Imu 2023 quali sono le agevolazioni e le riduzioni?
Quali sono le riduzioni IMU nel 2023?

Articolo aggiornato il 15 Giugno 2023 da Stefano Mastrangelo

Riduzioni e agevolazioni Imu 2023

Quali sono le agevolazioni e le riduzioni IMU nel 2023? La legge prevede delle agevolazioni per pagare meno l’antipatica imposta sugli immobili, da versare entro Giugno e Dicembre 2023.

Queste agevolazioni devono essere applicate secondo le condizioni e le regole stabilite dal legislatore e dai regolamenti dei Comuni.

Quali sono gli sconti Imu 2023?

Prima di procedere al versamento dell’Imu entro il 16 giugno 2023, il cittadino in possesso di più immobili, deve verificare la possibilità di applicare una riduzione sulla base imponibile Imu, un’eventuale riduzione dopo il calcolo dell’Imposta e una detrazione di 200 euro sulle case di abitazione classificate con categoria A1, A8 e A9.

Le principali riduzioni della base imponibile Imu, ossia l’importo su cui applicare l’aliquota Imu del Comune dove è situato l’immobile, è prevista per i seguenti casi:

  1. Fabbricati di interesse storico o artistico: La legge stabilisce che la base imponibile è ridotta del 50% per i fabbricati di interesse storico o artistico che rientrano nella definizione fornita dall’articolo 10 del Decreto Legislativo n. 42/2004. Questi includono beni culturali appartenenti a enti pubblici, istituzioni private senza scopo di lucro e anche beni immobili e mobili di particolare importanza artistica, storica, archeologica o etnoantropologica. La dichiarazione dell’interesse culturale è emessa dal Ministero della cultura.
  2. Fabbricati inagibili o inabitabili: anche in questo caso la base imponibile è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, limitatamente al periodo dell’anno in cui sussistono tali condizioni. L’inagibilità o inabitabilità è accertata dall’ufficio tecnico comunale sulla base di perizie a carico del proprietario. È possibile presentare una dichiarazione sostitutiva redatta da un tecnico abilitato.
  3. Unità immobiliari concesse in comodato a parenti: la base imponibile è ridotta del 50% per le unità immobiliari concesse in comodato da parte del contribuente ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale. Questa riduzione si applica solo se il contratto di comodato è registrato e se il comodante possiede una sola abitazione in Italia e risiede anagraficamente e dimora abitualmente nello stesso comune dell’immobile concesso in comodato. La riduzione si estende anche al coniuge del comodatario in caso di morte di quest’ultimo e presenza di figli minori.

La Corte di Cassazione ha confermato che le due riduzioni possono essere applicate contemporaneamente, in quanto perseguono finalità diverse.

Riduzione dell’imposta IMU da pagare: come fare?

Oltre alle riduzioni della base imponibile Imu, il legislatore ha previsto una riduzione dell’imposta, ossia dopo il calcolo dell’aliquota applicata dal Comune, pari al:

  • 75%, per le abitazioni locate a canone concordato,
  • 50%, per i soggetti non residenti titolari di pensione, maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, per una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso. (non è obbligatoria l’iscrizione all’Aire)

In tutti i casi, è necessario controllare l’agevolazione prevista che può essere applicata alla propria situazione personale, consultando anche l’ufficio Imu del proprio Comune di residenza.

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