Chi deve fare il modello 730 2023?
Quando è obbligatorio fare il modello 730/2023?

Articolo aggiornato il 21 Aprile 2023 da Nicola Di Masi

Quando c’è l’obbligo di presentare il 730/2023?

Quando è obbligatorio fare il modello 730/2023? Quali sono i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi nel corso del 2023? Dal 30 Aprile 2023 (precisamente dal 2 Maggio 2023) è possibile visualizzare i dati predisposti dell’Agenzia delle Entrate del 730 precompilato 2023.

Per poter accedere alla dichiarazione precompilata 2023, bisogna essere in possesso dello Spid, oppure della carta di identità elettronica o della carta nazionale dei servizi.

Chi è tenuto a presentare il 730 2023?

I soggetti che hanno percepito dei redditi nell’anno di imposta 2022, di qualsiasi genere, ossia dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, sono obbligati a controllare tramite un Caf, un professionista abilitato o l’applicazione web infoprecompilata dell’Agenzia delle Entrate, se devono, conviene o non devono presentare la dichiarazione dei redditi 2023.

Le persone fisiche obbligate ad inviare la dichiarazione dei redditi sono:

  • i contribuenti che hanno più Certificazioni Cu 2023 (ex Cud) con riferimento ai redditi conseguiti nell’anno 2022, ossia per tutti coloro che hanno lavorato per più datori di lavoro nell’anno di imposta 2023 o che sono stati pagati sia dall’Inps (con la cassa integrazione o la Naspi), dall’Inail o da altri Enti.
  • I titolari di contratti di locazione (che percepiscono il canone di un contratto di affitto), dal quale scaturisce anche solo il reddito di locazioni di fabbricati, anche con la sola opzione della cedolare secca;
  • le persone fisiche che, in base ai redditi del 2022, non hanno pagato le ritenute fiscali, le addizionali regionali e comunali o le hanno versate in misura inferiore;
  • i contribuenti che se anche, sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, hanno spese, detrazioni o acconti di imposta da recuperare dall’anno 2022;
  • i lavoratori ed i disoccupati che hanno percepito il nuovo trattamento integrativo della retribuzione e lo devono restituire,
  • chi è proprietario di più immobili in determinati casi.

In tutti i casi, è sempre meglio farsi consigliare da un professionista o verificare con il 730 precompilato, l’obbligatorietà dell’invio della dichiarazione dei redditi, per non rischiare di ricevere sanzioni o cartelle di pagamento negli anni successivi.

730 2023 precompilato come funziona?

Possono utilizzare il 730 2023 ordinario o precompilato, i contribuenti che hanno percepito i seguenti redditi, nell’anno d’imposta 2022:

  • reddito di lavoro dipendente ed assimilato (co.co.co e contratti a progetto);
  • redditi di terreni e fabbricati;
  • reddito di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo senza partita iva (prestazioni di compenso occasionale);
  • redditi diversi, ad esempio i redditi posseduti all’estero;
  • una tipologia di redditi soggetti a tassazione separata indicati nel quadro D.

Per consultare tutti i contribuenti che hanno la possibilità di compilare il modello 730 precompilato, consigliamo di leggere il nostro articolo: chi può presentare il 730 precompilato?

Quando non si è obbligati a fare il 730? Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi 730 ordinario o precompilato o modello dei redditi persone fisiche, i contribuenti possessori:

  • di solo reddito derivante dalla proprietà o usufrutto dell’abitazione principale e delle pertinenze, per i quali non è dovuta l’Imu e per altri fabbricati non locati che non sono situati nello stesso Comune dell’abitazione principale;
  • da soli redditi di lavoro dipendenti, di pensione o assimilati, percepiti da un unico datore di lavoro o sostituto d’imposta, purché siano stati applicati correttamente le imposte da pagare (ritenute fiscali e addizionali regionali e comunali) e le detrazioni fiscali per coniuge e figli a carico;
  • di interessi sui Bot o su altri titoli, già assoggettati ad un’imposta sostitutiva;
  • interessi sui conti correnti bancari o postali o da redditi derivanti da lavoratori socialmente utili;
  • di rendite erogate dall’Inail, di pensioni da guerra o privilegiate, di alcune borse di studio o di indennità non assoggettabili ad irpef.

Chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi 2023?

Sono esonerati dalla presentazione del 730 2023, le persone fisiche che non superano determinati redditi e se le ritenute fiscali irpef risultano, dall’imposta lorda al netto delle detrazioni per carichi di famiglia e da lavoro dipendente, pensione o altro, non superiori all’importo di euro 10,33.

Inoltre l’esonero si applica a tutti i contribuenti che non superano i seguenti redditi nell’anno di imposta 2022:

  • euro 500,00 di terreni e/o fabbricati compresa la casa di abitazione principale e le relative pertinenze;
  • 8176,00 euro di lavoro dipendente o assimilato o di pensione con giorni di detrazioni non inferiori a 365, solo se sono state indicate correttamente le detrazioni fiscali per coniuge e figli a carico e se sono state applicate correttamente tutte le ritenute ed addizionali Irpef;
  • euro 7500 da reddito da pensione ed 185,92 da terreni, compreso la casa di abitazione principale e pertinenze;
  • 8500,00 euro derivante da reddito di pensione e altri tipologie di reddito, per periodi non inferiori a 365 giorni, se le detrazioni e le imposte sul Cu 2023 sono state calcolate correttamente. Tale reddito complessivo deve essere determinato senza tener conto del reddito dell’abitazione principale e delle pertinenze;
  • euro 30.658,28 per compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche;
  • 5.500 euro per redditi assimilati ed altri redditi, come compensi per attività commerciali occasionali, redditi di lavoro autonomo occasionale o compensi per attività intramuraria del personale dipendente della sanità pubblica.

Tutti i contribuenti, anche se solo in possesso di questi redditi elencati precedentemente, devono controllare, la convenienza dell’invio della dichiarazione dei redditi, se sono in possesso di spese che si possono scaricare sul modello 730.

Ad esempio, i pensionati potrebbero presentare il modello 730, in alternativa al RED, per comunicare all’Inps i redditi percepiti.

Consulenza del Team di insindacabili.it
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