730 2018
730 2018

Articolo aggiornato il 17 Dicembre 2019 da Stefano Mastrangelo

Scadenza modello 730 2018: precompilato disponibile da quando?

Qual’è la data di scadenza della dichiarazione dei redditi 2018?
La campagna fiscale 2018 è iniziata, sei pronto per presentare la dichiarazione dei redditi precompilata 2018?

Per inviare la documentazione dei redditi, il caf o il commercialista, necessita di una serie di documentazione per rilasciare il visto di conformità.

Ti ricordiamo che puoi elaborare la dichiarazione precompilata 2018, con il codice Pin Inps dispositivo o con le credenziali Spid. Potrai farlo solo dopo il 15 aprile 2018, in quanto la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate sta acquisendo i tantissimi dati che saranno disponibili automaticamente sulla dichiarazione 730 2018.

Scadenza 730 Precompilato 2018

La dichiarazione precompilata del 2018 deve essere inviata entro e non oltre il 23 luglio 2018, esclusivamente sul sito: Dichiarazione precompilata Info e AssistenzaScegliendo il 730 Precompilato 2018, puoi anche affidarti al CAF online del nostro sito per qualsiasi tipo di assistenza.
Entrando in questa pagina, potrai acquistare l’assistenza o la consulenza a te più congeniale, con un triplice vantaggio:

  • farai tutto online, senza fare lunghissime file agli sportelli;
  • ti affiderai a professionisti di un Caf che opera ormai da quasi dieci anni;
  • potrai acquistare (con molteplici opzioni di pagamento) il servizio di Assistenza/Consulenza ad un prezzo davvero vantaggioso.

Scadenza 730 anno 2018

Quali sono le scadenze del 730 2018?

A partire dal 15 Aprile 2018 potrai, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, accedere alla dichiarazione precompilata autonomamente o per il tramite del CAF. Entro il 3 aprile 2018, riceverai dal sostituto d’imposta la Certificazione Unica dei redditi 2018 dei redditi percepiti e delle ritenute subite dell’anno d’imposta 2017. Per richiederla all’Inps segui la nostra procedura cliccando qui.

Entro il 29 Giugno 2018 riceverai dal Caf o dal professionista abilitato copia della dichiarazione modello 730 2018 ed il prospetto di liquidazione modello 730-3 (dove saranno indicato l’eventuale rimborso fiscale o le trattenute irpef, per le dichiarazioni presentate entro il 22 Giugno.

Non oltre il 7 Luglio 2018 il Caf o il professionista abilitato, ti consegnerà copia della dichiarazione 730 2018 ed il prospetto di liquidazione Mod. 730-3, per le dichiarazioni presentate dal 23 al 30 Giugno.

Entro il 23 Luglio 2018 dovrai presentare al CAF o al professionista abilitato la dichiarazione Mod. 730 e il Mod. 730-1 per la scelta della destinazione dell’otto, cinque e due per mille dell’Irpef.

Entro il 23 Luglio 2018 otterrai dal Caf o dal professionista abilitato copia della dichiarazione Mod. 730 e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3, per le dichiarazioni inviate dal 1 al 23 Luglio.

Al massimo entro il 30 Settembre 2018, dovrai comunicare al sostituto d’imposta, di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell’Irpef o di volerlo effettuare in misura inferiore rispetto a quello indicato nel Mod.730-3.

Quali sono le scadenze del 730 2018 integrativo?

Entro il 25 Ottobre 2018 potrai presentare al CAF o al professionista abilitato la dichiarazione 730 integrativa nel caso di errori da parte del caf o di dimenticanze di spese varie.

A Novembre 2018 riceverai la retribuzione con le trattenute delle somme dovute a titolo di acconto per l’Irpef. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte, la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalla retribuzione del mese di dicembre.

Entro il 10 Novembre 2018 riceverai dal Caf o dal professionista abilitato copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 integrativo.

