Pensione di cittadinanza 2019 a chi spetta, importi, quando parte?
Quando aumenterà la pensione nel 2019 grazie alla misura economica approvata dal Def e denominata “pensione di cittadinanza”?
La pensione di cittadinanza è un’integrazione delle pensioni di invalidità civile, assegni sociali e pensioni minime, che non superano l’importo di 780 euro mensili, con il rilascio di una carta prepagata denominata: carta reddito di cittadinanza.
Pensione di cittadinanza 5 Stelle: ultime notizie
In attesa di conferme sulla riforma delle pensione denominata “quota 100“, diciamo sin da subito che la pensione di cittadinanza entrerà in vigore nei primi mesi del 2019 per circa 4 milioni e mezzo di pensionati. Tale misura economica sarà disciplinata della legge di bilancio 2019 e riguarderà tutti i pensionati 67enni, con una pensione inferiore a 780 euro mensili. Nelle ultime ore, il Presidente del Consiglio Conte, ha confermato che la manovra del popolo non verrà cambiata, anche dopo le diverse bocciature di Banca d’Italia, Unione Europea e Corte dei Conti.
Pensione di cittadinanza 2019: a chi spetta?
Per capire a chi spetta la pensione di cittadinanza, dobbiamo analizzare la proposta “non ufficiale” del movimento 5 Stelle. L’aumento della pensione a partire dal 2019, spetterà a chi percepisce un importo della pensione inferiore alla soglia di povertà fissata a 780 euro mensili. Dalle indiscrezioni dei due VicePremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, la pensione di cittadinanza dovrebbe spettare:
- ai pensionati che vivono con la pensione minima di 507,00 (trattamento minimo del 2018);
- alle pensioni di invalidità civile, che nel 2018 ammontano a 282,00 euro circa mensili;
- ai percettori di assegni sociali.
Inoltre il pensionato deve possedere questi requisiti:
- residenza in Italia;
- aver compiuto 67 anni di età ed il nucleo familiare deve essere costituito solo da persone 67enni; (è previsto dopo l’approvazione della legge, anche a quei nuclei familiare con componenti con condizioni di salute gravi o non autosufficienti)
- aver un reddito familiare inferiore 7560 euro, elevato a 9.360 euro per chi è titolare di contratto di affitto o di mutuo per la casa di abitazione;
- avere un’indicatore della situazione economica Isee inferiore a 9.360 euro;
- non essere proprietario di altri immobili;
Spetteranno 630 euro per chi ha una casa di proprietà e 780 euro per chi ha un contratto di mutuo o è intestatario di un contratto di affitto.
Come funziona la pensione di cittadinanza 2019?
Dal 2019, 4 milioni e mezzo di pensionati, riceveranno un’integrazione del trattamento minimo, sino al raggiungimento della soglia di 780 euro mensili. Ad esempio per i pensionati che percepiscono:
- un importo di pensione pari ad euro 507,00 euro mensili, vedranno un aumento di 273 euro mensili;
- una pensione di invalidità civile, pari ad euro 282,00 mensili, la pensione aumenterà di 498 euro mensili;
- gli assegni sociali, la loro pensione sociale, sarà aumentata sino a 780 euro.
In tutti i casi precedenti, bisogna attendere l’approvazione della legge di bilancio 2019 e le circolari del Ministero del lavoro e dell’Inps. Per ricevere l’aumento della pensione bisognerà presentare un’apposita domanda, nel quale si dichiareranno, tutti i requisiti previsti dalla legge. Non è ancora chiaro se bisognerà presentare il modello Isee 2019, se il possesso dell’abitazione principale sarà considerata come reddito e quali saranno i reali beneficiari.
Pensione di cittadinanza 5 Stelle: quando entra in vigore?
La pensione di cittadinanza partirà dal 2019. I tempi sono ristretti e già lunedì 15 Ottobre 2018, potrebbe essere confermata la partenza di questa misura con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto fiscale, insieme con il reddito di cittadinanza 2019. Dalle ultime notizie, la pensione di cittadinanza, probabilmente partirà assieme al reddito di cittadinanza 2019, per dare un po’ di fiato ai conti economici dell’Inps.
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Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi
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