Articolo aggiornato il 19 Gennaio 2023 da Stefano Mastrangelo
Le dimissioni volontarie 2018: ecco come fare telematicamente
Le dimissioni volontarie sono un atto recettizio con cui il lavoratore dipendente recede dal contratto di lavoro in essere, senza dover dare alcun giustificazione al datore di lavoro.
Per contrastare le dimissioni in bianco, il legislatore ha previsto una nuova procedura telematica per le dimissioni volontarie. Prima di dare le dimissioni telematiche all’indirizzo pec del Tuo datore di lavoro, Ti consigliamo di cercare il Tuo contratto collettivo individuale e la busta paga. Nel contratto sottoscritto troverai alcune informazioni utili per procedere alla dimissioni:
- il contratto collettivo nazionale di riferimento, sintetizzato con la sigla CCNL;
- il livello della Tua prestazione lavorativa indicato sull’ultima busta paga;
- la data di assunzione, che potrai visualizzarla anche leggendo la busta paga o il contratto individuale.
Il preavviso delle dimissioni: quanti giorni devo dare di preavviso?
Prima di dare le dimissioni volontarie, se il contratto è a tempo indeterminato, devi dare un periodo di preavviso in base al livello e all’anzianità di servizio del Tuo contratto collettivo (se non dai il periodo di preavviso, dovrai pagare un’indennità di mancato preavviso). Nel caso di contratto a tempo determinato, le dimissioni potranno essere date solo ed esclusivamente per giusta causa.
Nel caso di dimissione o licenziamento, il lavoratore ha sempre diritto al trattamento di fine rapporto, ai ratei di tredicesima e agli eventuali ratei di quattordicesima, alle ferie non godute ed ai permessi non goduti. L’unica cosa che non ti spetta nel caso di dimissioni volontarie è la disoccupazione Naspi, salvo il caso di risoluzione unilaterale del contratto per giusta causa.
Le dimissioni volontarie: la procedura ed il modulo online
Con il “Jobs Act” a partire dal 12 marzo 2016, le dimissioni volontarie Inps e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dovranno essere comunicate al datore di lavoro esclusivamente per via telematica, attraverso il portale di clicklavoro. La lettera di dimissioni cartacea è ancora in vigore solo per i rapporti di lavoro domestici, ossia per le baby-sitter, colf e badanti.
Per inviare le dimissioni, accertati dei giorni da dare per il preavviso e attrezzati del codice Pin Inps dispositivo o dello Spid. In alternativa, potrai rivolgerti ad un patronato, ad un’ organizzazione sindacale, ai Consulenti del lavoro o alle sedi competenti dell’Ispettorato del lavoro.
Per procedere alle dimissioni online clicca su questo link del Ministero del lavoro.
Se sei un cittadino clicca in basso alla pagina “Cittadino”, oppure se sei un’operatore abilitato clicca su “Soggetto abilitato” e vai avanti con la procedura. Clicca sul logo dell’Inps ed inserisci il codice fiscale ed il tuo codice Pin Inps personale. Clicca su Spid per accedere, invece, con le credenziali SPID.
Clicca su Nuovo
Clicca sul pallino prima del 2008 o dal 2008 in poi, nel caso in cui il rapporto di lavoro è iniziato prima o dopo del 2008. E’ importante sapere che solo per i rapporti di lavoro instaurati precedentemente al 2008, il lavoratore dovrà indicare tutti i dati dell’azienda ed in particolare:
- la data di inizio del rapporto di lavoro,
- la tipologia contrattuale,
- i dati del datore, con indirizzo email o posta elettronica certificata. (Pec)
Clicca su Crea
Dimissioni volontarie online, senza preavviso per giusta causa o risoluzione consensuale?
Visualizzerai i dati del datore di lavoro. Controlla se sono corretti ed indica la data di decorrenza delle dimissioni. La data che indicherai corrisponderà al primo giorno successivo dall’ultimo giorno lavorativo. Ad esempio se il mio ultimo giorno lavorativo è il 26 Aprile 2018 (comprendendo le il periodo di preavviso), indicherai nella procedura come data di decorrenza il 27 Aprile 2018.
In seguito indica il tipo di comunicazione:
- dimissioni volontarie, nel caso in cui il lavoratore vuole concludere il rapporto di lavoro senza motivi personali;
- dimissioni giusta causa, quando non è possibile continuare anche provvisoriamente il rapporto di lavoro. Le cause delle dimissioni per giusta causa sono: a) mancato pagamento della retribuzione;
b) aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
c) modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
d) mobbing, ossia di crollo dell’equilibrio psico-fisico del lavoratore a causa di comportamenti vessatori da parte dei superiori gerarchici o dei colleghi;
e) notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione ad altre persone (fisiche o giuridiche) dell’azienda (anche Corte di Giustizia Europea, sentenza del 24 gennaio 2002);
f) dallo spostamento del lavoratore da una sede ad un’altra, senza che sussistano le “comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive” previste dall’art. 2103 codice civile (Corte di Cassazione, sentenza n. 1074/1999);
g) dal comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente (Corte di Cassazione, sentenza n.5977/1985). - risoluzione consensuale quando ci sia la volontà di entrambi le parti a risolvere il rapporto di lavoro.
In seguito clicca su conferma e stampa la comunicazione delle dimissioni. In quel momento avrai inviato all’indirizzo e-mail o all’indirizzo Pec dell’azienda le tue dimissioni online.
Revoca delle dimissioni online: come fare?
Il lavoratore ha la possibilità di revocare le dimissioni o la risoluzione consensuale entro 7 giorni successivi dalla comunicazione, entrando nella stessa procedura telematica e cliccando su revoca.
Inoltre non si applica nel caso di dimissioni o risoluzione consensuale fatte nelle sedi conciliative indicate nell’art. 2113 c.c., 4° comma e nelle Commissioni di certificazione.
Nel caso di dubbi o difficoltà puoi scrivere al supporto tecnico per gli utenti e gli operatori, al seguente indirizzo e-mail: dimissionivolontarie@lavoro.gov.it.
Riferimento normativo: Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015 – Circolare n. 12 del 4 Marzo 2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali