Penalizzazione Quota 100 contributi figurativi validi
Quota 100 contributi figurativi validi

Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi

Quota 100 contributi figurativi validi e penalizzazione

A chi spetta la pensione anticipata quota 100 dopo il decreto legge del Governo? Quali sono i contributi figurati validi per raggiungere i 38 anni di contributi? Quota 100 è una forma di pensione anticipata per i cittadini con un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contributi versati. 

Quota 100: testo definitivo

Il Consiglio dei Ministri n. 38, ha approvato il decreto legge sul reddito di cittadinanza, su quota 100 ed opzione donna. Il decreto ha previsto che:

  • dal 1° Aprile 2019 partirà il reddito e la pensione di cittadinanza,
  • quota 100, per le persone che raggiungono un’età anagrafica di 62 anni e 38 anni di contribuzione, sia per i dipendenti pubblici e sia per i dipendenti privati;
  • opzione donna per le donne lavoratrici con 58 anni di età (se dipendenti) o 59 anni di età (per le lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi al 31/12/2018;
  • proroga dell’Ape sociale con 63 anni di età e 30 di contribuzione, con particolari condizioni sociali.

Pensioni quota 100: come funziona?

La pensione anticipata quota 100, è un anticipo pensionistico sperimentale sino al 31/12/2021 e permette di andare in pensione con:

  • 62 anni di età compiuti;
  • con 38 anni di contribuzione effettiva.

La pensione quota 100 decade e non è compatibile:

  • con i redditi di lavoro dipendente;
  • con i redditi di lavoro autonomo (salvo quelli per lavoro autonomo occasionale, sino ad un limite complessivo di 5000 euro);

Calcolo importo pensione con quota 100: penalizzazioni?

Il Ministro dell’Interno Salvini ha dichiarato in conferenza stampa, che la pensione anticipata quota 100, non prevede penalizzazioni. E’ realmente così? Per il calcolo della quota 100, il lavoratore dipendente privato e pubblico, deve considerare alcuni fattori:

  • la mancata contribuzione versata, per la scelta di andare prima in pensione rispetto ai requisiti ordinari;
  • la situazione contributiva versata al 31/12/1995 sino al 31/12/2011. Dal 2012 la riforma Fornero ha previsto il calcolo della pensione con il sistema contributivo.

Infatti se il lavoratore ha 18 anni di contributi entro il 31 Dicembre 1995, si applicherà un calcolo retributivo sino al 31/12/2011. Mentre se il lavoratore ha meno di 18 anni di contributi al 31 Dicembre 1995, ai fini dell’importo della pensione, si calcolerà l’intera pensione con un calcolo contributivo, ossia in base ai contributi versati.

Finestre 2019 Quota 100

La pensione anticipata quota 100, partirà dal 1° Aprile 2019 per i lavoratori dipendenti ed autonomi e dal 1° Agosto 2019 per i dipendenti pubblici. I lavoratori dipendenti privati ed autonomi, andranno in pensione a decorre dal:

  • 1° Aprile 2019, se hanno maturato i requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, entro il 31 Dicembre 2018;
  • dopo tre mesi dalla maturazione dei requisiti di 62 anni compiuti e 38 anni di contributi, a partire dal 1° Gennaio 2019; (ad esempio per chi ha maturato i requisiti a Marzo 2019, la pensione sarà riconosciuta a decorrere dal 1° luglio 2019)

I lavoratori pubblici potranno andare in pensione con Quota 100 solo:

  • dal 1° Agosto 2019 (novità del decreto), se maturano i requisiti (62 anni + 38 anni di contributi) entro la data di entrata in vigore del Decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri n. 38 (entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale verso la fine del mese);
  • dopo 6 mesi dalla maturazione dei requisiti, a partire dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del Decreto Legge; (ad esempio per chi ha maturato i requisiti a Luglio 2019, la pensione sarà riconosciuta a partire da Gennaio 2020).

Per il personale della scuola, quota 100 è accessibile con 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati entro il 31 Dicembre 2019. Sarà possibile andare in pensione dal 1° Settembre 2019 con una domanda di collocazione a riposto, entro il 28 febbraio 2019.

I lavoratori potranno lavorare sino al giorno prima dalla data di decorrenza della pensione ed i dipendenti delle amministrazioni pubbliche dovranno dare un preavviso di 6 mesi.

Contributi figurativi validi per quota 100

Per raggiungere i 38 anni di contributi, abbiamo detto che sono validi i contributi versati:

  • alla gestione obbligatoria dell’Inps (AGO)
  • alla gestione separata dell’Inps di cui all’art. 2, comma 26 della legge 8 Agosto 1995 n. 335,
  • gestione dei lavoratori autonomi;
  • alle forme esclusive e sostitutive della gestione obbligatoria Inps.

Per i cittadini titolari di contribuzione in due o più gestioni pensionistiche, è possibile cumulare i contributi versati, per i periodi assicurativi non coincidenti.

Inoltre la contribuzione valida per quota 100 sono:

  • il riscatto oneroso della laurea, prima del pagamento della pensione quota 100 (con possibilità di deduzione fiscale sulla dichiarazione fiscale 730 o Ex modello Unico);
  • il cumulo contributivo GRATUITO tra diverse gestioni Inps (non è possibile per i liberi professionisti);
  • ricongiunzione onerosa di contributi, versati in casse private dei professionisti iscritti all’Albo;
  • i contributi versati con il saldo e stralcio dei debiti contributivi dal 2000 al 2017;
  • l’accredito dei contributi del servizio militare;
  • agli invalidi vengono riconosciuti due mesi sino a 5 anni di contribuzione, per ogni anno di lavoro presso datori di lavoro privati e pubblici, dal momento in cui si ottiene un’invalidità maggiore del 74%(certificata con verbale) e per le prime quattro categorie delle pensioni di guerra.

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2 Commenti

  1. SONO UN DIPENDENTE PUBBLICO CON UN’IVALIDITA’ DEL 76% DAL 2005, CON IL SISTEMA MISTO I DUE MESI DI MAGGIORAZIONE CONTRIBUTIVA OGNO ANNO, NELLA QUOTA RETRIBUTIVA POSSONO ESSERE AGGIUNTI PER LA MISURA ANCHE DELLA PENSIONE? VI RINGRAZIO ANTICIPATQAMENTE

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