IBAN pagamento diretto CIG errato
Pagamento diretto con Cassa integrazione con Iban errato

Articolo aggiornato il 8 Maggio 2020 da Nicola Di Masi

Pagamento Cassa integrazione Iban errato

Cosa succede se l’Iban comunicato all’Inps, per il pagamento della Cassa integrazione, è errato o non valido? L’Inps con il messaggio numero 1904, del 7 Maggio 2020, ha chiarito cosa succede al pagamento diretto della cassa integrazione.

A partire dal 10 Aprile 2020, è stato eliminato il modello Sr163 ed i modelli AP03 e AP04 e per questo l’Inps, ha a disposizione una banca dati condivisa con gli istituti bancari e poste i italiane, per controllare che il codice fiscale del richiedente, coincida con il codice fiscale del l’intestatario o cointestatario del conto.

Perché i Pagamenti Cassa integrazione in deroga sono in ritardo?

Diversi Regioni sono in ritardo per l’espletamento di tutte le pratiche della cassa integrazione in deroga, come la Sicilia e la Lombardia. Quindi il ritardo dei pagamenti della cassa integrazione, soprattutto in deroga, potrebbero essere causati dal:

  • ritardo di invio delle domande della CIG, da parte dei Consulenti del lavoro delle aziende e dei modelli SR41/SR43,
  • per i ritardi di autorizzazione da parte delle Regioni,
  • oppure per aver indicato un IBAN errato o non coincidente, con il titolare o contitolare lavoratore, delle coordinate bancarie e postali.

Tutti i lavoratori in cassa integrazione salariale, devono prima di tutto chiedere al datore di lavoro, se è stata inviata correttamente tutta la documentazione ed il codice IBAN, per ricevere il pagamento diretto dall’Inps.

Nell’ultimo caso, ossia se:

  • non c’è corrispondenza tra il codice fiscale del beneficiario della prestazione e il codice fiscale del titolare del conto, della carta prepagata o del libretto postale o bancario,
  • o se, le coordinate bancarie sono errate, o i codici ABI e CAB non sono più in uso,

l’Inps provvede al pagamento della CIG con bonifico domiciliato. In questo caso, nel fascicolo previdenziale, non si troverà come ufficio pagatore quello indicato al datore di lavoro, ma sarà scritto POSTE.

Nel caso di bonifico domiciliato, il lavoratore dovrebbe attendere un:

  1. SMS di notifica del pagamento,
  2. una lettera da Postel alla propria residenza/domicilio, per riscuotere i soldi della cassa integrazione, con i propri documenti di identità in corso di validità e la tessera sanitaria o il codice fiscale.

Però come sappiamo, i tempi per ricevere la lettera dall’Inps sono abbastanza lunghi. Per questo l’Istituto ha previsto che, se il lavoratore non riceve la comunicazione, entro brevissimo tempo con servizio da Poste Italiane, può comunque recarsi a riscuotere l’importo della cassa integrazione alla Posta, presentando allo sportello postale:

  1. la stampa del dettaglio del pagamento della CIG, indicato nel servizio online Inps fascicolo previdenziale,
  2. il documento di identità in corso di validità ed il codice fiscale,

solo dopo l’effettiva data di disponibilità, indicata nel fascicolo previdenziale. Inoltre bisogna comunicare il codice Iban corretto al datore di lavoro, per ricevere i futuri pagamenti sul conto corrente.

Come stampare il pagamento della Cassa integrazione?

Per attestare il pagamento della cassa integrazione, bisogna accedere al sito dell’Inps ed in particolare al servizio online: Fascicolo previdenziale del cittadino. Per entrare bisogna indicare il codice fiscale e le credenziali Inps (Pin Inps, Spid, Carta nazionale dei servizi o carta di identità elettronica) e cliccare sul menu a sinistra Prestazione – Pagamenti

Cassa integrazione pagamento diretto Inps
Cassa integrazione pagamento diretto Inps

Dopo aver cliccato su PRESTAZIONE, si visualizzerà:

Cassa Integrazione Puglia 2020 Covid-19
pagamenti CIG Deroga Regione Puglia 2020
  • l’Agenzia Inps,
  • l’importo pagato,
  • la prestazione: CIG,
  • la data di disponibilità, data pagamento della Cassa integrazione,
  • l’ufficio pagatore indicato dove saranno accreditati i soldi,
  • il periodo, l’integrazione salariale lorda e la riduzione prevista.

Questo è il prospetto da consegnare all’operatore postale, solo dopo aver visionato la data indicata nel dettaglio pagamento. Nell’esempio, questo lavoratore potrà ritirare i soldi della cassa integrazione solo dopo il giorno 08 Maggio 2020.

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