Reddito di cittadinanza se si rifiuta il lavoro bisogna restituire i soldi
Reddito di cittadinanza se si rifiuta il lavoro bisogna restituire i soldi

Articolo aggiornato il 11 Agosto 2021 da Stefano Mastrangelo

Nuovi obblighi per i beneficiari del Reddito di cittadinanza

La circolare ANPAL n. 3 del 15 Novembre ’19, ha chiarito i nuovi obblighi per tutti i nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza. Cosa bisogna fare per non perdere il beneficio economico Reddito di cittadinanza e cosa ha previsto l’Agenzia per il lavoro ANPAL?

Chi deve partecipare ad un percorso di inserimento lavorativo o di inclusione sociale?

Ai sensi dell’art. 4 comma 1-2, sono obbligati a partecipare ad un percorso di inserimento lavorativo o di inclusione sociale, tutti i componenti del nucleo familiare:

  • maggiorenni,
  • non già occupati, risultano non occupati anche i percettori di reddito di lavoro dipendente non superiore a 8000 euro annuali e reddito di lavoro autonomo non superiore a 4800 euro; questi lavoratori conservano lo stato di disoccupazione, non sono esclusi dalla partecipazione al patto di lavoro, ma potrebbero essere esonerati.
  • Non frequentanti un regolare corso di studi. (scuola secondaria di secondo grado o corso professionale, corso universitario, dottorando e specializzazione)

Quindi tutti questi soggetti devono dichiarare la propria disponibilità al lavoro (DID) al Centro per l’impiego.

Sono esclusi da percorsi lavorativi e di inclusione sociale:

  1. i percettori della pensione di cittadinanza;
  2. i titolari di pensione,
  3. le persone di età pari o superiore a 65 anni,
  4. le persone con disabilità, con la riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% (accertata dalla commissione medica degli invalidi civili), le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33% (riconosciuta dall’Inail), le persone non vedenti o sordomute e le persone invalide di guerra. (salvo un personale interesse a partecipare ed a inserirsi nel mondo del lavoro)
  5. Sono esclusi i soggetti che partecipano a corsi di formazione professionale,
  6. i componenti familiari con carichi di cura a bambini inferiore di 3 anni ed a persone con disabilità grave o non autosufficienza.

Le persone con disabilità, con compiti di cura ed i lavoratori con reddito di lavoro dipendente ed autonomo sotto i limiti previsti, devono comunque presentarsi al centro per l’impiego e presentare una dichiarazione di esonero.

Reddito di cittadinanza e centro per l’impiego: convocazione 

I beneficiari del reddito di cittadinanza riceveranno un Sms, sul numero di cellulare indicato sulla domanda, per presentarsi al centro per l’impiego in una determinata data. Sarà convocato sia il richiedente e sia i componenti familiari maggiorenni.

Se qualche componente familiare non si può presentare all’appuntamento, è meglio contattare il centro per l’impiego e chiedere di fissare una nuova convocazione.

Alla prima convocazione del centro per l’impiego, il beneficiario Rdc o il componente familiare:

  • aggiornerà i dati indicati nella scheda anagrafica professionale (Sap),
  • rilascerà la dichiarazione di disponibilità al lavoro (Did),
  • firmerà il patto di lavoro. (Lo schema resta uguale come previsto dall’art. 20 del Dlgs 150/2015),
  • verificherà insieme all’operatore eventuali situazione di esonero,
  • l’operatore del centro per l’impiego potrebbe inviare il richiedente o il nucleo familiare ai servizi sociali del Comune, per il patto di inclusione sociale.

Obblighi beneficiari del Reddito di cittadinanza

I beneficiari del reddito di cittadinanza ed i componenti del nucleo, dopo la convocazione al centro per l’impiego, devono:

  • registrarsi alla piattaforma digitale, per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro ANPAL e consultarla ogni giorno,
  •  svolgere attività di ricerca attiva del lavoro, secondo le indicazioni del patto di lavoro,
  • sostenere i colloqui psicoattitudinali e le eventuali prove di selezione finalizzate all’assunzione,
  • accettare almeno una delle tre offerte di lavoro definite congrue.

