Differenze tra caf patronato e sindacato
Differenze tra caf patronato e sindacato

Articolo aggiornato il 30 Giugno 2020 da Stefano Mastrangelo

Differenze tra caf patronato e sindacato: che cosa c’è da sapere?

Quali sono le maggiori differenze tra caf patronato e sindacato? La maggior parte dei lavoratori dipendenti, disoccupati e pensionati si rivolgono al caf, al patronato o al sindacato per svolgere qualsiasi pratica previdenziale, fiscale o per risolvere un problema lavorativo.

Questi Enti o associazioni sono ancora indispensabili per il cittadino?

Differenze tra caf patronato e sindacato: cosa sono?

Le associazioni sindacali come Cigl, Cisl, Uil, Confsal e altri specifici di settori, sono vere e proprie associazioni, riconosciute dal codice civile del nostro ordinamento. Raccolgono i loro contributi e si finanziano maggiormente attraverso diverse forme:

  • con i contributi sindacali trattenuti sulle buste paga del lavoratore dipendente, sempre con il consenso del lavoratore;
  • con i contributi sindacali trattenuti a seguito di presentazione di domanda di disoccupazione Naspi, ex Aspi, ex asdi o ex mobilità; per revocare la trattenuta sindacale leggi il nostro articolo cliccando qui.
  • attraverso i contributi sindacali trattenuti sul cedolino di pensione dei pensionati; per fare la disdetta guarda la nostra miniguida.

Inoltre il sindacato si finanzia anche attraverso le conciliazioni in sede sindacale (art. 2113 del codice civile), chiedendo nella maggior parte dei casi, un contributo al datore di lavoro per il costo di registrazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro e per la chiusura della stessa controversia.

A cosa servono i sindacati oggi?

I sindacati sono delle associazioni ancora utili per la difesa dei lavoratori, ma soprattutto per la firma dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati tra le associazioni di categoria dei datori di lavoro e le associazioni sindacali maggiormente rappresentative.

Nel tempo si è parlato molto di sindacato come un’altra “casta”. Riteniamo questa definizione priva di fondamento, in quanto secondo noi, c’è bisogno anche di una riforma chiara per definire le associazioni maggiormente rappresentative nel nostro paese.

I sindacati dovrebbero entrate nel consiglio di amministrazione delle aziende per far prevalere i diritti sociali, di sicurezza e per far rispettare le norme previsti dai contratti collettivi nazionali e dalla normativa lavoristica. Inoltre c’è bisogno di un’adeguata riforma per far valere i diritti di pensionamento dei sindacalisti, uguali a quelli dei lavoratori dipendenti del settore privato.

Le associazioni sindacali sono i promotori e fondatori dei patronati e dei Caf.

Differenze tra caf patronato e sindacato: che cos’è il Caf e come si finanzia?

Il Caf è un centro di assistenza fiscale, per svolgere tutte le pratiche fiscali dei contribuenti disoccupati, lavoratori dipendenti e pubblici e dei pensionati. Il Centro di assistenza fiscale è costituito da vari centri di raccolta, i quali raccolgono la documentazione e si avvalgono del Caf, per l’elaborazione e l’invio di diverse pratiche fiscali. Il Caf è necessario per:

  • elaborare ed inviare il modello Isee;
  • la raccolta della documentazione e per l’invio del modello 730 o ex Unico;
  • il calcolo e la stampa dei modelli F24 per il pagamento dell’Imu e della Tasi;
  • per l’invio della dichiarazione Icric per gli invalidi civili, per i percettori della pensione sociale e di indennità di accompagnamento;
  • l’invio dei modello Red dei pensionati italiani e dei modelli Red esteri
  • compilare e stampare i modelli degli assegni familiari sia per i lavoratori dipendenti e sia per i lavoratori pubblici;
  • la compilazione ed in tutti in caso l’invio del Rei, ex Sia e di tutte le agevolazioni delle Regioni italiani;
  • infine per la compilazione per l’esenzione ticket sanitario.

