ulteriore detrazione per ex bonus renzi nel 2021
Trattamento integrativo reddito 2021 e ulteriore detrazione: come funziona?

Articolo aggiornato il 18 Marzo 2021 da Stefano Mastrangelo

Trattamento integrativo e ulteriore detrazione D.L. 3/2020

Come ottenere il trattamento integrativo sulla retribuzione e l’ulteriore detrazione nell’anno 2021? Sono in arrivo sulle buste paga, il trattamento integrativo di 100 euro, solo per determinati lavoratori dipendenti e disoccupati.

Che cos’è il trattamento integrativo? Il trattamento integrativo dei redditi da lavoro dipendente e assimilati è il nuovo Bonus Renzi 2021, pari ad un importo di 1200 per l’anno 2021, riconosciuto sulla busta paga o sulla Naspi.

Chi può chiedere il trattamento integrativo redditi lavoro dipendente e assimilati?

Trattamento integrativo e ulteriore detrazione 2021: a chi spetta?

Il decreto legge 3/2020 convertito con legge numero 21 del 2 Aprile 2020 , riconosce un nuovo bonus irpef sulla busta paga da Gennaio a Dicembre 2021, eliminando il vecchio credito di 80 euro mensile.

Chi ha diritto al trattamento integrativo? Il trattamento minimo di 100 euro mensili è erogato:

  • ai lavoratori dipendenti pubblici e privati,
  • ai disoccupati in Naspi,
  • per i lavoratori in cassa integrazione,
  • ai lavoratori percettori dell’Ape Sociale,
  • ai sacerdoti,
  • per i soci delle cooperative,
  • ai lavoratori socialmente utili,
  • ai co.co.co.,
  • peri i titolari di stage, borse di studio o formazione professionale.

Queste categorie di lavoratori, per ottenere il bonus irpef di 1200 euro annuale, devono avere un reddito presunto annuale, nell’anno in corso, da un minimo di 8150 euro a 28.000 euro, per 365 giorni di detrazione fiscale.

Il credito irpef è entrato in vigore da Luglio 2020 per 16 milioni di lavoratori. Infatti grazie al pagamento del trattamento integrativo sulle retribuzioni, tantissimi lavoratori e disoccupati in Naspi, hanno ricevuto un importo di 600 euro negli stipendi da Luglio a Dicembre 2020 o esclusivamente sulla busta paga di Dicembre 2020, con il conguaglio fiscale.

Facciamo un esempio concreto su una busta paga di un lavoratore dipendente. Negli elementi della retribuzione, visualizzeremo la voce: Tratt.Int.Redd. D.L.3/2020, di importo pari a 100 euro.

Aumento 100 euro sulla busta paga di Luglio 2020
Aumento 100 euro sulla busta paga di Luglio 2020

Nell’esempio, l’importo del credito irpef è pari a 101,09. Ossia 1200/365 = 3,28 euro per i giorni di detrazioni indicati in busta paga.

Calcolo ulteriore detrazione 2021 per i redditi alti

La riforma del cuneo fiscale 2020, prevede un ulteriore detrazione fiscale, anche per i lavoratori con un reddito più alto di 28000 euro pari ad:

  1. 80 euro mensili, aumentata del prodotto tra 240 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 35.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se la somma del reddito complessivo Ã¨ superiore a 28.000 euro ma non a 35.000 euro;
  2. una detrazione fiscale di 80 euro mensili, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro e sino a 40.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 5.000 euro.

Come richiedere il Bonus Irpef di 1200 euro? Quando arriva?

Per richiedere il trattamento integrativo o l’ulteriore detrazione sulla busta paga o sulla naspi, il beneficiario non deve inviare nessuna domanda.

E’ il Consulente del lavoro, la tesoreria di NoiPa e l’Inps, a determinare il reddito presunto dell’anno 2021 ed il calcolo mensile del trattamento integrativo o dell’ulteriore detrazione fiscale. Al Bonus irpef si può solo rinunciare, comunicandolo al datore di lavoro, con il modello di detrazione fiscale, entro il 31 Gennaio 2021.

Ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, aventi diritto, viene corrisposto il credito irpef nelle buste paga da gennaio a dicembre o nella busta paga di dicembre, a conguaglio. Mentre ai disoccupati in Naspi, viene erogato dall’Inps, da Febbraio a Dicembre.

Il credito irpef non è assolutamente un costo per il datore di lavoro, non fa reddito di nessun tipo e si può sempre recuperare sulla dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

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