Articolo aggiornato il 25 Giugno 2024 da Stefano Mastrangelo
Indice
- 1 Quali sono i requisiti per la Naspi nel 2024? Cambia qualcosa?
- 2 Che cos’è l’indennità di disoccupazione?
- 3 Chi può richiedere la Naspi 2024?
- 4 Chi non può richiedere la Naspi 2024?
- 5 Chi ha diritto alla disoccupazione 2024?
- 6 Come fare domanda di disoccupazione 2024?
- 7 Cosa cambia per la disoccupazione 2024? Che documenti servono per la Naspi?
- 8 Come si calcola disoccupazione Naspi 2024?
- 9 Come controllare importo e durata della Naspi 2024?
- 10 Naspi 2024: ultime novità e cosa cambia
- 11 Naspi 2024 e Assegno di inclusione sono cumulabili?
- 12 In che giorni pagano la disoccupazione Naspi 2024?
Quali sono i requisiti per la Naspi nel 2024? Cambia qualcosa?
Vuoi saperne di più sulla Naspi 2024? Scopri le principali novità e come verificare i pagamenti. Inoltre, conosci la compatibilità con l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro?
Che cos’è l’indennità di disoccupazione?
L’indennità di disoccupazione è un sostegno economico riconosciuto a coloro che si trovano momentaneamente senza lavoro. Questo beneficio è stato istituito per aiutare le persone durante il periodo in cui cercano una nuova occupazione e non possono contare sul reddito derivante dal lavoro.
Che differenza c’è tra Naspi e disoccupazione? Una distinzione fondamentale tra la NASPI e il concetto generale di disoccupazione risiede nella specificità dell’accesso all’indennità di disoccupazione.
La NASPI è un programma mirato a fornire supporto economico ai lavoratori che hanno contribuito al sistema previdenziale e si trovano improvvisamente senza lavoro per motivi involontari. In contrasto, il termine “disoccupazione” si applica in modo più ampio a chiunque perda un impiego retribuito, ma non sempre implica l’accesso automatico a un’indennità di disoccupazione.
Comprendere queste differenze è cruciale per navigare nel complesso panorama della disoccupazione e dei relativi benefici.
Chi può richiedere la Naspi 2024?
La Disoccupazione Naspi 2024 può essere richiesta dagli:
- Apprendisti,
- dai soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato,
- dal personale artistico con rapporto di lavoro subordinato,
- dai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni,
- dagli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e consorzi che lavorano su prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai soci, secondo la legge 15 giugno 1984, n. 240
Chi non può richiedere la Naspi 2024?
La richiesta non può essere effettuata dai:
- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni,
- dagli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato al di fuori delle cooperative e consorzi, come previsto dalla legge n. 240 del 15/06/1984,
- dai lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, soggetti a normative specifiche,
- dai lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.
Chi ha diritto alla disoccupazione 2024?
Se stai cercando di ottenere la NASPI nel 2024, ci sono alcuni requisiti importanti da soddisfare. Ecco cosa devi sapere:
- stato di disoccupazione involontario: per avere diritto alla NASPI, devi trovarti in una situazione di disoccupazione involontaria. Questo può includere licenziamenti, licenziamenti disciplinari, scadenza del rapporto di lavoro, dimissioni entro un anno dalla nascita di un bambino, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro richiesta dal datore di lavoro presso l’Ispettorato Territoriale del lavoro, o risoluzione consensuale a seguito del rifiuto del lavoratore di trasferirsi presso la sede aziendale distante più di 50 km dalla sua residenza e non facilmente raggiungibile in 80 minuti o più con i mezzi pubblici. Inoltre, può includere anche la risoluzione consensuale incentivata per evitare il blocco dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo in casi di accordo aziendale tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali rappresentative.
- Requisito contributivo: È necessario avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti all’inizio della disoccupazione. Questo significa aver versato contributi previdenziali durante questo periodo.