Gli adempimenti del Caf o del professionista abilitato

Ricorda che il caf o il professionista deve rilasciarti copia della dichiarazione dei redditi e dovrà anche indicarti:

  • l’eventuale rimborso fiscale 2018 derivante dal prospetto di liquidazione;
  • le eventuali trattenute che saranno applicate sulla busta paga, sulla pensione o sulla disoccupazione naspi;
  • la scelta effettuata del 8 e 5 per mille.
  • il sostituto d’imposta che rimborserà o applicherà le trattenute previste dalla dichiarazione.

Inoltre dovrà comunicarti prima della presentazione della dichiarazione il costo del 730 2018. Il caf collegato al sindacato dovrà considerare i contributi annuali rilasciati le delegazioni sindacali, le trattenute sindacali sulle pensioni o sulla disoccupazione Naspi o disoccupazione agricola.

Quali sono le novità del 730 2018?

Le principali novità contenute nel modello precompilato 730 2018 sono le seguenti:

  • La data di presentazione: tutti i contribuenti che si avvalgono dell’assistenza fiscale prestata dai Caf e dai professionisti abilitati, possono presentare il modello 730 2018 entro il 23 luglio 2018;
  • Cedolare secca: a decorrere dal 1° giugno 2017 i comodatari e gli affittuari che locano gli immobili per periodi non superiori a 30 giorni possono assoggettare a cedolare secca i redditi derivanti da tali locazioni;
  • Locazioni brevi: a decorrere dal 1° giugno 2017 i redditi dei contratti di locazione non superiori a 30 giorni, che sono stati conclusi con l’intervento di soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali on-line, sono assoggettati ad una ritenuta del 21% se tali soggetti intervengono anche nel pagamento o incassano i canoni o i corrispettivi derivanti dai contratti di locazione breve. La ritenuta è effettuata nel momento in cui l’intermediario riversa le somme al locatore;
  • Sisma-bonus: dal 2017 sono previste percentuali di detrazione più ampie, per le spese sostenute per gli interventi antisismici, effettuati su parti comuni di edifici condominiali e per gli interventi che comportano una riduzione della classe di rischio sismico;
  • Eco-bonus: maggiori detrazioni per alcune spese per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali;
  • Borse di studio: sono esenti le borse di studio nazionali per il merito e per la mobilità erogate dalla Fondazione Articolo 34;

Quali sono le novità più importanti da inserire nella dichiarazione precompilata 2018?

  • Spese d’istruzione: il limite delle spese d’istruzione per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale d’istruzione, è aumentato di 717 euro;
  • Spese sostenute dagli studenti universitari: per gli anni d’imposta 2017 e 2018 il requisito della distanza, previsto per fruire della detrazione del 19 per cento dei canoni di locazione, si intende rispettato anche se l’Università è situata all’interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 chilometri per gli studenti residenti in zone montane o disagiate;
  • Premi di risultato e welfare aziendale: innalzato da 2.000 euro a 3.000 euro il limite dei premi di risultato da assoggettare a tassazione agevolata. Il limite è innalzato a 4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro e se i contratti collettivi aziendali o territoriali sono stati stipulati fino al 24 aprile 2017;
  • Spese sanitarie: limitatamente agli anni 2017 e 2018 sono detraibili le spese sostenute per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali, inseriti nella sezione A1 del Registro nazionale di cui all’articolo 7 del decreto del Ministro della sanità 8 giugno 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 154 del 5 luglio 2001, con l’esclusione di quelli destinati ai lattanti;
  • Art-bonus: dal 27 dicembre 2017 è possibile fruire del credito d’imposta per le erogazioni cultura anche per le erogazioni liberali effettuate nei confronti delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione;
  • 5 per mille: da quest’anno è possibile destinare una quota pari al cinque per mille della propria imposta sul reddito a sostegno degli enti gestori delle aree protette;
  • Addizionale comunale all’Irpef: nel rigo “Domicilio fiscale al 1° gennaio 2017” presente nel frontespizio del modello è stata inserita la casella “Fusione comuni”;

Consulenza del team di insindacabili.it

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