Insomma i Caf svolgono un lavoro notevole per assolvere i diversi adempimenti fiscali. Ma lo fanno gratuitamente? I Caf sono obbligati per legge a rilasciare alcune attestazioni e modelli fiscali gratuitamente, in quanto vengono finanziati in parte dallo Stato. Anche per l’invio del modello 730, i caf vengono pagati per una minima parte.

Pensiamo che a livello nazionale, ossia il caf centrale, riceve per ogni invio del modello 730, circa 16 euro. Invece le pratiche assolutamente gratuite (finanziate maggiormente dallo Stato) del caf sono:

  • il modello Isee;
  • l’invio della dichiarazione ICRIC e Red Inps;
  • la presentazione delle domande di maternità e gli assegni familiari al Comune, se è prevista apposita convenzione a pagamento;
  • l’invio delle pratiche finanziate dalle Regioni di riferimento.

I centri di raccolta, ossia gli enti che stanno sul territorio, sono quelli che percepisco dimeno per l’invio delle dichiarazioni fiscali, subendo un costo molto rilevante per le spese di affitto dell’ufficio e per le diverse utenze domestiche.

Differenze tra caf patronato e sindacato: che cos’è il patronato?

Il patronato è un Ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro, per svolgere le pratiche previdenziali GRATUITAMENTE. Il patronato nazionale, come l’Inca della Cigl o Itaca per la Uil, svolgono tutte le pratiche previdenziale del cittadino italiano, comunitario ed extracomunitario. In particolare inviano:

  • le pratiche di pensione, invalidità civile ed accompagnamento;
  • le disoccupazione Naspi;
  • i rinnovi di permesso di soggiorno;
  • assistano i lavoratori nelle pratiche di infortunio.

L’Ente di patronato si avvale degli uffici zonali territoriali, i quali possono direttamente inviare le pratiche previdenziali. Quindi se all’esterno dell’ufficio del sindacato, non c’è scritto Ufficio Zonale patronato, vuole dire che quello ufficio invia le pratiche, attraverso la direzione provinciale del patronato.

I patronati vengono finanziati dallo Stato attraverso l’invio di alcune pratiche previdenziali, come le pensioni, le invalidità civili e l’accompagnamento ed attraverso l’assistenza dei lavoratori in caso di infortuni sul lavoro.

Ad esempio una pratica di pensione vale 5 punti ed un punto vale circa 35 euro nel 2018 (in totale una pratica di pensione al patronato nazionale da parte dello Stato costa 175 euro).

Molti patronati stanno scomparendo o addirittura fallendo, per il ritardo dei pagamenti dello Stato e alcune volte per l’incapacità di gestire questi fondi.

I sindacati hanno un rapporto costante con le Direzioni nazionali, regionali e provinciali del lavoro, i Caf si confrontano sempre con l’Agenzia delle Entrate, mentre i patronati svolgono le loro pratiche con l’Inps, l’Inail e le Questure.

Differenze tra caf patronato e sindacato: il cittadino può inviare la pratiche all’Inps ed al Fisco?

Oggi lo Stato ha messo a disposizione diversi strumenti per il cittadino. Attraverso lo Spid, il codice Pin Inps dispositivo o le credenziali di noipa, il disoccupato, il lavoratore ed il pensionato, può assolvere molti adempimenti autonomamente come:

  • il 730 precompilato, attraverso l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate: infoprecompilata;
  • l’invio della disoccupazione Naspi;
  • il controllo del cedolino di pensione o della pubblica amministrazione e l’invio di tutte le pratiche Inps.

Per sapere tutte le modalità per fare qualsiasi pratica previdenziale e fiscale, continua a seguirci su insindacabili.it.

