come funziona la pensione di vecchiaia nel 2023
Pensione di vecchiaia 2023: chi potrà andare in pensione

Articolo aggiornato il 3 Gennaio 2023 da Stefano Mastrangelo

Pensione di vecchiaia novità 2023

Pensione di vecchiaia 2023: chi potrà andare in pensione? – Quali sono i requisiti, i contributi e l’età per la pensione di vecchiaia 2023 con un minimo di contributi Inps?

La pensione di vecchiaia è un trattamento pensionistico riconosciuto dall’Inps, al raggiungimento di 67 anni di età e 20 anni di contributi, anche nel 2023, per chi ha versato presso l’assicurazione generale obbligatoria Inps, nei fondi esclusivi, sostitutivi o esonerativi, oppure presso la gestione separata Inps.

Chi può richiedere la pensione nel 2023?

La pensione di vecchiaia nel 2023, sia per i lavoratori privati e pubblici e sia per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), è riconosciuta solo se si raggiungono due requisiti:

  • raggiungimento dell’età prevista del lavoratore dipendente (privato e pubblico) o autonomo,
  • un minimo di versamento di contributi versati prima del 31 Dicembre 1995 o a decorrere dal 1° Gennaio 1996,
  • cessazione del rapporto di lavoro per i soli dipendenti pubblici e privati.

Per ottenere la pensione ordinaria di vecchiaia, dal 1° Gennaio 2019 al 31 Dicembre 2024, bisogna essere in possesso di,

  • 67 anni di età sino al 31 Dicembre 2024, (il requisito di età si potrebbe allungare sino al 2027)
  • 20 anni minimi di contributi, anche grazie al cumulo contributivo o alla totalizzazione, di gestioni Inps differenti,
  • un assegno superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (da 754,91 euro), solo per chi non ha contributi versati prima del 1° Gennaio 1996 (sistema contributivo),
  • 66 anni e 7 mesi e 30 anni di contributi per gli addetti ai lavoratori gravosi sino al 31 Dicembre 2024. (Per chi non ha percepito l’ape sociale a 63 anni)

Pensione di vecchiaia 2023 senza 20 anni di contributi

Per chi non ha versato, almeno 20 anni di contribuzione Inps presso l’AGO (la normale gestione obbligatatoria dell’Inps) e ha incominciato a versare dal 1° Gennaio 1996, la pensione di vecchiaia è accessibile con il sistema contributivo con:

  • 71 anni di età,
  • 5 anni di contributi effettivi (è previsto il cumulo contributivo da diverse gestioni)

Quando parte il pagamento della pensione di vecchiaia? La pensione, in questo caso, decorre dal mese successivo al raggiungimento dei requisiti di accesso.

Ci sono anche delle categorie specifiche che possono anticipare i requisiti della pensione di vecchiaia. Infatti i non vedenti (cechi dalla nascita o divenuti tali o dalla nascita o prima dell’inizio del rapporto lavorativo) hanno la possibilità di anticipare la pensione di vecchiaia anche nel 2023:

  • se sono lavoratori dipendenti con 51 anni di età per le donne e 56 anni per gli uomini (legge n. 218/1952)
  • se lavoratori autonomi con 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini;
  • con un minimo di contributi versati di almeno 10 anni (non è valido il cumulo contributivo in questo caso).

Al raggiungimento del requisito di età e contributivo, la finestra decorre (quindi il vero pagamento):

  • dopo 12 mesi, per i lavoratori del settore privato,
  • dopo 18 mesi, per i lavoratori autonomi.

Anche per i lavoratori dipendenti con un’invalidità accertata dalla Commissione medica invalidi civile pari all’80%, i requisiti per andare in pensione di vecchiaia sono:

  • 56 anni per le donne, nel settore privato, con 20 anni di contributi;
  • 61 anni per gli uomini, solo privati, con un minimo di 20 anni di contribuzione.

Per entrambi i requisiti, la pensione decorre dopo 12 mesi (finestra mobile) e non è previsto il cumulo contributivo per questo tipo di pensione.

Per ottenere la pensione sociale senza contributi versati bisogna essere in possesso di un reddito basso ed i requisiti dell’età, come indicato nella nostra guida: l’assegno sociale 2023.

Pensione di vecchia 2023 con 15 anni di contributi: a chi spetta?

L’art. 2, comma 3, del decreto legislativo n. 503 del 1992, ha previsto 3 opzioni per accedere, anche nel 2023, alla pensione di vecchiaia con un minimo di 15 anni di contributi. Ai sensi della circolare Inps n. 16 del 01/02/2013, i lavoratori possono accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contribuzione se:

  • sono titolari di 15 anni di contributi (obbligatori nella gestione AGO, figurativi, volontari o da ricongiunzione) versati alla data del 31 dicembre 1992,
  • se il lavoratore è stato autorizzato alla prosecuzione volontaria entro il 26 dicembre 1992 e senza aver obbligatoriamente versato, i contributi volontari entro 31/12/1992;
  • se i lavoratori hanno maturato un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni (prima della maturazione dei requisiti delle pensione di vecchiaia) e risultano occupati per almeno 10 anni, anche discontinuamente, per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare.

Quanto si prende con la pensione di vecchiaia 2023?

La pensione di vecchiaia 2023 può essere calcolata con tre sistemi differenti:

  1. sistema retributivo: per chi può far valere almento 18 anni di contributi versati Inps al 31/12/1995;
  2. sistema misto, per chi NON possiede una contribuzione al 31 dicembre 1995,
  3. sistema contributivo per chi ha incominciato a versare a partire dal 1° gennaio 1996.

La pensione di vecchiaia, dal 1° Gennaio 2012, decorre dal giorno 1 del mese successivo, rispetto alla data di compimento degli anni di età pensionabile. Dopo aver inviato la domanda online, sono necessari 30/60 giorni, per l’istruttoria della domanda.

L’Inps ai fini del calcolo dell’importo della pensione, terrà conto del valore dei contributi versati e delle retribuzioni imponibili Inps.

Per calcolare una simulazione della pensione di vecchiaia o anticipata, consigliamo di accedere al servizio online dell’Inps, seguendo le nostre istruzioni: Come si calcola la tua futura pensione.

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