Chi paga la malattia del lavoratore?
La malattia del lavoratore chi la paga?

Articolo aggiornato il 4 Marzo 2024 da Nicola Di Masi

Come viene pagata la malattia in busta paga?

La malattia del lavoratore chi la paga? Quali sono i diritti e le tutele a disposizione dei lavoratori in caso di malattia, così come le responsabilità e gli oneri a carico dei datori di lavoro. Come funziona la malattia per i dipendenti e chi la paga?

Durante la sospensione lavorativa a causa della malattia, il lavoratore prima di tutto ha diritto alla conservazione del posto di lavoro (denominato periodo di comporto) ed al pagamento di un’indennità giornaliera sulla busta paga.

La malattia del lavoratore viene pagata al 100%? Chi paga lo stipendio?

Nella maggior parte dei casi il datore di lavoro paga i primi tre giorni di malattia (denominata carenza) solo se previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore (CCNL). Dopo i primi tre giorni, invece, il lavoratore ha diritto ad un’indennità giornaliera a carico dell’INPS.

Questi diritti sono condizionati dal rispetto di alcune regole da rispettare da parte del lavoratore. Prima di tutto in caso di malattia, il prestatore di lavoro ammalato deve:

  1. avvisare il datore di lavoro in maniera tempestiva (anche per un solo giorno di assenza),
  2. produrre al datore di lavoro il numero del certificato di malattia inviato all’Inps dal medico curante oppure consegnarlo in maniera cartacea entro due giorni dell’evento,
  3. rispettare gli orari di reperibilità, in caso di controllo fiscale, previsti dalla legge.

Il lavoratore, durante la malattia, potrebbe essere soggetto ad una visita di controllo al proprio domicilio in determinate fasce orarie (dette di reperibilità), tutti giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00, compresi i giorni non lavorativi e festivi.

Chi paga la malattia l’inps o il datore di lavoro?

Ma come funziona la malattia per i lavoratori? I lavoratori dipendenti se si assentano per malattia, devono prestare molto attenzione alla busta paga, dato che il suo importo potrebbe diminuire.

Prima di tutto il lavoratore deve controllare se spetta o non spetta il pagamento dei primi giorni di malattia, in base alle regole del contratto collettivo nazionale del lavoro. Ad esempio per i lavoratori metalmeccanici, in caso di malattia, viene pagata l’indennità economica nei primi tre giorni, solo se la stessa malattia dura per un numero determinati di giorni.

Oppure nei contratti di lavoro domestici, il pagamento dell’indennità di malattia è completamente diversa da altri settori.

Quando sei in malattia il sabato e la domenica vengono pagati? Nel conteggio dei giorni di prognosi, ossia della durata della malattia, si contano tutti i giorni, anche il sabato e la domenica ed i giorni festivi. Mentre l’indennità economica di malattia spetta agli operai anche per i giorni feriali, incluse nel periodo di malattia, compreso il sabato, quando la settimana prevista dal Contratto collettivo è distribuita su 5 giorni (dal lunedì al venerdì). La carenza della malattia, i giorni cadenti di domenica e le festività nazionali infrasettimanli non sono pagate in caso di assenza per malattia.

Calcolo indennità di malattia: come viene pagata?

In generale per i dipendenti privati, i primi 3 giorni di malattia vengono pagati direttamente al 100% dal datore di lavoro. Dal 4° giorno al 20° giorno, l’Inps provvede al pagamento del 50% della retribuzione media giornalieria e l’altro 50%, in base alla regole dei Contratti collettivi, è corrisposto dal datore di lavoro.

Di seguito, dal 21° giorno al 180° giorno l’Inps paga il 66,66% della retribuzione media giornaliera.

Nel settore privato, ad esclusione dei lavoratori agricoli con un contratto di lavoro a tempo determinato (pagamento diretto) e dei lavoratori domestici, il lavoratore sino alla conservazione del posto di lavoro (180 giorni), percipirà l’intera indennità economica di malattia direttamente in busta paga dal datore di lavoro.

Sarà poi, lo stesso datore di lavoro, che recuperà l’indennità dovuta dall’Inps, dai contributi pagati mensilmente.

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