Avviso bonario Agenzia delle Entrate: cosa fare?
Comunicazione di pagamento dell'Agenzia delle Entrate cosa è cosa fare

Cos’è un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate?

Comunicazione irregolarità dell’Agenzia delle Entrate: cos’è e cosa fare? Molti contribuenti, in questo periodo, stanno ricevendo una comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate, di pochi importi, per non aver pagato gli acconti di imposta, nella dichiarazione dei redditi 730.

Un avviso bonario è una comunicazione di richiesta pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, il quale informa il contribuente di un’irregolarità derivante da un controllo effettuato dal fisco, sulla dichiarazione dei redditi, trasmessa negli anni precedenti.

Vediamo insieme cos’è nello specifico una comunicazione di pagamento dell’Agenzia delle Entrate e cosa fare?

Quando arriva un avviso bonario dell’Agenzia delle Entrate?

Come abbiamo indicato nell’introduzione a questo articolo, molti contribuenti stanno ricevendo una comunicazione di irregolarità derivante dai controlli automatizzati sulle dichiarazioni fiscali, presentate per verificare che i dati in esse contenuti siano corretti e che i versamenti siano stati effettuati esattamente e nei termini previsti.

Il contribuente potrebbe ricevere un avviso bonario dall’Agenzia delle Entrate dopo due anni l’invio della dichiarazione fiscale 730, ad esempio, per i seguenti motivi:

  • coniuge e figli non fiscalmente a carico per aver superato i limiti di reddito, indicati erroneamente sulla dichiarazione dei redditi,
  • variazione dei redditi dichiarati all’Agenzia delle Entrate,
  • acconti di imposta non versati dal datore di lavoro sulla busta paga,
  • pagamento di versamenti F24 in ritardo,
  • acconti di imposta non versati dallo stesso contribuente.

Analizziamo l’ultima ipotesi, ossia il mancato versamento degli acconti di imposta da parte del contribuente.

Quando si pagano gli acconti di imposta al fisco?

Molte volte il contribuente, dopo l’elaborazione della dichiarazione dei redditi, è obbligato anche a versare gli acconti di imposta per l’anno successivo. Questi acconti di imposta, vengono recuperati, nella successiva dichiarazione dei redditi.

Questi acconti sono dovuti se l’imposta dichiarata nell’anno in corso (ad esempio nell’anno 2022 per la dichiarazione 730 2023) è superiore a 51,65 euro una volta sottratti le detrazioni, i crediti d’imposta, le ritenute e le eccedenze.

L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno oppure dell’imposta inferiore che il contribuente prevede di dover versare per l’anno successivo.

Secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate l’acconto di imposta si versa con:

  • un unico versamento entro il 30 novembre (con il codice 4034) dell’anno di imposta se l’acconto è inferiore a 257,52 euro
  • due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima è pari al 40% e va versata entro il 30 giugno dell’anno di imposta (Codice tributo 4033), la seconda è pari al restante 60% e va versata entro il 30 novembre dello stesso anno.

Cosa succede se non pago gli acconti di imposta irpef?

Quindi molti contribuenti omettono il pagamento degli acconti di imposta, anche se negli anni successivi si ripeta la stessa situazione reddituale e pagamento delle imposte.

Per questo il Fisco dopo due anni (circa), invia una comunicazione al contribuente per non aver pagato gli acconti di imposta. Un’imposta minima rispetto a quella che avrebbe dovuto pagare dopo il calcolo delle imposte irpef con la dichiarazione dei redditi.

Ad esempio questo contribuente doveva pagare sulla dichiarazione dei redditi dell’anno 2021, un acconto di imposta entro il 30 giugno con il codice tributo 4033 pari ad euro: 438 euro e 657 euro come secondo acconto (codice tributo 4034) entro il 30 Novembre.

Per non aver pagato gli acconti a Marzo 2023, questo contribuente ha ricevuto un avviso bonario da pagare di 61,54 euro dovuto al:

  • 3% della sanzione del primo acconto di 438 euro (13,14 euro) più gli interessi di 6,43 euro;
  • 3% della sanzione del secondo acconto di 657 euro (19,71 euro) più gli interessi di 22,26 euro.
Avviso bonario Agenzia delle Entrate

Avviso bonario Agenzia delle Entrate errato: cosa fare?

Quindi è opportuno pagare entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, l’importo minimo indicato dall’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello F24 in allegato all’avviso bonario. In questo caso la sanzione è ridotta (3% delle imposte non versate) più gli interessi maturati.

E’ possibile anche pagare in maniera rateizzata, versando la prima rata entro 30 giorni.

Al contrario, se il contribuente ritiene che ci sono eventuali errori sulla comunicazione di irregolarità, può sempre (entro 30 giorni dalla notifica dell’avviso) fornire chiarimenti e chiedere l’annullamento:

  • con il canale di assistenza online Civis,
  • contattare le sezioni di assistenza multicanale,
  • oppure fissare un appuntamento con la sede territoriale (o presso qualsiasi ufficio) dell’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate ricorda anche di conversare i documenti relativi alla dichiarazione dei redditi di ogni anno, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi.

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