Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Stefano Mastrangelo
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Pace fiscale: cos’è, come funziona, quando
Quali sono le ultime novità della misura pace fiscale annunciata dal VicePremier Matteo Salvini? Il nuovo decreto fiscale, conterrà diverse disposizioni per chiudere definitivamente le liti pendenti, sino ad azzerare i debiti fiscali degli ultimi 5 anni, attraverso una vera e propria sanatoria fiscale.
Pace fiscale: cos’è?
La pace fiscale è un condono fiscale che permetterà, con un decreto fiscale collegato alla finanziaria, di sanare tutti i debiti con uno stralcio definitivo su tutto l’intero importo (capitale, sanzioni ed interessi). Secondo il Ministro Matteo Salvini è inutile una nuova definizione agevolata, perché i debitori con il Fisco, non possono permettersi di pagare, tantomeno, il capitale delle proprie cartelle esattoriali.
Per questo molti contribuenti con liti pendenti non impugnate o impugnate dinanzi a giudici tributari, sino all’approvazione del nuovo sconto fiscale, non prenderanno in considerazione i vari istituti per fare la pace con il Fisco:
- l’acquiescenza;
- la conciliazione giudiziale,
- le definizioni agevolate o le rottamazioni delle cartelle;
- il ravvedimento operoso.
Ultimissime Pace fiscale: come funziona?
Il Ministro Salvini è intervenuto in un convegno dell’Ugl con Marine Le Pen, per dichiarare che la pace fiscale è in arrivo con un decreto fiscale e che riguarderà tutti i debiti dei contribuenti sino ad un importo di 500.000 euro. La sanatoria fiscale riguarderà tutti i contribuenti che hanno inviato correttamente le dichiarazioni fiscali negli ultimi 5 anni e che non hanno potuto pagare le esose tasse dello Stato. Il Fisco chiederà una percentuale del 15-20% dell’intero importo del debito sul capitale, sugli interessi e sulle sanzioni.
Pace fiscale: quando?
La riforma fiscale è una delle misure più importanti del contratto di governo, firmato dai movimenti politici Lega-Movimento 5 Stelle. La cosiddetta pace fiscale è stata annunciata più volte e sicuramente sarà operativa dal prossimo anno 2019. Prima di attuare questa riforma fiscale è importante definire cosa succederà ai contribuenti che hanno:
- contenziosi tributari con l’Agenzia delle Entrate;
- liti pendenti impugnate o non impugnate con i giudici tributari;
- debiti con l’Inps e l’Inail;
- rateizzazioni con la definizione agevolata degli anni scorsi.
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