100 euro cuneo fiscale - aumenti busta paga
Aumenti in busta paga da Luglio 2020 100 euro

Articolo aggiornato il 7 Agosto 2020 da Stefano Mastrangelo

Riforma del Cuneo Fiscali ed aumento degli stipendi da Luglio 2020

Da Luglio 2020 ci sarà l’aumento di 100 euro in busta paga? Molti lavoratori dipendenti, nello stipendio di Luglio 2020, troveranno un aumento di 100 euro o di 20 euro, a seconda della fascia di reddito complessivo annuale.

Infatti parte il cosiddetto ed annunciato taglio del cuneo fiscale in busta paga, per 16 milioni di lavoratori dipendenti, che consentirà ai prestatori di lavoro, di ricevere sino a 600 euro in più, sullo stipendio da Luglio a Dicembre e 1200 euro, a partire dall’anno 2021.

Bonus Renzi e taglio cuneo fiscale 2020

Il taglio del cuneo Fiscale va ad aumentare l’importo del Bonus Renzi (da 80 a 100 euro per i lavoratori con un reddito sino a 24.600), definito in passato come “mancia elettorale”, spettante ai seguenti prestatori di lavoro:

  • ai lavoratori dipendenti pubblici e privati ed assimilati, con contratto a tempo determinato o indeterminato;
  • ai Soci – lavoratori di cooperative;
  • ai percettori di indennità di mobilità o cassa integrazione;
  • ai lavoratori con contratto a progetto;
  • ai lavoratori socialmente utili;
  • chi è titolare di un assegno legato alla formazione professionale o a borse di studio, quando supera determinati importi;
  • ai disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione Naspi;
  • ai pensionati percettori dell’Anticipo pensionistico Ape sociale.

Quanto spetta di aumento da Luglio 2020?

Nella busta paga di Luglio 2020, tantissimi lavoratori, vedranno degli aumenti di 20 o 100 euro, in base alle reddito presunto dell’anno 2020 del lavoratore:

  1. 100 euro mensili di Bonus irpef (1200 euro annuali) per i lavoratori dipendenti, disoccupati in Naspi e pensionati con Ape social, con un reddito complessivo annuale tra gli 8200 euro e 28.000 euro,
  2. 80 euro mensili di credito irpef (960 euro annuali) per i soggetti con reddito complessivo annuale da 28.000 euro e sino a 35.000 euro,
  3. un importo dagli attuali 80 euro mensili che va a ridursi progressivamente, per i beneficiari con reddito complessivo annuale superiore a 35000 euro e sino a 40.000 euro.

Al contrario, il bonus Renzi sarà riconosciuto sino allo stipendio di Giugno 2020, ai lavoratori con:

  • reddito complessivo individuale da 8.200,00 euro e non superiore a 24.600,00 euro.
  • se invece il reddito presunto annuale di un lavoratore dipendente o di un disoccupato in Naspi, supera i 24.600,00 euro, il Bonus di 80 euro si percepisce in maniera parziale (in proporzione al reddito complessivo percepito).
  • Non spetta se si supera il limite di 26.600 euro.

Il credito irpef viene riconosciuto in automatico, senza la necessità di inviare nessuna domanda all’Inps. Sarà il datore di lavoro a consegnare eventualmente il modulo delle detrazioni fiscali.

Quando rinunciare al Bonus Irpef – Cuneo fiscale

Quando è necessario rinunciare al Bonus Irpef? Ogni anno, il datore di lavoro, consegna al lavoratore, il modello delle detrazioni fiscali, per il riconoscimento delle detrazioni di lavoro dipendente ed assimilato, per i familiari a carico e per l’eventuale rinuncia del bonus Renzi.

Nel caso in cui il dipendente pensa di superare il reddito previsto dal nuovo cuneo fiscale, dovrebbe comunicare al datore di lavoro, di voler rinunciare al Bonus irpef, per non rischiare di doverlo pagare e restituire nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo.

In questo caso, rinunciando al bonus irpef, il lavoratore non revoca per sempre il bonus, perché nel modello 730 dell’anno successivo, il modello fiscale calcolerà automaticamente se spettante o non spettante.

Invece per revocare il bonus cuneo fiscale dalla disoccupazione Naspi, è importante seguire la procedura telematica dell’Inps.

Quando arrivano i 100 euro in busta paga?

Il pagamento del Bonus irpef – Cuneo fiscale, avverrà secondo le seguenti modalità:

  • mensilmente sulla busta paga, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati,
  • con un pagamento in data diversa, rispetto alla disoccupazione Naspi, sul conto corrente bancario o postale dove è accredita la disoccupazione, a partire dal mese di Febbraio,
  • con una data di disposizione diversa, sulla pensione Ape sociale.

Non si pagano le imposte irpef e i contributi Inps sul Bonus Renzi di 960 euro e cuneo fiscale di 1200 euro. Lo stesso non costituisce un costo per il datore di lavoro, perché lo eroga sulla busta paga e lo recupera dalle tasse pagate con il modello F24.

I lavoratori domestici Colf e Badanti, possono recuperare il Bonus irpef direttamente dall’Agenzia delle Entrate, nel mese di Dicembre, solo attraverso l’invio telematico della dichiarazione dei redditi 730 senza sostituto.

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