La tredicesima viene rimborsata al datore di lavoro
A chi spetta la tredicesima

Articolo aggiornato il 17 Dicembre 2023 da Stefano Mastrangelo

Che cos’è la tredicesima mensilità?

La tredicesima è obbligatoria? Questa è una domanda che molti lavoratori si pongono, soprattutto in tempi di crisi economica, come quelli attuali tra il Post-Covid ed il lungo conflitto bellico in Ucraina.

La tredicesima mensilità o gratifica natalizia è una retribuzione differita, come la quattordicesima, riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati, che abbiano un rapporto di lavoro.

E’ corrisposta dal datore di lavoro ed è pagata nella maggior parte dei casi, nel mese di Dicembre o al termine del rapporto di lavoro a tempo determinato. La mensilità aggiuntiva della tredicesima spetta:

  • ai dipendenti pubblici di Noipa, nel mese di dicembre, insieme alla mensilità corrente,
  • ai lavoratori dipendenti del settore privato,
  • alle lavoratrici domestiche baby-sitter, colf e badanti, inquadrati nel contratto collettivo dei lavoratori domestici conviventi e non conviventi;
  • ai pensionati, sulla mensilità del mese di dicembre;
  • ai percettori della pensione di invalidità civile;
  • ai lavoratori part-time, con contratto a tempo determinato ed indeterminato.

La tredicesima non spetta:

  • ai lavoratori che hanno instaurato un rapporto di lavoro parasubordinato, come il contratto a progetto,
  • ai lavoratori autonomi occasionali,
  • ai percettori dell’indennità di frequenza,
  • non spetta ai titolari dell’indennità di accompagnamento,
  • agli operai edili, in quanto viene accantonato presso le Casse edili,
  • ai lavoratori agricoli, in quanto viene conteggiato nel terzo elemento della retribuzione.

Storia della Tredicesima

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva che viene corrisposta al lavoratore entro il 15 dicembre di ogni anno, in proporzione ai giorni lavorati e al salario percepito. La tredicesima non è soggetta a contributi previdenziali ed assistenziali, ma solo a ritenute fiscali.

La tredicesima ha lo scopo di integrare il reddito del lavoratore e di favorire il consumo, soprattutto nel periodo natalizio. La tredicesima è stata introdotta in Italia nel 1945, come misura di sostegno ai lavoratori dopo la seconda guerra mondiale. Da allora, la tredicesima è diventata parte fondamentale del salario dei dipendenti, che spesso la utilizzano per affrontare spese straordinarie o per risparmiare.

La tredicesima non è dovuta solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ad alcune particolari categorie di lavoratori autonomi.

I datori di lavoro hanno la possibilità di pagare mensilmente l’importo della tredicesima, anticipandola per quota, in ogni busta paga, rispetto al pagamento delle mensilità intera. Questo è possibile solo se non c’è un particolare divieto imposto dal Contratto collettivo nazionale del lavoro e se c’è un accordo inviduale o aziendale con il lavoratore.

Il lavoratore che riceve il pagamento della tredicesima mensilmente, dovrà controllare il suo effettivo importo, a conguaglio, nel mese di dicembre, quando il Consulente del lavoro calcolerà la retribuzione effettiva dell’anno trascorso.

Anche in caso di licenziamento, dimissioni, malattia, maternità o cassa integrazione si ha sempre diritto alla 13esima. In questi casi, l’importo della gratifica natalizia viene calcolato in base ai giorni effettivamente lavorati nell’anno e viene pagato al momento della fine del rapporto di lavoro.

La Tredicesima è Obbligatoria?

Ebbene sì, la Tredicesima è obbligatoria per Legge. I lavoratori dipendenti hanno diritto a ricevere la gratifica natalizia dal datore di lavoro.

Ma come si calcola l’importo spettante?
Per calcolare la tredicesima si sommano tutti i seguenti elementi retributivi percepiti nell’anno dal lavoratore:

  • retribuzione lorda mensile, per i mesi lavorati nell’anno;
  • indennità di contingenza;
  • scatti di anzianità;
  • altri elementi che identificano la retribuzione globale lorda mensile,
  • incentivi dell’azienda,
  • indennità di lavoro straordinario,
  • le indennità per ferie godute;
  • l’indennità di mensa,
  • la maternità, del solo 20% integrato dal datore di lavoro e non dall’Inps,
  • il congedo matrimoniale;
  • i permessi, per riduzione orario di lavoro o per allattamento,
  • le festività nazionali e patronali;
  • il preavviso non lavorato.

La mensilità aggiuntiva dunque, si calcolerà dividendo la retribuzione lorda mensile per 12 ed il totale, moltiplicandolo per gli effettivi mesi lavorati.

– IMPORTANTE – Viene considerato come mese intero, ai fini del calcolo della tredicesima, il mese con 15 giorni lavorativi o superiori.

La tredicesima è imponibile, sia ai fini del calcolo delle imposte IRPEF e sia al calcolo dei contributi Inps. Infatti sulla mensilità aggiuntiva (sia della tredicesima e della quattordicesima) si applicano le ritenute IRPEF previste ogni anno dallo Stato.

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