo di 250 euro ad un massimo di 800 euro, istituita in via sperimentale dal 2021 al 2023.

I destinatari dell’intervento sono i liberi professionisti, compresi i lavoratori autonomi partecipanti in studi associati o società semplici, iscritti alla gestione separata Inps, che esercitano abitualmente e non in maniera occasionale, l’attività di lavoro autonomo di arti e professioni.

Iscro requisiti Inps

L’indennità straordinaria Iscro è riconosciuta ai lavoratori indicati precedentemente (fonte: Circolare Inps n. 94 del 30 Giugno 2021), in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo,
  • non essere titolari di pensione diretta, salvo l’assegno ordinario Inps di invalidità;
  • non essere iscritti ad altre forme previdenziali,
  • non beneficiari del reddito di cittadinanza,
  • essere titolari di partita iva da almeno 4 anni, alla data di presentazione della domanda,
  • essere in regola con il pagamento della contribuzione obbligatoria,
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda (anno 2020), inferiore al 50%, della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;(ad esempio 2019-2018-2017)
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda (anno 2020), un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente. Tale valore è indicato nel quadro “RE”, nel caso di attività professionale individuale, quadro “RH” nel caso di partecipazione a studi associati, o nel quadro “LM”, per i soggetti in regime forfettario – e non anche ad altre tipologie di reddito quale il reddito da lavoro dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa.

I requisiti sono richiesti al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del pagamento del beneficio economico (sei mesi).

Quanto spetta di ISCRO e come richiederla?

L’indennità economica per i professionisti iscritti alla gestione separata, è pari al 25%, considerando il semestre, dell’ultimo reddito di lavoro autonomo, inviato all’Agenzia delle entrata e certificato dall’Inps.

Quindi se l’ultimo reddito dichiarato è di 7000 euro, dobbiamo dividere lo stesso per 2 (7000/2 = 3500) e moltiplicarlo per il 25%, l’importo è 875 euro. In questo caso l’Inps erogherà 800 euro, in quanto l’importo minimo è 250 euro e l’importo massimo spettante è 800 euro.

Il contributo Iscro può essere richiesto una sola vola, sino al 31 Ottobre di ogni anno (per il 2021 sino al 31 Ottobre 2021), tramite il servizio online Inps: Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO).

Il lavorato autonomo può compilare la domanda autonomamente con le credenziali Inps: Pin Inps, Spid, carta di identità elettronica e carta nazionale dei servizi o con l’aiuto di un patronato di zona.

L’indennità straordinaria ISCRO viene erogata per 6 mesi, dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione di domanda. Questo contributo non è imponibile irpef e l’Inps non accredita nessun contributo figurativo.

Chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi negli ultimi 4 anni, non può accedere al contributo.

Riferimento normativo: Circolare Inps n. 94 del 30 Giugno 2021

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