Pensione anticipata lavoratori usuranti
Pensione anticipata lavoratori usuranti

Articolo aggiornato il 2 Agosto 2022 da Stefano Mastrangelo

Pensione anticipata lavori pesanti e faticosi

Il messaggio Inps numero 793 del 28 Febbraio 2020, ha fornito le istruzioni, per la presentazione della domanda anticipata di pensione entro il 1° Maggio 2020, ai lavoratori usuranti che hanno matureranno i requisiti dal 1° Gennaio 2021 al 31 Dicembre 2021.

Invece per coloro che hanno maturato i requisiti dal 1° Gennaio 2020 al 31 Dicembre 2020, la domanda di riconoscimento dello svolgimento di particolari lavoro usuranti, doveva essere già fatta entro il 1° Maggio 2019.

Pensione anticipata lavoratori usuranti

Ai lavoratori che svolgono particolari lavori pesanti e faticosi, come previsti dal D.Lgs n. 67 del 2011, possono richiedere la pensione in maniera anticipata rispetto ai requisiti richiesti dalla pensione di vecchiaia, a 67 anni di età e la pensione anticipata contributiva.

I lavoratori usuranti (non gravosi) sono quei prestatori di lavoro:

  • impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • i lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”;
  • i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;
  • i lavoratori notturni a turni;
  • i lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo.

Queste attività lavorative devono essere state svolte:

  • per almeno la metà dell’intero periodo lavorativo;
  • almeno 7 anni negli ultimi 10 anni lavorati.

Per accedere alla pensione anticipata con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, i lavoratori usuranti devono aver svolto delle attività faticose, come i turni di notte, indicate nella pagina informativa dell’Inps.

Requisiti pensione lavoratori addetti alla “linea catena”, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo

I lavoratori dipendenti:

  1. addetti alla “linea catena”,
  2. conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico collettivo,
  3. Lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo,

possono accedere alla pensione da lavoro dipendenti con:

  • almeno 35 anni,
  • con un’età minima di 61 anni e 7 mesi.

Mentre i lavoratori autonomi devono avere un’età minima di 62 anni e 7 mesi. Entrambi i requisiti devono essere maturati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Requisiti pensione Lavoratori notturni a turni

I  lavoratori dipendenti che svolgono la prestazione lavorativa per un numero di giorni lavorativi pari o superiori a 78 all’anno, conseguono la pensione con:

  • almeno 35 anni,
  • con un’età minima di 61 anni e 7 mesi.

Mentre i lavoratori occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno, che maturano sempre i requisiti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, possono accedere alla pensione con:

  • almeno 35 anni, se lavoratori dipendenti,
  • con un’età minima di 63 anni e 7 mesi.

I lavoratori autonomi devono possedere in quest’ultimo caso:

  • un’età minima di 64 anni e 7 mesi, raggiungendo quota 100,6.

I lavoratori dipendenti occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno, possono andare in pensione:

  • con almeno 35 anni,
  • un’età minima di 62 anni e 7 mesi, raggiungendo quota 98,6.

I lavoratori autonomi, devono avere:

  • un’età minima di 63 anni e 7 mesi, con il raggiungimento di quota 99,6.

Come fare domanda online 

La domanda online deve essere inviata entro il 1° maggio 2020 per coloro che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Alla domanda di accesso è necessario allegare la documentazione minima stabilita nella tabella A, allegata al decreto 20 settembre 2011 del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e dalla tabella A, allegata al decreto 20 settembre 2017 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, in base all’attività lavorativa.

L’istanza all’Inps deve essere compilata online con il modulo “AP45” e della modulistica necessaria indicata nella domanda.

Per chi presenta la domanda di riconoscimento del beneficio oltre il termine del 1° maggio 2020, la pensione decorre:

  1. un mese, per un ritardo inferiore o pari a un mese;
  2. due mesi, per un ritardo superiore a un mese e inferiore a tre mesi;
  3. tre mesi dopo, per un ritardo della presentazione della domanda pari o superiore a tre mesi.

Dopo la presentazione della domanda, l’Inps comunicherà se la domanda è stata accolta o respinta e nel caso di accoglimento, indicherà anche la data di decorrenza.

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