- Retribuzione imponibile previdenziale: la tua retribuzione imponibile previdenziale deve essere almeno pari ai minimi settimanali stabiliti annualmente dall’INPS. È importante considerare anche i contributi previdenziali dovuti ma non ancora versati.
Assicurati di soddisfare tutti questi requisiti per poter richiedere con successo la NASPI nel 2024. Seguire la procedura corretta è fondamentale per ottenere questo importante beneficio economico.
Come fare domanda di disoccupazione 2024?
La domanda può essere presentata direttamente online con il tuo Spid, la Carta di identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi, o tramite un patronato, oppure contattando il Contact Center al numero 803164 da telefono fisso o 06164164 da telefono mobile.
Da quando si prende la disoccupazione? La pratica dovrà essere inviata entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. La Naspi 2024 decorre a seconda di quando viene inviata la domanda all’Inps. Infatti parte:
- dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
- dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui la domanda Naspi sia stata presentata dopo l’ottavo giorno;
- nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda Naspi se presentata successivamente all’ottavo giorno.
Basta consultare il servizio online: Consultazione Naspi (cliccando su dettaglio ed aprendo il file in pdf), per verificare la decorrenza della disoccupazione.
Quanto dura la disoccupazione Naspi 2024? La disoccupazione dura al massimo 24 mesi, ossia la metà dei mesi lavorati. Non c’è alcuna differenza di durata della Naspi, in base all’età anagrafica, come era in passato.
Ad esempio se hai lavorato 4 anni prima dello stato di disoccupazione, percepirai 24 mesi di indennità di disoccupazione. Se hai lavorato 2 anni, riceverai un anno di disoccupazione.
Cosa cambia per la disoccupazione 2024? Che documenti servono per la Naspi?
Per presentare la domanda di disoccupazione Naspi nel 2024, sono necessari pochissimi allegati (quasi nulla), dato che tutti i dati sono precompilati. I documenti da allegare facoltativi sono:
- il documento d’identità o il permesso di soggiorno in vigore per gli stranieri; (obbligatorio)
- le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento; (obbligatorio per chi non vede ancora l’accredito di contributi sull’estratto contributivo degli ultimi mesi o la data di licenziamento)
- il contratto di assunzione per i lavoratori a tempo determinato (obbligatorio i contratti e le ultime 10/12 buste paga dei supplenti della scuola);
- nel caso di colf e badanti, si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati,
- in caso di dimissione per giusta causa, bisognerà allegare obbligatoriamente la contestazione o la diffida inviata al datore di lavoro.
Il disoccupato, deve recarsi al Centro per l’Impiego con la ricevuta della domanda o scrivere una mail (allegando sempre la ricevuta Naspi), entro 15 giorni dalla presentazione della disoccupazione Naspi. Questo è un adempimento obbligatorio per eventualmente confermare la DID (la Dichiarazione di disponibilità al lavoro) e sottoscrivere il Patto di servizio.
Come si calcola disoccupazione Naspi 2024?
Per calcolare l’importo della NASPI, devi seguire questi passaggi:
- trova la tua retribuzione lorda totale negli ultimi quattro anni prima del tuo licenziamento. Puoi trovarla anche sull’estratto contributivo dell’INPS.
- Conta quante settimane (contando ogni sabato) hai lavorato in quei quattro anni.
- Dividi la retribuzione lorda totale (dal punto 1) per il numero delle settimane lavorate (dal punto 2) e poi dividi il risultato per 4.33. Questo ti darà un’idea dell’importo mensile medio.
- Per calcolare l’importo lordo mensile dell’indennità NASPI, inizia con il 75% di 1.425,21 euro e aggiungi il 25% della parte eccedente di 1.425,21 euro fino all’importo massimo mensile. (importi ufficiali del 2024)
Ricorda che questi sono calcoli generali e che l’importo effettivo della tua NASPI può variare in base alla tua situazione specifica.
Come controllare importo e durata della Naspi 2024?