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15 Commenti

  1. chiedo cosa devo fare……ho rievuto notizia di invalidita” civile 75% tramite SPID.(carcinoma maligno tipo 2)(.ho notato nellla notifica(non ho fatto visita causa Covid)che hanno scritto un ospedale diverso da quello dell” intervento e anche la mancanza di diabete 2 ma insulino dipendente.e anche che ho fatto una brachiterapia anziche tre.il patronato non mi risponde da giorni.chiedo, posso rivolgermi a un altro? non ho firmato nessun assenso e i documenti li ho consegnati a una commercialista credendo facesse tutto lei.inoltre chiedo mi spetta qualcosa in denaro???ho una pensione ela minima ex indap ringrazio in anticipo della comprensione.annalida

  2. Dove faccio io isee se non superi il reddito di fanno pagare 5 euro, per tutto l’anno anceh io avevo sentito che era gratis avevano fatto un servizio anche striscia la notizia, come mai se è gratis bisogna pagare

  3. Per un errore de CAF, che avevo incaricato di occuparsi della mia domanda per l’ottenimento dall’APE sociale, ho perso 13 mesi di pensione. Pur avendo riconosciuto l’errore ed rassicurandomi che avrebbero risolto tutto e che, in caso non ci fossero riusciti, sarebbero stati coperti da un’assicurazione. In realtà l’ INPS, che ha comunicato dopo un anno che la documentazione era incompleta (se lo avessero fatto subito si poteva rimediare perdendo poco) afferma che, pur essendoci tutti gli elementi per ottenere l’APE, ma non essendo completa la domanda, non possono elargire la prestazione. Sono trascorsi due anni e, nonostante due richieste di risarcimento fatte da un legale del Codacons, si rifiutano di risarcire. Poiché per andare avanti con la denuncia l’avvocato mi chiede circa 4.000 euro (nonostante al momento dell’iscrizione il Codacons mi avesse garantito assistenza legale a 360 gradi), ho paura che oltre al danno mi si aggiunga la beffa. Ho un’assicurazione per l’assistenza legale con le Generali, ma mi dicono che non comprendono le cause con questi enti (?). C’é un modo per ottenere un po’ di giustizia o dobbiamo sempre subire il menefreghismo di questi organismi che si ritengono intoccabili?

    • In merito al maggior danno subito, esistono diverse sentenze a favore dei cittadini. Dovrebbe appurare il costo totale del procedimento legale, 4000 euro, richiesti dal l’ufficio legale di Codacons parrebbero eccessivi. L’associazione dovrebbe tutelare i cittadini e non i professionisti convenzionati. Può comunque proporre ricorso alla cancelleria del Giudice di Pace compentente per la sua zona. Provi a contattare un legale privato, corre il rischio di arrivare ad una conclusione rapida e probabilmente più indolore di quella prospettata dal Codacons.

  4. A una settimana prima della scadenza del mio contratto mi è stato promesso il rinnovo a tempo indeterminato con aumento di livello come direttrice tecnica (parlo di un centro estetico) tant’è vero che mi hano fato compilare il modulo per dirett tecnica. Durante le ferie natalizie sono stata contattata il giorno prima dell scadenza che rimanevo a casa perché i centri sono falliti ma, giustificando che chi ha contratto a tempo indeterminato rimarrà fino alla chiusura. Siceramente mi puzza tutto ciò. A chi devo rivolgermi??
    Grazie

  5. Sono iscritta allo snals da 15 anni 10€ al mese detratte dal cedolino. Ora per inviare i documenti tutti forniti da me al Inps per la pratica di anzianità pensione , il caf mi ha detto mi verranno detratte 10€ da ottobre in poi per un anno . Gli ho detto nn mi sembra corretta pagando già il sindacato e lui mi ha risposto che è così con tutti , tutti pagano per la domanda . Chi ha ragione ? Grazie.
    Jucci iucci

    • E’ possibile rivolgersi ad un patronato, tramite il contect center dell’Inps o tramite il codice Pin Dispositivo Inps.

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