Blocco rivalutazione pensioni Giugno 2019
Blocco rivalutazione pensioni Giugno 2019

Articolo aggiornato il 23 Settembre 2019 da Nicola Di Masi

Blocco rivalutazione pensioni Giugno 2019: cifre ed esempi

L’art. 1 della legge di bilancio 2019, ha previsto un blocco della rivalutazione delle pensioni, a partire dal mese di Gennaio 2019. Infatti i pensionati con trattamenti pensionistici superiori a 3 volte il trattamento minimo (1522,26 euro), si sono visti a partire da Aprile 2019, un importo inferiore, rispetto alle mensilità precedenti. Vediamo insieme il taglio delle pensioni e quando sarà effettuato il conguaglio da Gennaio 2019 a Marzo 2019.

Taglio pensioni Inps: conguaglio a Giugno 2019

Il messaggio Inps n. 1926 del 20 Maggio 2019, ha previsto un doppio taglio delle pensioni a giugno 2019. Infatti i pensionati con un assegno pensionistico superiore a 100.000 euro annui ed i pensionati con un assegno mensile superiore a 1522,26 euro, riceveranno un taglio delle pensioni, in maniera differente.

Le pensioni da Gennaio 2019, sono state rivalutate del 1,1%, in base al decreto del 16 Novembre 2018 del Mef. Per questo i trattamenti pensionistici, dal 1° gennaio 2019, sono pari a:

  • 377,44, per chi percepisce l’assegno sociale (una misura di sostegno al reddito, per chi non ha un minimo contributivo per ottenere una pensione);
  • 513,01 euro, per chi riceve un trattamento minimo di pensione,
  • 285,66 euro, per chi percepisce l’assegno di invalidità civile.

Tutti coloro che ricevono mensilmente una pensione inferiore a 1522,26 euro, hanno avuto una rivalutazione piena (del 1,1%) del trattamento pensionistico.

Blocco rivalutazione pensioni Giugno 2019: a quanto ammonta?

La circolare Inps n. 44 del 22/03/2019, ha previsto una rivalutazione inferiore, per le pensioni superiori a 3 volte il trattamento minimo. Abbiamo detto che se un pensionato percepisce un trattamento minimo, inferiore a 1522,26 (507,42 * 3 = 1522,26), la rivalutazione del 1,1% sarà pari al 100%. In questo caso il pensionato con un trattamento minimo, percepirà da Gennaio 2019, una pensione pari a 513,01 (507,42*1,1% = 1522,26). Mentre:

  • per le pensioni superiori a 1522,26 e fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (2029,68 euro), la rivalutazione della pensione non è del 1,1%, ma del 1,067%;
  • per le pensioni superiori a 4 volte il trattamento minimo (2029,68) e pari o inferiori a 5 volte il trattamento minimo (2537,10 euro), la rivalutazione è dello 0,847%;
  • per le pensioni superiori a 5 volte il trattamento minimo (2537,10 euro) e pari o inferiore a 6 volte il trattamento minimo Inps (3044,52 euro); in questo caso la rivalutazione è dello 0,572%.
  • per le pensioni superiori a 6 volte il trattamento minimo (3044,52 euro) e pari o inferiore a 8 volte il trattamento minimo Inps (4059,36 euro),la rivalutazione è dello 0,517%;
  • per le pensioni superiori a 8 volte il trattamento minimo (4059,36 euro) e pari o inferiore a 9 volte il trattamento minimo Inps (4566,78 euro), Il tasso di rivalutazione è pari a 0,495%;
  • infine, per le pensioni superiori a 9 volte (4569,28 euro) il trattamento minimo Inps, la rivalutazione è dello 0,44%.

Debito ricalcolo perequazione 2019: che cos’è?

Il cedolino della pensione di Giugno 2019, si può visualizzare già da qualche giorno, sul servizio online Inps: cedolino di pensione e servizi collegati. Già da Aprile 2019, i pensionati con un assegno mensile superiore a 1522,26, hanno visto una riduzione della pensione. Da Giugno 2019, i pensionati con un trattamento superiore a 3 volte il trattamento minimo (pari a 1522,26), avranno una decurtazione, a causa del conguaglio dell’Inps, per il periodo Gennaio – Marzo 2019.

Vediamo che nel prospetto di pensione seguente (pensione lorda 2.437,82 euro), il pensionato dovrà restituire 34,98 euro, come debito per il ricalcolo della perequazione 2019. Questo importo è dato dalla differenza della pensione rivalutata erroneamente al 1,1% da Gennaio 2019, rispetto a quella prevista dalla legge di bilancio 2019 (0,847% per le pensioni superiori a 2029,68 euro e pari o inferiori a 2537,10 euro), per tre mensilità, di Gennaio, Febbraio e Marzo 2019. Debito ricalcolo perequazione 2019

Debito ricalcolo perequazione 2019Quindi l’Inps, dal cedolino di Giugno 2019, recupererà gli importi corrisposti in più, da Gennaio a Marzo 2019, solo per i pensionati con assegno superiore a 1522,26 euro.

I nostri consulenti previdenziali sono a tua completa disposizione
– Per chiarimenti relativi alla rivalutazione della pensione da Gennaio 2019. Puoi usufruire, in qualsiasi momento, della nostra consulenza dedicata.
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4 Commenti

  1. Io sono andato in pensione a dicembre 2018, a maggio mi hanno ricalcolato in modo definitivo la pensione e a giugno mi hanno trattenuto i soldi della legge di bilancio, ciò vuol dire che da luglio dovrei prendere la pensione completa senza più trattenute per perequazione.

    Grazie

    • Da Aprile sicuramente c’è stata una variazione della sua pensione di qualche euro. Quella è la pensione definitiva. Mentre a giugno hanno fatto il conguaglio dei primi tre mesi del 2019.

  2. <BUONGIORNO,
    <Nell'articolo di cui sopra c'è scritto che l'INPS recupererà gli importi corrisposti in più, da Gennaio a Marzo del 2019, ma per i restanti mesi MAGGIO, e GIUGNO cosa succede??

    Grazie per la risposta

    • Da Aprile gli importi lordi della pensione sono stati adeguati dalla rivalutazione stabilita dalla legge di Bilancio 2019.

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