seconda rata IMU scadenza 2023 - calcolo e aliquote
seconda rata IMU scadenza 2023 - calcolo e aliquote

Articolo aggiornato il 18 Dicembre 2023 da Stefano Mastrangelo

Scadenza Imu 2023 seconda casa: quando si paga?

Scadenza Imu seconda rata 2023 in arrivo, nel mese di Dicembre 2023. A breve i CAF ed i consulenti fiscali contatteranno i proprietari di seconde case, per pagare il saldo dell’imposta sugli immobili, entro il 18 Dicembre 2023.

Che cos’è l’IMU?

L’IMU, acronimo di Imposta Municipale Unica, è un’imposta locale italiana che grava sui possessori di immobili situati nel territorio comunale. Questa tassa è stata introdotta nel 2012 e ha sostituito l’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale e garantire una maggiore equità nella sua applicazione.

L’IMU si calcola in base al valore catastale dell’immobile e alle aliquote deliberate dal Comune in cui l’immobile è situato. Le entrate generate dall’IMU vengono utilizzate per finanziare i servizi pubblici locali, come la manutenzione delle strade, la gestione dei parchi, e altre spese comunali.

Quando si paga la seconda rata Imu 2023?

L’Imu 2023 si paga tramite il modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate, ossia con il modello F24, elaborato dal CAF o commercialista, in un’unica rata o in due rate diverse.

I versamenti IMU 2023, si possono versare direttamente in banca o in posta entro due scadenze previste:

  • entro il 16 Giugno 2023  (per il primo acconto o per la rata unica dell’interno anno)
  • entro il 18 Dicembre 2023 (per il pagamento del secondo acconto e per il conguaglio dell’intero anno d’imposta 2023).

Il pagamento della prima rata corrisponde al 50% dell’imposta IMU dovuta. Mentre entro il giorno 18 Dicembre 2023, si effettuerà il calcolo totale dell’intero anno, sottraendo quello già pagato a Giugno 2023.

Chi paga l’Imu a Dicembre 2023?

L’Imu è un’imposta sugli immobili ed è dovuta per tutti coloro in possesso di:

  1. di prima casa di abitazione di lusso, con categoria catastale A/1, A/8, A/9,
  2. di seconde case di proprietà, con diritto di usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi o per l’ex coniuge assegnatario dell’immobile,
  3. per le aree fabbricabili,
  4. in particolari casi, per i terreni;
  5. per gli immobili concessi in comodato gratuito (in questo caso la base imponibile è ridotta al 50%),
  6. sugli immobili con categoria commerciale,
  7. i pensionati residente all’estero con pensione internazionale (maturata grazie a contributi versati in Italia ed anche all’estero) hanno diritto ad una riduzione del 50% dell’imposta dovuta IMU, per un solo immobile situato in Italia, non locato e non concesso in comodato d’uso;
  8. i coniugi con due residenze diverse, dovranno decidere l’immobile (anche se uno residente) a cui si applicherà l’Imu;
  9. sono previste agevolazioni ed esenzioni per i proprietari di immobili dati in affitto, con inquilini morosi.

Chi non paga l’Imu? Non si paga l’IMU per i seguenti immobili:

  • per le abitazioni principali e per le pertinenze annesse alla prima casa, dove il contribuente ha la residenza anagrafica e la dimora abituale, registrata presso l’anagrafe del Comune;
  • per i fabbricati rurali strumentali;
  • sugli immobili destinati ad abitazione principale al coniuge separato o divorziato;
  • nei Comuni Montani solo per i terreni;
  • per gli alloggi sociali;
  • per l’unico immobile posseduto dal personale delle Forze armate o delle forze dell’Ordine.

In tutti i casi, è importante leggere i regolamenti comunali approvati annualmente dal Consiglio Comunale, entro il 28 Ottobre di ciascu anno, in quanto possono prevedere delle esenzioni e delle agevolazioni maggiori rispetto alla legge nazionale.

Come si calcola l’IMU 2023 sulle seconde case?

Il pagamento dell’IMU si riferisce all’anno in corso, in questo caso all’anno 2023. Quindi entro il 18 Dicembre 2023, si pagherà il saldo dell’anno 2023, degli immobili in possesso dal 1° Gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Ci potrebbero essere state delle variazioni durante l’anno, ad esempio un’acquisizione di un’eredità o una vendita di un immobile. In questo caso è opportuno ricalcolare l’imu dovuta, in base ai mesi di possesso.

Per pagare l’Imu, dobbiamo prima di tutto rivolgerci ad un geometra o ingegnere, per scaricare le visure catastali degli immobili di proprietà o scaricarle direttamente sulla nostra scrivania di fisconline.

In seguito dobbiamo prendere i dati indicati sulla visura:

  • rendita catastale dell’immobile o del valore dell’area fabbricabile del terreno;
  • la quota dei proprietari dei diversi immobili,
  • il Comune dove sono situati i fabbricati o i terreni.

Il secondo passaggio è quello di controllare le aliquote IMU 2023 del nostro Comune consultando il sito del Mef, che se non pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia entro il 28 ottobre 2023, si applicheranno quelle dell’anno 2022.

Dopo aver raccolto tutti questi dati, bisogna rivalutare la rendita catastale (indicata sulla visura catastale) della seconda casa di abitazione per il 5% (ossia rendita catastale + 5%) e moltiplicata per:

  • il coefficiente catastale relativo alla natura dell’immobile (160 per abitazioni);
  • l’aliquota Imu stabilita dal Comune dove è ubicato l’immobile.

Come pagare il saldo IMU 2023?

Gli importi ricavati dell’imposta IMU sugli immobili, bisogna riportarli sul modello F24 ordinario o semplificato. Il modello F24 semplificato in esempio è di una persona fisica con tre immobili. Il contribuente dovrà pagare 179 euro di IMU a saldo entro il 18 Dicembre 2023 (codice tributo 3918 pagamento IMU). Questo versamento si riferisce all’anno 2023.

Nel caso di decesso di un genitore, è importante calcolare immediatamente l’imu da versare e non aspettare la dichiarazione di successione dal Notaio o dal Consulente.

Riferimenti normativi: Circolare Mef n. 3/DF del 18/05/2002, Aliquote Imu e Tasi 2018, Software per il calcolo dell’Imu e della Tasi.

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