La pensione si può ritirare in qualsiasi ufficio postale
La pensione si può ritirare in qualsiasi ufficio postale

Articolo aggiornato il 26 Marzo 2020 da Nicola Di Masi

Come riscuotere la pensione anticipata di Aprile, Maggio e Giugno 2020?

Per i mesi di Aprile, Maggio e Giugno 2020, le pensioni ritirate all’ufficio postale, avranno delle date anticipate rispetto a quelle previste dal calendario degli inizi di gennaio. A causa del Coronavirus, le pensioni dei prossimi mesi, verranno pagate a scaglioni, secondo la lettera del cognome del pensionato.

Quindi la pensione di Aprile 2020, con accredito all’ufficio postale, si potrà ritirare dal 26 Marzo 2020 sino al 1° Aprile, la pensione di Maggio 2020: dal 27 Aprile al 30 Aprile e la pensione di Giugno 2020: dal 26 al 30 Maggio.

Quando si può riscuotere la pensione alla Posta?

A causa dell’emergenza Coronavirus, il governo, ha sospeso per tre mesi, il pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali Inps a favore delle imprese. Per questo il Presidente dell’Inps Tridico, ha pensato, in maniera errata, di dichiarare la scarsa liquidità dell’Inps e la possibilità del pagamento delle pensioni sino al mese di Maggio 2020.

Questa dichiarazione è completamente inappropriata, in un momento difficile per il nostro Paese e non corretta, in quanto la spesa per le pensioni viene pagata in parte dallo Stato ed in parte dai contributi dei lavoratori attivi. Quindi per adesso, non c’è nessun problema, per il pagamento delle pensioni successive a Maggio.

Tutte le pensioni ritirare presso gli uffici postali, saranno anticipate rispetto alla data prevista, per i mesi di Aprile, Maggio e Giugno. Ad esempio la pensione di Aprile, potrà essere incassata dai titolari dei trattamenti pensionistici, seguendo questo ordine per lettera:

  • Giovedì 26 Marzo: i Cognomi dalla A alla B
  • Venerdì 27 Marzo: i Cognomi dalla C alla D
  • Sabato mattina 28 Marzo: i Cognomi dalla E alla K
  • Lunedì 30 Marzo: i Cognomi dalla L alla O
  • Martedì 31 Marzo: i Cognomi dalla P alla R
  • Mercoledì 1 Aprile: i Cognomi dalla S alla Z

Nel caso di riscossione della pensione di un delegato, bisogna fare riferimento sempre alla lettera delle cognome del titolare del trattamento pensionistico o nel caso di ritiro della pensione del genitore per il minore, con diritto all’indennità di frequenza, alla lettera del cognome del minore. Le pensioni di Aprile 2020, potranno essere riscosse sino al 30 Maggio 2020. Mentre il pagamento delle pensioni, avverrà il 1° Aprile 2020, per quelle accreditate presso gli Istituti bancari.

La pensione si può ritirare in qualsiasi ufficio postale?

La pensione accreditata alla Posta, si può ritirare ogni mese, esclusivamente all’ufficio postale indicato durante la compilazione della domanda pensionistica. Quindi il pensionato, i primi giorni del mese, dovrà recarsi al frazionario dell’ufficio postale riportato nel modulo di pagamento delle domande per prestazioni pensionistiche.

Però in questo periodo, a causa del virus Covid 19, poste italiane ha comunicato che, alcuni uffici postali della propria rete territoriale, resteranno chiusi e non operativi. Per questo, al fine di garantire il pagamento delle pensioni e di qualsiasi prestazione a sostengo del reddito, per coloro che hanno indicato l’opzione per la riscossione in contanti presso lo sportello postale, il pagamento è consentito anche ad un ufficio diverso rispetto a quello ordinariamente previsto.

Per ritirare la pensione o la disoccupazione Naspi, presso gli uffici postali su tutto il territorio nazionale, il beneficiario del trattamento Inps deve esibire all’operatore i seguenti documenti:

  • documento di identità;
  • documento attestante il codice fiscale.

Nella pensione di aprile 2020, è prevista la rivalutazione piena, per i trattamenti pensionistici compresi fra tre e quattro volte il minimo, quindi fra 1.539,04 e 2.052,04 euro. Questo comporterà un piccolo aumento di pensione ed il pagamento degli arretrati sulla pensione dal mese di Gennaio a Marzo 2020.

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2 Commenti

  1. informazione sulla pensione reversibilita’ e contitolare con figlia inabile
    salve, sulle pensione reversibilita’, deceduto il coniuge marito, il supersitite resta la moglie vedova , e avendo una figlia inabile , che io sappia le quote contitolare sono divise 60% la moglie vedova, il 20% la figlia inabile, della reversibilita’ del defunto, il diritto aventi restanti sarebbe moglie, e figlia inabile del defunto, sono giuste e diritti di legge che le quote si suddividono, il 60% alla moglie vedova, il 20% la figlia inabile del defunto? oppure il 20% , essendo di una pensione contitolare, una parta va la quota della figlia inabile alla madre vedova in quanto gia’ la figlia inabile percepisce una pensione da lavoro con accompagnamento. grazie anticipatamente x la risposta.

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