Per verificare l’importo mensile e la durata della disoccupazione Naspi bisogna recarsi sul servizio online dell’Inps: Naspi indennità mensile di disoccupazione ed entrare con le tue credenziali. In seguito devi cliccare su Domande precedenti o sulla nostra disoccupazione e il simbolo € per controllare il prospetto della Naspi.
In seguito devi cliccare su prospetto di calcolo e visualizzerai: la decorrenza, la durata (in giorni) e l’importo lordo mensile.
Naspi 2024: ultime novità e cosa cambia
Quali sono dunque le principali novità relative alla domanda di Disoccupazione e cosa cambia con la Naspi 2024?
Per il 2024 non ci saranno grosse novità per la disoccupazione Naspi, in attesa di conoscere la legge finanziaria 2024 del nuovo Governo Meloni.
Naspi 2024 e Assegno di inclusione sono cumulabili?
L’Assegno di Inclusione è compatibile con qualsiasi strumento economico di sostegno al reddito delle famiglie per la disoccupazione involontaria, purché tu abbia i requisiti richiesti, sia per la Naspi e sia per l’ADI (assegno di inclusione).
Mentre il supporto per la formazione e lavoro è incompatibile con l’Assegno di inclusione e con ogni altra misura pubblica di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.
In che giorni pagano la disoccupazione Naspi 2024?
La consultazione dei pagamenti della Naspi non è cambiata molto rispetto agli anni precedenti. Le date di pagamento variano da mese a mese, ma in genere, nel 90% dei casi, avvengono tra il 10° e il 15° giorno del mese.
Puoi facilmente controllare i tuoi pagamenti utilizzando il tuo SPID, la Carta di identità elettronica o la CNS.
Ecco una guida semplice per farlo:
Consulenza Professionale Online Naspi 2024
Hai bisogno di ricevere maggiore assistenza per la tua Domanda Naspi? Nessun problema, affidati ai nostri Esperti del settore. Clicca e scopri di più!
Leggi gli ultimi articoli pubblicati sul nostro sito:
- Pagamento Trattamento integrativo su Naspi a Ottobre 2024: quando arriva?
- Da quando dovrebbe essere visibile il Pagamento Naspi a Novembre 2024?
- Il Conguaglio fiscale 2024 di fine anno: come funziona in busta paga?
- Assegno Unico Pagamento Novembre 2024: le 3 date Ufficiali di Pagamento Inps
- Primo Pagamento Assegno di inclusione a Ottobre 2024: quando arriva?
BUONGIORNO, IO HO TERMINATO LA DISOCCUPAZIONE QUESTO MESE( GENNAIO 2024) , MA NON CAPISCO PERCHE NON MI E’ STATO CARICATO ANCORA IL TRATTAMENTO INTEGRATIVO, MI SPETTA ESATTO?
Dipende dal suo reddito. A gennaio non lo prende nessuno. Cmq può sempre recuperarlo sulla dichiarazione dei redditi.
Dopo aver terminato il periodo di lavoro al 31 ottobre 2023, è stata presentata domanda Naspi al 2 novembre successivo tramite patronato. Dopo tre settimane senza notizie ed aver preso appuntamento ci si rende conto che non è stata inviata la comunicazione ad Inps. Si avvisa il patronato il quale invia una nuova domanda che Inps accetta a decorrere dal 22 novembre.
Il patronato tramite un impiegato afferma che per i giorni mancanti sono assicurati.
Al di là delle affermazioni di un impiegato quale procedura e quali passi andrebbero intrapresi per avere ristoro dei giorni perduti per questo errore?
Dovrebbe chiedere un risarcimento al suo datore di lavoro che non ha fatto la comunicazione.
Mi scuso per l’imprecisione. La mancata comunicazione è del patronato non del datore di lavoro. La richiesta di risarcimento va inoltrata alla sede locale, regionale o nazionale? Tramite un sindacato? uno studio legale? (ma in questo caso il gioco non vale la candela). Vorrei capire come muovermi. Grazie
Alla sede provinciale del Sindacato va anche bene.
Dovrebbe chiedere un risarcimento al suo datore di lavoro che non ha fatto la comunicazione.