Articolo aggiornato il 18 Dicembre 2019 da Stefano Mastrangelo
Nuove tabelle assegni familiari 2018: importi, modulo e come fare domanda
L’Inps ha comunicato con la circolare n. 68 del 11/05/2018, le nuove tabelle degli assegni familiari 2018/19 a partire dal primo luglio 2018 sino al 30 giugno 2019.
Gli assegni familiari per coniuge e figli, sono una prestazione a sostegno del reddito completamente diversa dalla detrazione fiscale per coniuge e figlio a carico, richiesta dal contribuente per diminuire le imposte irpef nella busta paga o nel modello 730.
Assegni familiari: a chi spettano?
L’assegno per il nucleo familiare 2018 spetta ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati cittadini italiani, comunitari ed anche ai lavoratori e pensionati stranieri extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno. Si ha diritto agli assegni familiari per i seguenti componenti del nucleo familiare:
- coniuge non separato legalmente ed effettivamente o divorziato (in caso di separazione il richiedente deve richiedere autorizzazione all’Inps con il consenso dell’altro genitore o del giudice;
- figli ed equiparati minorenni e maggiorenni inabili;
- figli ed equiparati studenti o apprendisti tra 18 e 21 anni solo se facenti parte di nuclei familiari numerosi (cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti di età inferiore ai 26 anni, previa autorizzazione richiesta all’Inps);
- nipoti minori in linea retta viventi a carico dell’ascendente;
- fratelli, sorelle e nipoti del richiedente orfani di entrambi i genitori e non titolari di pensione ai superstiti. I lavoratori extracomunitari hanno diritto solo per i familiari residenti in Italia o in Paesi convenzionati.
- i pensionati con pensione ai superstiti (categoria SO), hanno diritto all’assegno familiare per se stesso solo con un’inabilità al 100% accertata dalla commissione medica invalidi civili.
Assegno familiare: a chi non spetta?
L’assegno familiare non spetta:
- ai lavoratori autonomi;
- quando il reddito da lavoratore dipendente NON supera il 70% rispetto al reddito complessivo del nucleo familiare;
- per i figli che hanno compiuto 18 anni quando non fanno parte di nuclei familiari numerosi.
Assegni familiari 2018 Inps: come funzionano?
La prestazione a sostengo del reddito denominato assegno familiare Inps, può essere pagato in diversi modi a seconda del lavoro svolto e dallo stato di disoccupazione:
- per i lavoratori dipendenti, l’assegno familiare si percepisce dal datore di lavoro o dalla pubblica amministrazione per i dipendenti pubblici. In questo caso il datore di lavoro opera come sostituto d’imposta, ossia anticipa le somme in busta paga e le sottrae dagli importi dei contributi che andrà a versare, entro il 16 del mese successivo con il modello F24.
- i pensionati ricevono gli assegni familiari, direttamente sul cedolino della pensione;
- al contrario, i lavoratori parasubordinati, i lavoratori agricoli ed i lavoratori domestici, percepisco gli assegni familiari direttamente dall’Inps.
- infine i disoccupati ricevono gli assegni familiari sulla disoccupazione Naspi.
Gli assegni familiari non sono imponibili fiscalmente. Questa significa che gli importi degli assegni non fanno assolutamente reddito, ai fini del calcolo dell’imposte e non vengono inseriti sulla certificazione unica del lavoratore, del pensionato o del disoccupato.
Se sei celibe o nubile, separato o vuoi inserire all’interno del nucleo familiare tuo nipote (per i nonni), devi chiedere in anticipo un’autorizzazione all’Inps con una procedura telematica ed ottenere il modulo di autorizzazione ANF43, che sarà allegato alla tua domanda.
Calcolo assegni familiari
Il calcolo degli assegni familiari dipendono da due fattori:
- dal reddito complessivo del nucleo familiare;
- dai componenti del nucleo familiare che rientrano nella tipologia indicata precedentemente (come gli assegni familiari per minori di 18 anni).
Ricordiamo che per avere diritto agli assegni familiari, il reddito complessivo del nucleo familiare, deve essere pari al 70% da lavoro dipendente. Per richiedere gli assegni familiari al datore di lavoro o all’Inps, hai 5 anni di tempo, ossia per questa prestazione si possono chiedere gli arretrati di cinque anni, se hai dimenticato di presentare la domanda al datore di lavoro o all’Inps.
Importo assegni familiari
Gli assegni familiari Inps dipendono dal numero dei componenti, dalla tipologia del nucleo (ad esempio due genitori con un figlio minore) e dal reddito complessivo. In base a questi fattori, il consulente del lavoro dell’azienda e l’Inps, determinerà gli importi degli assegni.
Per controllare se l’Inps o il consulente non ha commesso errori, prendi tutti i redditi del nucleo familiare dalla certificazione unica 2018 o meglio dalla dichiarazione dei redditi e cerca la tua tabella assegni familiari 2018/2019 (in allegato). Se hai trovato la tabella, cerca il range della tua fascia di reddito ed in relazione ai componenti del nucleo familiare interessati, troverai l’importo dell’assegno familiare mensile.
Esempi di come si calcolano
Apriamo la tabella in allegato degli assegni familiari e clicchiamo sul foglio tabella 11. Questa tabella si riferisce ai nuclei familiari con entrambi i genitori e con almeno un figlio minore in cui non siano presenti componenti inabili. Tale tabella si riferisce agli assegni familiari con decorrenza dal primo luglio 2018 al 30 giugno 2019. Se la tua famiglia è composta da 4 componenti (due genitori e due figli minori) ed il reddito complessivo è pari o inferiore a 14.541,59, prenderai sulla busta paga o dall’Inps, 258,33 euro mensili.
Assegni familiari come richiederli?
Per richiedere gli assegni familiari 2018, devi fare una nuova domanda al datore di lavoro o all’Inps, se sei disoccupato percettore di Naspi. La nuova domanda decorre dal primo luglio 2018 al 30 giugno 2019. All’interno del modulo di domanda degli assegni familiari dovrai riportare i redditi complessivi del nucleo familiare riferiti all’anno 2017.
Ci sono diversi moduli e diverse procedure per presentare gli assegni familiari, anche arretrati, in relazione alla tipologia del lavoratore. Infatti se sei:
- lavoratore dipendente pubblico, dovrai presentare all’ufficio del personale della tua amministrazione il modulo di domanda assegno per il nucleo familiare scaricabile dalla sezione modulistica-persone del sito Noipa. (Ancora non presente con reddito riferente 2017);
- lavoratore dipendente privato, devi compilare il modello Sr16 Anf – dip (in allegato) indicando la data di decorrenza (01/07/2018 – 30/06/2019), i dati dei componenti interessati e i redditi 2017. Per la compilazione del modello Anf Dip puoi seguire la nostra mini-guida cliccando qui.
- se percepisci la disoccupazione Naspi, devi compilare un modulo telematico su domande per prestazioni a sostegno del reddito. Ti consigliamo di seguire la nostra guida su youtube;
- se sei lavoratore domestico, lavoratore parasubordinato o agricolo dovrai chiedere gli assegni familiari direttamente con una procedura telematica, accedendo al servizio domande prestazioni a sostegno del reddito.
Per i pensionati la procedura è diversa. Nella maggior parte dei casi, è l’Inps in automatico a determinare l’importo, dopo l’acquisizione della dichiarazione dei redditi. Se il pensionato Inps non ricevere gli assegni familiari sul cedolino della pensione, deve richiederli con una domanda denominata ricostituzione per trattamento di famiglia.
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