Articolo aggiornato il 12 Aprile 2023 da Angela Argento
Indice
- 1 Come recuperare la spesa per l’acquisto di un condizionatore?
- 2 A chi spetta il bonus condizionatori 2023?
- 3 Cosa fare per usufruire del bonus condizionatori?
- 4 Quando si applica la detrazione al 50%?
- 5 Come ottenere il bonus condizionatori 2023 senza ristrutturazione?
- 6 Come funziona la detrazione al 90%?
- 7 Quale documentazione occorre conservare?
Come recuperare la spesa per l’acquisto di un condizionatore?
Bonus condizionatori 2023 con e senza ristrutturazione – L’ultima manovra economica del Governo Meloni, ha previsto per il 2023 gli incentivi economici per l’acquisto e la sostituzione di un condizionatore. In cosa consistono e cosa fare per richiederli?
A chi spetta il bonus condizionatori 2023?
Il bonus condizionatori 2023 può essere richiesto da tutti i contribuenti:
- sia le persone fisiche,
- le società di persone e di capitali,
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale,
- le associazioni dei professionisti,
- i condomini,
- le cooperative di abitazione a proprietà condivisa,
- ed infine dagli Istituti autonomi per le case popolari.
Il Bonus spetta non solo ai proprietari ed ai nudi proprietari degli immobili oggetto degli interventi, che sostengono le spese, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento. (Come ad esempio nei casi di usufrutto, d’uso, di abitazione o di superficie, di locazione o comodato gratuito)
Cosa fare per usufruire del bonus condizionatori?
Per beneficiare del Bonus condizionatori è necessario che venga eseguito un intervento edilizio sull’immobile come ad esempio il restauro, la manutenzione straordinaria, la ristrutturazione o risanamento conservativo dell’unità immobiliare, la manutenzione ordinaria o straordinaria su parti comuni di edifici residenziali o la ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato in seguito a eventi calamitosi.
Quali spese rientrano? L’agevolazione non copre solo la spesa sostenuta per l’acquisto del condizionatore, nello specifico le “pompe di calore“, che erogano sia calore che aria fresca, ma anche le spese per l’esecuzione dei lavori di installazione dell’impianto.
Come per gli altri bonus edilizi, anche per i bonus condizionatori è indispensabile che i metodi di pagamento siano tracciabili: quindi tramite bonifico postale o bancario, carta di di credito o di debito e bonifico parlante. La stessa ricevuta deve contenere il codice fiscale del beneficiario, il numero e la data della fattura e la causale di pagamento.
Quando si applica la detrazione al 50%?
Se l’acquisto di un nuovo condizionatore rientra nell’ambito di una ristrutturazione edilizia è possibile ottenere una detrazione solo del 50%, come previsto dal bonus mobili ed elettrodomestici. Sono richieste però delle condizioni:
- l’acquisto deve avvenire in concomitanza ad un intervento di ristrutturazione dell’abitazione;
- il condizionatore deve essere a pompa di calore e garantire il risparmio energetico;
- la spesa deve rientrare in un massimale di 8 mila euro, detraibili in 10 quote annuali,
- rispettare il limite di spesa di 96.000 euro.
Come ottenere il bonus condizionatori 2023 senza ristrutturazione?
Non è necessario ristrutturare per ottenere l’agevolazione. E’ infatti possibile anche usufruire del Bonus condizionatori, se l’acquisto del dispositivo rientra nell’ecobonus, che prevede una detrazione del 65% in 10 rate annuali.
Per ottenere tale detrazione è necessario:
- sostituire il vecchio condizionatore con uno nuovo a pompa di calore e di classe energetica superiore rispetto a quello da sostituire, appunto per il risparmio energetico;
- rispettare il limite di spesa di 46.154 euro.
Come funziona la detrazione al 90%?
Se l’installazione del condizionatore a pompa di calore, che deve consentire la salita di due classi energetiche, avviene insieme ad un “intervento trainante” del superbonus, come ad esempio gli interventi di isolamento termico sugli involucri dell’edificio o condominio, o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, l’aliquota di detrazione può salire fino al 90%.
Quale documentazione occorre conservare?
Al fine di superare eventuali controlli sulla regolarità del Bonus condizionatori ed evitare quindi le sanzioni, bisogna conservare:
- le fatture relative alle spese sostenute;
- la ricevuta del bonifico parlante;
- il visto di conformità, in caso di sconto in fattura o cessione del credito;
- la ricevuta della comunicazione all’Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile);
- la scheda tecnica della pompa installata e la dichiarazione di conformità.
Riferimento normativo: Circolare Agenzia delle Entrante n. 29/E del 18 Settembre 2013
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