Sanzioni Inps e decurtazione Reddito di cittadinanza: in quali casi?

L’Inps potrebbe applicare delle sanzioni ai beneficiari del reddito di cittadinanza per:

  1. mancata accettazione di tre offerte di lavoro, definite congrue (decadenza del reddito di cittadinanza),
  2. mancata dichiarazione della DID o mancata sottoscrizione del patto per il lavoro,
  3. mancata partecipazione alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione, (la sanzione è la decurtazione di due mensilità, in caso di prima mancata presentazione e la decadenza dalla prestazione, in caso di ulteriore mancata presentazione, senza giustificato motivo)
  4. rifiuto di aderire ai progetti di utilità collettiva,
  5. mancata presentazione alle convocazioni del Centro per l’impiego (decurtazione di una mensilità nel caso di assenza alla prima convocazione senza giustificato motivo, decurtazione di due mensilità alla seconda convocazione e decadenza, in caso di assenza alla terza convocazione),

L’offerta di lavoro del centro per l’impiego è congrua, se rispetta le seguenti condizioni:

  • coerenza con le esperienze del disoccupato e le competenze maturate;
  • distanza dalla residenza;
  • durata della disoccupazione;
  • retribuzione superiore di almeno il 10% del beneficio massimo fruibile da un solo individuo, inclusivo della componente ad integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazione in locazione.
Offerta di Lavoro congrua reddito di cittadinanza retribuzione non inferiore a 858 euro lorda
Durata del Reddito di cittadinanza1° OFFERTA DI LAVORO2° OFFERTA DI LAVORO3° OFFERTA DI LAVORO
Nei primi 12 mesientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiarioOvunque collocata nel territorio italiano
Nei primi 12 mesi con componenti familiari disabilientro 100 minuti con i trasporti pubblicientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiarioentro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiario
Dai 13 mesi ai 18 mesientro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiario Ovunque collocata nel territorio italiano
Dai 13 mesi ai 24 mesi in caso di nuclei familiari con figli minorientro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 250 km di distanza dalla residenza del beneficiario Ovunque collocata nel territorio italiano
Dai 13 mesi ai 24 mesi in caso di nuclei familiari con persone disabilientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario
Dopo 18 mesi in caso di rinnovo del beneficioOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italiano
Dopo 18 mesi in caso di rinnovo del beneficio con componenti disabilientro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario entro 100 km di distanza dalla residenza del beneficiario
Dopo 24 mesi in caso di rinnovo del beneficio con figli minoriOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italianoOvunque offerta di lavoro collocata nel territorio italiano

Come giustificare l’assenza ai doveri del Reddito di cittadinanza?

Il giustificato motivo, nel caso di assenza al centro per l’impiego o ai percorsi di orientamento, è giustificato dai seguenti motivi:

  1. stato di malattia o di infortunio;
  2. svolgimento di servizio civile o di leva o richiamo alle armi;
  3. stato di gravidanza, per i periodi di astensione previsti dalla legge;
  4. citazioni in tribunale, a qualsiasi titolo, dietro esibizione dell’ordine di comparire da parte del magistrato;
  5. gravi motivi familiari, i quali devono essere giustificati con apposita documentazione.
  6. casi di limitazione legale della mobilità personale;
  7. ogni altro comprovato impedimento oggettivo e/o causa di forza maggiore, il quale sempre deve essere provato con documentazione o certificati.

E’ importane rispettare tutti questi obblighi per evitare eventuali decurtazioni e la decadenza del beneficio del Reddito di cittadinanza.

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2 Commenti

  1. Buongiorno, noi abbiamo un bimbo disabile in casa e 2 minori di 3 anni. Abbiamo firmato il patto sociale presso i servizi sociali del comune che ci hanno esonerato dagli obblighi previsti. Anche noi siamo tenuti a presentarci al Centro per L’impiego ?

    Grazie.

    • No, perché se avete firmato il patto di inclusione sociale del reddito di cittadinanza non dovete fare nessun patto di lavoro. Per sicurezza contatterei il centro per l’impiego.

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