Aumento Reddito Cittadinanza Bonus 600
Incremento importo Reddito Cittadinanza e Bonus Covid19

Articolo aggiornato il 19 Gennaio 2022 da Stefano Mastrangelo

SMS da Inps per incremento RdC e Bonus Covid-19

Diversi cittadini hanno ricevuto o stanno ricevendo nelle ultime ore, un SMS dall’Inps che recita così:

Gentile beneficiario del Reddito di cittadinanza, se nel tuo nucleo familiare sono presenti lavoratori, anche autonomi, che hanno i requisiti per beneficiare delle indennità per COVID-19, potresti aver diritto ad un incremento dell’importo del tuo Reddito di cittadinanza fino all’ammontare di 500 euro, 600 euro e 1000 euro, a seconda dei casi.

Ma cosa vuol dire esattamente questo SMS per i percettori del Reddito di Cittadinanza Inps? Scopriamolo insieme nel prosieguo di questo articolo.

Chi ha diritto all’incremento della ricarica Rdc?

Cosa significa questo messaggio dall’Inps, inviato ai percettori del Reddito di cittadinanza? Il decreto Rilancio numero 34 del 2020, all’articolo 84, comma 13, ha previsto, che i lavoratori in possesso di requisiti di cui ai commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 10 del medesimo articolo 84, quindi i beneficiari delle relative indennità, appartenenti a nuclei familiari già percettori del Reddito di Cittadinanza, di cui al Capo I del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, per i quali l’ammontare del beneficio in godimento risulti inferiore a quello dell’indennità di cui ai suddetti commi dell’articolo 84 del D.L. n. 34 del 2020, in luogo del versamento dell’indennità, si procede ad un’integrazione del reddito di cittadinanza fino all’ammontare della stessa indennità dovuto per ciascuna mensilità.

Quindi i beneficiari del reddito di cittadinanza, riceveranno l’incremento del reddito di cittadinanza, fino all’importo del bonus riconosciuto, se rientrano in queste categorie di lavoratori:

  • liberi professionisti titolari di partita iva attiva, alla data del 23 febbraio 2020, solo per gli iscritti alla gestione separata Inps, non titolari di pensione diretta,
  • lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa alla data del 23 febbraio 2020, non titolari di pensione diretta,
  • i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, artigiani, commercianti e coltivatori diretti, non titolari di pensione diretta,
  • lavoratori stagionali, indicati nella comunicazione obbligatoria Unilav del datore di lavoro, che hanno perso involontariamente il lavoro nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2019 e la data del 17 Marzo 2020. Gli stessi non devono essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non titolari di un contratto di lavoro dipendente alla data del 17 Marzo 2020;
  • operai agricoli a tempo determinato, che nell’anno 2019 hanno lavorato almeno 50 giornate effettive in agricoltura, non titolari di pensione,
  • agli iscritti al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che hanno versato almeno 30 contributi giornalieri nell’anno 2019, dal quale deriva un reddito non superiore a 50000 euro e non siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 Marzo 2020.

A questi lavoratori si sono aggiunti le seguenti categorie, previsti dal comma 8 dell’articolo 84:

  • lavoratori stagionali dipendenti, appartenenti a settori diversi del turismo e degli stabilimenti termali,
  • i lavoratori intermittenti,
  • i lavoratori occasionali privi di partita iva,
  • gli incaricati alle vendite a domicilio.

Quanto spetta di aumento?

Con la Circolare numero 66 del 29 Maggio 2020, l’Inps ha stabilito l’integrazione della Carta Rdc, per coloro che all’interno della famiglia, ci siano titolari del reddito di cittadinanza e rientranti nelle categorie di lavoratori precedenti, con determinati requisiti.

Le domande dovevano essere presentate entro l’8 Giugno 2020, come da comunicato dall’Inps, anche se, con il messaggio SMS del 30 Luglio 2020, sembrerebbe riaperta la possibilità di inviare ancora le domanda online.

Invece per chi ha già fatto domanda ed è stata respinta, l’Inps riesaminerà le domande di ufficio e provvederà, se accolta, all’integrazione della ricarica del Reddito di cittadinanza, sino all’importo del bonus spettante.

Ad esempio per un percettore di reddito di cittadinanza del mese di Aprile 2020, pari a 100 euro, anche bracciante agricolo a tempo determinato, che nell’anno 2019 ha lavorato almeno 50 giornate effettive in agricoltura, avrà diritto all’incremento di 400 euro (500 spettante bonus Inps – 100 euro Reddito di cittadinanza) per il mese di Aprile.

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